capitolo 9

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Entrando in casa controllo il piccolo ingresso accertandomi che mia madre non ci sia, se no sarebbe veramente imbarazzante. Mi farebbe un sacco di domande del tipo: è il tuo ragazzo? O, perché è ubriaco alle 3 del pomeriggio? E altre sfiancanti alternative. Che palle, dovrò assolutamente trovarmi un lavoro al più presto perché non ce la faccio più a convivere con mia madre. In questo periodo non andiamo molto d'accordo, forse perché mi considera ancora una bambina e questo mi fa arrabbiare.

Controllato tutto l'appartamento raggiungo Harry dove lo avevo lasciato ma lo ritrovo steso pesantemente sul divano.

- Fai come se fossi a casa tua- dico sarcasticamente. – già fatto piccola- dice in risposta.

- Sto malissimo- dice poi lamentandosi, come se non fosse ovvio, cretino. Prima fa e poi ne paga le conseguenze. Agisce proprio come un bambino, tranne che i bambini non affogano i loro "problemi" nell'alcool, almeno credo. Io lo facevo, anzi, lo faccio con la cioccolata o con una vaschetta di gelato davanti a un film strappalacrime. Mi faccio schifo da sola. Non sai come autocommiserarti? Chiedi a Sam lei si che sa la risposta.

- A cosa stai pensando, fragolina? – Dice

- Non chiamarmi fragolina se no... ti riduco un milk-shake.

- Oh che paura- dice alzando le mani in segno di arresa.

- Dovresti. L'anno scorso facevo karate ma sono stata cacciata perché avevo rotto il polso a uno. Ma alla fine se lo meritava perché quel bastardo era il mio ragazzo che il giorno prima lo avevo visto strusciarsi su una.

- Hai fatto bene, ma chiedo pietà. Sono stronzo già di mio, e da ubriaco lo sono ancora di più, scusa piccola.

- Vabbè biscottino- dico imitando il suo tono di voce.

- A proposito di biscotti, ne hai qualcuno, sto morendo di fame- afferma mettendosi una mano sul grembo.

- Scusa pensavo che l'alcool riempisse, non che bruciasse i grassi- dico con finta aria scioccata da oca bionda.

- Toushe- dice chiudendo il discorso.

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dopo un po' di pausa merenda cerco di farlo stendere in camera mia cosi che se entrasse mia madre non ci beccasse; anche se non stiamo effettivamente facendo niente.

Con uno sforzo fisico troppo eccessivo riesco a portare il riccio in camera, mi compare un sorriso sulle labbra per la mia forza sovrumana!

-adesso posso chiamarti un taxi?-dico

-non vuoi stare con mr. Fascino? –dice

-se mi dici dov'è, volentieri- dico scherzosamente.

- spiritosa- dice rassegnato.

Dopo quello scambio di battutine acide scoppiamo in una forte risata. È bello quando sorride. Istintivamente porto la mia piccola e paffuta mano a toccarli le sue fantastiche fossette. Appena mi accorgo di quel gesto inaspettato allontano la mia mano ma lui la afferra e l'appoggia alla guancia. Da ubriaco è molto più simpatico e dolce, lui afferma il contrario forse perché non riesce a ricordare. Dopo tutto quel liquido che avrà assunto ci credo che non ha più quelle cellule "speciali" di cui mi aveva accennato la maestra di scienze delle elementari.

Un sorriso spunta dalle mie labbra quando mi da un bacio umido sulla mano, e mi sa che sono diventata come i cuscini della poltrona di mia madre e adesso sarò come essi.

-sei bella quando arrossisci-mi copro il viso in fiamme come fanno i bambini per non essere visti dai propri genitori che li hanno appena beccati con le mani nel sacco. Accidenti alla mia stupidità.

-smettila- dico buttandomi, letteralmente, a pancia in giù, sul cuscino. In questo momento mi vergogno di me stessa.

Sta per aggiungere altro quando viene interrotto dal suono della serratura e seguito da i tacchi di mia madre.

Oh cavolo è rientrata, adesso cosa faccio?!

- Stai fermo, zitto e ... beh hai capito- dico affrettandomi a raggiungere la porta e appoggiarmi con l'orecchio ad essa.

- Non sono un bambino- dice portando le sue grandi mani a scompigliarli quei capelli.

- Io credo il contrario- dico pensando che certe volte dimostra di esserlo.

Sto pensando ma non mi viene in mente niente. In questi casi chiamo Niall o Cara ma...

-Samantha sei in casa?-dice mia madre inconsapevole che ci sia un ragazzo nella mia stanza. Seguono attimi di silenzio prima che inizi a parlare, non sapendo cosa fare mi affretto a rispondere un semplice –Si, mamma-.

Ah cosa faccio adesso? Penso. Cerco soluzioni matematiche ma niente. Torno sempre alla stessa conclusione. Verrò scoperta.

- Cosa stai facendo?-chiede Harry abbozzando un sorriso nel vedere il mio strano comportamento.

- Stai zitto; sto pensando- dico frustata

Ok, devo trovare un diversivo. Ma come? Non posso uscire dalla camera perché potrebbe trovare Harry messo in malo modo.

Un lampo di genio percorre il mio cervello incasinato.

Chiamo Niall. Sarà per forza a studiare. Deve.

Prendo il mio cellulare mezzo scassato e lo chiamo. Uno, due, tre squilli sento senza risposta.

Sto per mettere giù quando una voce squillante risponde dall'altra parte della linea.

-Niall sono Sam. Deve farmi un grossissimo favore. Non chiedermi niente, di si e basta.

- se mi dici...- lo interrompo - di solamente si...

-ok dimmi- lo sento sbuffare. Mi dispiace amico, penso.

-devi distrarre mia madre, falla venire nel tuo appartamento, please.- dico tutta d'un fiato

-ok, anche se sono curioso lo faccio- dice.

-grazie Niall, ti voglio bene. Ti regalerò una torta, te lo prometto.

-dovrai darmi di più per farti per donare.- dice prima di riattaccare.

Grazie a dio. Il mio amico è il migliore. Penso a tutte quelle volte che mi ha salvato...ma non ho tempo di fare niente che sento dei passi avvicinarsi alla porta. Vedo la maniglia piegarsi quando il miracoloso campanello suona.

Non so come ma il meraviglioso discorso sul far un regale a sua mamma e che doveva chiedere un parere femminile alla mia è stato fantastico.

Con molto forza di volontà riesco a far mettere in piedi l'ubriaco angelo cui presente e lo trasporto magicamente fuori dall'edificio. Con qualche incidente durante il percorso ce l'ho fatta a non farmi punire a vita. Non sapendo cosa fare dico – ciao ci vediamo domani, riguardati- dico prima di chiudergli la porta in faccia. Che maleducata che sono. Ah amen, adesso l'unica cosa a cui devo pensare è: quale è la torta preferita di Niall? Penso prima di salire le scale fino al terzo piano e chiudermi fino a sera in camera. Che giornata indimenticabile! Ora capisco lo stile di vita di 007, stancante.

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