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Stare senza Michael,era una sensazione strana,mi sentivo diversa e strana,a disagio.
Provavo le stesse emozioni che provavo all'inizio della mia storia.
Una storia troppo intensa.
L'altra sera mentre con Luisa sono andata a comprare le sigarette alla macchinette.
C'era il padre di Michael che stava smanettando alla macchinetta.
Comprò due pacchetti di Marlboro rosse.
Non mi aveva visto fino a quando la macchinetta si è rifiutata di dargli il resto e lui l'ha iniziata a prendere a calci.
Lui si girò furioso e guardandoci se ne andò in direzione del lungomare.
Guardai impietrita Luisa e dopo neanche due secondi, sentimmo il suono del resto scendere dalla macchinetta.
Non le comprammo più alla fine e  non presi il resto,lo lasciai li,anche se quella famiglia mi doveva dei soldi.
Mi dava ribrezzo quell'uomo,perché sapevo che era colpa sua,Michael era cosi per via di suo padre.
Perché fin da piccolo ha visto solo violenza.
Quella sera io e vale non avevamo nessun passaggio.
Misi gli orecchini rotondi e una goccia di profumo.
<<vale!-urlai dal bagno-chiama Lucas e digli dov'è! Perché ancora non è arrivato e se aspettiamo ancora un po' dobbiamo farcela a piedi>>
Vale prese la borsa e mi chiuse la luce nel bagno per farmi fare uscire.
Dopo aver chiuso la casa e essere entrata in ascensore vale chiamo Lucas e mise il vivavoce ma non si sentiva nulla.
TU TU TU TU TU
IL CLIENTE È IRRAGGIUNGIBILE,GRAZIE E ARRIVEDERCI
Sbuffammo.
<<chissà dove Cazzo è>>
Dissi io aprendo il cancello.
<<ragazze volete un passaggio?>>
Disse il signore che abita sopra di noi, davanti alla macchina.
Ringraziati il Cielo per averci mandato il nostro grazioso passaggio.
La macchina era tutta rivestita in pelle,era una persona inquietante, ci lasciava sempre dei limoni attaccati alla porta.
Vale era davanti con lui e io guardavo fuori dal finestrino mentre la musica della cantante più famoso di taccio emergeva nella macchina.
Di fianco a noi passò un motorino con tre persone sopra che urlavano fra cui un biondino.
Riconobbi subito Lucas.
<<si fermi! Scusi!>>
Dissi scendendo dalla macchina e andando in contro al motorino,avevo riconosciuto che era di dennis.
Vale era rimasta in macchina per evitare di perdere il passaggio.
Il motorino iniziò a venirmi incontro illuminando il mio viso con i fari.
Lucas scese tutto euforico.
<<io vado in macchina!questi sono pazzi!>>
Disse Lucas lasciando un bacio sulla mia guancia.
<<salite che vi accompagno conl la moto alla macchina>>
<<scusa non ci stiamo in quattro!>>
Eravamo io,lucas,Dennis  e Federico dietro che faceva le facce per non farmi salire.
<<ci siamo saliti in sei!stai zitta e sali!>>
Non so nemmeno io come ci stammo eppure raggiungemmo la macchina che ci stava aspettando ferma prima dell rotonda.
Lucas scese ed entro sedendosi sul sedile.
<<ci vediamo giù>>
Disse Dennis.
<<Giulia la portiamo noi>>
Urlò Dennis.
Il signore della macchina fece una smorfia.
<<vi fate male ragazzi!>>
<<voi stateci dietro!>>
Urlò Federico.
Dennis guidava concentrato.
Io era strettamente legata a lui e Federico subito dietro di me che si teneva alla maglietta.
<<vai troppo veloce!>>
Urlai all'orecchio di Dennis.
<<lasciami alla discesa che dopo di li c'è la caserma se ci vedono sono cazzi!>>
Dennis annui e dopo aver rischiato di andare contro una macchina,iniziai a sudare e a ridere di gusto.
<<nel caso mi butto giù se ci beccano i vigili>>
Mi urlò Federico nell'orecchio.
Sorrisi e gli feci una linguaccia.
La macchina era dietro di noi,la vedevo dallo specchietto.
Ma Dennis non si fermò alla discesa e mentre la macchina era in fila per entrare nel lungomare, noi superammo tutti e girammo nei piccoli vicoli buio.
Urlai,lui sali velocemente sui marciapiedi e in men che non si dica apprezzai tutto questo.
Ero felice.
Anche se per poco perché a un certo punto Dennis rallentò e Federico si buttò giù dalla moto.
Una macchina con dentro tre poliziotti ci aveva fermato.
Vale appena mi raggiungeva mi  avrebbe ammazzato.
