𝗗𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝟤𝟪-𝟢𝟩-𝟤𝟢𝟣𝟩
𝗖𝗼𝗻𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗣𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲: 𝟣.𝟢𝟧𝟥ㅤ
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ʻʻBeh, ecco a te.ʼʼ Disse Jimin fieramente, sfoderando il suo sorriso più sgargiante. Aveva appena completato uno dei livelli del giochino del maggiore, lʼunico che aveva provato a superare più di dieci volte; Jimin aveva vinto al primo tentativo.
ʻʻMi fai incazzare.ʼʼ Borbottò quindi Yoongi, strappandogli dalle mani il telefono.
ʻʻNon eri tu che avevi chiesto il mio aiuto?ʼʼ Chiese il minore confuso, spostandosi dal suo lato e tirando fuori a sua volta il telefono.
ʻʻEhi, sto uscendo, scappo.ʼʼ Disse la Signora Min passando dal salotto, dando una veloce occhiata ai due ragazzi.
ʻʻSei sempre fuori.ʼʼ Yoongi si fece scappare un piccolo sospiro dalle labbra. Era ingiusto. Perché potevano uscire tutti da quella casa tranne lui? Non era pericoloso come lo dipingeva sua madre, come quella volta con Jimin, non voleva farlo uscire per una qualche ragione che solo lei sapeva.
ʻʻMi dispiace, ma non ci metterò molto. Ho solo bisogno di prendere alcune cose.ʼʼ La Signora Min indossò le scarpe, poi se ne andò.
ʻʻJimin, mi sento come se fossi in prigione.ʼʼ Grugnì, tornando a guardare il cellulare. Poco dopo lo ripose sul tavolino a fianco.
ʻʻBeh... non credo siano concesse le coccole in prigione.ʼʼ
ʻʻJimin.ʼʼ Borbottò il maggiore.
ʻʻInsomma, quando ti sposerai avrai occasione di uscire, giusto?ʼʼ Domandò il minore, guardando in faccia Yoongi.
ʻʻDubito che mia madre mi lasci andare. Inoltre, come faccio a sposarmi se non esco mai di casa?ʼʼ
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𝖱𝖾𝖺𝗅𝗂𝗍𝗒 💊 𝖢𝗁𝖾𝖼𝗄
أدب الهواة[𝚖𝚒𝚗𝚐𝚊] 𝖣𝗈𝗏𝖾 𝖸𝗈𝗈𝗇𝗀𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖼𝖺𝗉𝗂𝗌𝖼𝖾 𝖼𝗈𝗌𝖺 𝖾̀ 𝗏𝖾𝗋𝗈 𝖾 𝖼𝗈𝗌𝖺 𝗇𝗈𝗇 𝗅𝗈 𝖾̀, 𝖩𝗂𝗆𝗂𝗇 𝗏𝗎𝗈𝗅𝖾 𝗌𝗈𝗅𝗈 𝖾𝗌𝗌𝖾𝗋𝖾 𝗅𝖺 𝗌𝗎𝖺 𝗋𝖾𝖺𝗅𝗍𝖺̀.