ʻʻGrazie.ʼʼ Disse Jimin a Yoongi. Stavano camminando verso la casa del primo, mano nella mano, a passo lento.
ʻʻPer cosa?ʼʼ Yoongi aveva provato a liberarsi dalla stretta del ragazzino, iniziando a sentirsi a disagio a tenergli la mano in pubblico.
ʻʻPer aver preso le tue medicine.ʼʼ Jimin gli riacciuffò la mano, intrecciando assieme le loro dita, stringendo forte, così che non potesse scrollarsi facilmente. Si sentiva orgoglioso del maggiore, non solo per aver preso le sue pillole, ma per avergli permesso di tenerlo per mano. Sentiva che Yoongi fosse come un primo premio da mostrare a tutti. Ma per Jimin significava più di un trofeo.
ʻʻNon ho neppure bisogno di quella merda. Sto perfettamente bene.ʼʼ Disse. Voleva essere normale come tutti gli altri e non voleva prendere quelle medicine. Ma sapeva anche che cʼera qualcosa di sbagliato in lui e decise di schierarsi dalla parte di Jungkook, gettando la pillola dato che questo gli aveva detto che non ne aveva bisogno, visto che non era malato. Ovviamente Yoongi ne aveva davvero bisogno per aiutarlo.
ʻʻGià.ʼʼ Jimin fece accidentalmente un risolino sarcastico. Non voleva andargli contro e farlo arrabbiare.
ʻʻTi prego, lascia.ʼʼ Il maggiore fece un respiro tremolante.
ʻʻCosa cʼè che non va?ʼʼ Jimin smise di camminare, facendo fermare Yoongi sui suoi passi.
ʻʻCi sta guardando.ʼʼ Disse in un sussurro appena udibile, Jimin lʼaveva comunque sentito.
Gli occhi del ragazzo vagarono giù verso le loro mani, e fece scappare un muto sospiro.
