ʻʻNon fare il difficile, Yoongi.ʼʼ Grugnì Jimin tirandosi di nuovo sul petto la testa del ragazzo dai capelli rosa.
ʻʻJimin, torniamo dentro, è sporco qua fuori.ʼʼ Si lamentò il maggiore, strofinandosi la nuca per paura che qualche insetto fosse strisciato tra i suoi capelli, marchiandoli come loro nuova dimora.
ʻʻNo, cʼè un bel cielo limpido stanotte, rimaniamo qui,ʼʼ aveva voglia di guardare le stelle quella notte, e voleva farlo con Yoongi al suo fianco. ʻʻAbbiamo fatto tutto quello che volevi tu prima, e adesso facciamo quello che dico io.ʼʼ
ʻʻBene.ʼʼ Yoongi mise letteralmente parte del suo corpo sopra quello di Jimin, non voleva sdraiarsi sul prato con tutto quello schifo e con tutti quegli insetti.
ʻʻMagari dovevamo portarci una coperta da stendere.ʼʼ Notò quando alzò la testa il giusto per guardare il minore sotto di lui.
Il cuore di Jimin iniziò a battere forte, era nervoso a causa della vicinanza tra i loro visi.
ʻʻSmettila, non è così male.ʼʼ Si morse il labbro e guardò in alto verso il cielo scuro, cercando di pensare a qualcosʼaltro oltre che al viso di Yoongi. Meno male che era buio, così poteva nascondere meglio il lieve rossore sulle guance.
ʻʻE vabbè, farai comunque una doccia prima di salire sul mio letto. Non voglio qualche schifoso insetto saltellante in camera mia.ʼʼ
ʻʻYoongi, non ti uccideranno,ʼʼ represse una risata. ʻʻPossono essere carini a volte.ʼʼ
Arricciò il naso, schifato. ʻʻE da quando sarebbero carini? Che schifo. Ew, dovrei farti dormire sul pavimento.ʼʼ
ʻʻAbbiamo dormito sul pavimento lʼaltro giorno.ʼʼ Mosse la mano da sotto la testa, stringendo il corpo del maggiore.
