Yoongi stiracchiò il braccio, colpendo per sbaglio qualcosa di morbido e consistente, ebbe la tentazione di tirarselo più vicino al petto.
ʻʻJimin...?ʼʼ Lo chiamò a bassa voce, strabuzzando gli occhi al ragazzo addormentato. ʻʻCosa diavolo ci fai qui?ʼʼ Sorrise assonnato, poi gli afferrò la vita, tirandoselo a sé.
Appoggiò la testa su quella del ragazzo, e chiuse gli occhi di nuovo. ʻʻJimin, stai dormendo?ʼʼ
Nessuna risposta, solo respiri regolari.
Riaprì gli occhi nuovamente e scrutò il corpo del ragazzo, poi discretamente, gli afferrò la mano e intrecciò le loro dita assieme.
ʻʻCredo... possa dirtelo ora.ʼʼ
Inspirò profondamente e si tirò vicino la bocca la mano di Jimin, baciandola.
ʻʻPotresti... piacermi,ʼʼ si morse il labbro, poi spinse il volto contro le loro mani. ʻʻOk, mi piaci e basta,ʼʼ il viso e le orecchie diventarono rosse dallʼimbarazzo, anche se Jimin stava dormendo. ʻʻMi piace il fatto che tu sia qui per me, e di come tu riesca a farmi sorridere, quando stai qui a dormire, e tutte le altre cose stupide che fai per me.ʼʼ Abbassò lo sguardo alla faccia del minore schiudendo appena la bocca, si sarebbe aspettato di vedere un Jimin dormiente, ma così non fu.
Dalla fronte del ragazzo colava del sangue, e delle ferite profonde gli segnarono lo stomaco, insanguinando la maglietta.
ʻʻNo...ʼʼ le lacrime minacciavano di uscire, si mise seduto, guardandolo più attentamente.
Come è successo? Si chiese. Jimin stava bene, comʼera possibile che qualcosa di così devastante fosse accaduto in così pochi secondi? Seokjin, ecco cosʼera successo.