Spaventata scesi e camminai velocemente come se non conoscessi quelle persone.
<<signorina dove va?dobbiamo farle delle domande!>>
Disse il poliziotto serio.
Raggiunse il mio gruppo e spaventata mi sedetti sulla panchina.
Ottimo direi.
<<dobbiamo controllare il motorino>>
Glia altri due membri iniziarono a perquisire tutto, guardarono la sella,l'aprirono e guardarono anche il manubrio.
<<cos'è questa tessere sanitaria?>>
Chiese il poliziotto mettendo il flash sulla carta.
<<di mio nonno,mi serve per comprare le sigarette>>
Erano cosi tranquilli, cosi disinvolti.
Come se fosse una cosa normale.
<<almeno suo nonno è Vivo?>>
Dennis scosse la testa e Federico scoppiò a ridere.
<<ci possono stare anche io com voi la prossima volta?-disse scherzando sulla situazione il poliziotto principale-eravate in tre,senza casco,con una persona che dice di aver dimenticato il patentino a casa, quindi di questo non siamo manco sicuri,sui marciapiedi ad alta velocità>>
Riconobbi che eravamo stati degli stupidi e mi venne un risolino.
<<signorina ci dia i suoi dati cosi iniziamo a schedarla>>
Mi bastò quello per farmi ritornare seria.
<<avevo mal di gamba,mi sono venuti a prendere manco tre metri sua dietro>>
Dissi ma non ne vollero sapere.
<<è modificato questo motorino?>>disse l'altro poliziotto che non stava prendendo i dati.
Era tutto concentrato sul motorino che non guardava nemmeno in faccia a Dennis quando gli rispose.
<<è purissimo>>
Io sapevo che non lo era,quel motorino era una modifica unica.
<<vi dobbiamo portare in questura perché siete minorenni>>
Già avevo l'ansia e stavo iniziando in un pianto isterico.
Vale e Lucas ci raggiunsero preoccupati.
E Lucas come sempre si mise in mezzo.
<<dai,la figliola abita sopra la montagna, non può scendere da la sopra a piedi>>
Già che si era presentato con una maglietta con scritto "smoke weed every day"sapevo che da qui non ne saremmo usciti.
<<dammi il documento>>
Disse il poliziotto a Dennis. Che tirò fuori la sua carta d'identità.
Il poliziotto allargò gli occhi.
Dennis era figlio di un uomo molto conosciuto, chirurgo.
<<dové tuo papà?>>
Disse il poliziotto.
<<sta operando al paese qui di fianco>>
Non capivo cosa stesse succedendo.
<<lo fai tribulare a tuo padre>>
Disse il poliziotto addolcendosi e ridandogli il documento.
<<salutamelo e mi raccomando per questa volta chiudiamo un occhio anzi tre!>>
Disse ridendo per poi montare in macchina.
Sotto il mio sguardo Dennis si girò ridendo.
<<che culo!>>
Dissi io buttando tutta l'aria che stavo trattenendo.
<<pure tu,cosa Cazzo dici che abita la sopra!>>
Disse ridendo Dennis.
taccio era piccolo, tutti si conoscono, e ci è andata bene,anche perché l'autorità e il cognome di una persona qua conta tanto.
<<sei sempre tu!>>
Disse una signora che passava li a Federico.
Erano cosi tranquilli, mi raccontò Federico, perché sapevano che in qualche modo si sarebbero salvati.
Il fatto che loro i miei dati ce li avevano, mi auguro di non essere stata schedata.
Raggiungemmo gli altri e li raccontammo tutta la storia ridendoci su,solo quando le cose brutte passano ci si può scherzare.
Già quasi tutti lo sapevano quello che era successo, se ci fosse stata mia mamma,le sarebbero venuti i capelli bianchi.
Vale si avvicinò a me.
E mi lanciò il telefono accesso, la guardai storta senza capire e lessi ciò che C'era scritto.

23,40

*so che Giulia era in moto con qualcuno,ha già trovato?*

Michael ovviamente.
Non era in giro, non so chi glielo avesse detto o dove era nascosto.

Tutte le risposte a vale gliele suggerì io.

23,43

*Michael non c'è nulla,e anche se fosse non dovrebbe interessarti. Poi come fai a saperlo?*

Lui non esitò a rispondere.

23,43

*ricordati vale,ho occhi ovunque. Il paese è questo*

A quel punto per me la conversazione poteva finire la.
Lui ha sempre ribadito che si meritava di meglio, ma alla fine, ero io che meritavo di più.
Cosi bloccati il cellulare e accesi una sigaretta.

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