Quella mattina fu terribile per la Signora Min, Yoongi era sfuggito di mano e stava rifiutando tutto. Jimin era dovuto tornare a casa sua la scorsa notte, sua madre si stava lamentando del fatto che non fosse mai a casa per aiutarla con le faccende. A dire il vero, il minore non capiva perché dovesse tornare a casa e mettere a posto se neppure sporcava il giusto da pulire.
Ma tornando a Yoongi, attualmente stava piangendo sul pavimento della cucina. Aveva iniziato a dare di matto sin dalle quattro del mattino, aveva svegliato sua madre per le forti urla. La Signora Min si era svegliata di soprassalto ed era corsa nella stanza di Yoongi, era avvolto in una trapunta, mentre urlava terrorizzato. Aveva ricevuto unʼaltra visita da Seokjin. Aveva sentito la sua mano stringergli il collo in un tentativo di strozzarlo, mentre gli altri tre gli sussurravano parole raccapriccianti alle orecchie.
La Signora Min era riuscita a portarlo giù nel pianerottolo e farlo calmare un poʼ. Ma non importava quanto duramente ci avesse provato, non era riuscita a fargli prendere le medicine, aveva fallito. Yoongi aveva scatenato una vera e propria lotta questa volta.
ʻʻMami!ʼʼ Le urlò, era seduta in cucina proprio di fronte a lui.
ʻʻSono qui, tesoro.ʼʼ Gli accarezzò il ginocchio mentre guardava in pena suo figlio soffrire. Una delle cose peggiori che un genitore potesse vedere, il proprio figlio soffrire, nessuno vorrebbe assistere ad un simile spettacolo.
ʻʻHo paura,ʼʼ disse Yoongi coprendosi gli occhi. ʻʻHo tanta paura.ʼʼ
ʻʻPer favore, Yoongi, ti sto supplicando. Prendi le tue pillole.ʼʼ La Signora Min gli si avvicinò avvolgendogli le braccia attorno alle spalle, cercando di confortarlo.
