capitolo 16

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Pov Harry

-a cosa stavi pensando?- mi chiede. –a te- rispondo senza pensare. È da quando l'ho accompagnata qua che ho visto la sua incredibile curiosità che penso a lei. La ciliegina è quando ha indossato i miei vestiti. Era fottutamente sexi. Anche se le stavano larghi potevo immaginare il suo corpo, i suoi fianchi, la sua morbida pelle sotto il mio tocco e... innumerevoli pensieri sporchi mi percorsero la mente solo e esclusivamente pensando a Sam. Non pensavo al corpo di una ragazza, per non farmi dormire, da quando avevo quindici anni ed oro in preda agli ormoni. Ma tutto era diverso quando pensavo o immaginavo la ragazza adesso di fronte a me.

Per fortuna fa finta di niente e gliene sono grata.

Per sdrammatizzare dico- comunque mi devi lo stesso una torta. Al cioccolato sarebbe al massimo- mi osserva strabuzzando gli occhi. –oh bello io col cazzo che ti compro una torta, e poi se è al cioccolato io sono l'unica che posso mangiarla. Adoro il cioccolato- dice e i suoi occhi si illuminano mentre si lecca le labbra golose. Cavolo quanto volevo baciarla in questo momento, ma non sono un completo stronzo, quindi non bacerò, anche se lo desidero fottutamente, la ragazza del mio amico amico.

Pov Sam

Quando il ragazzo di fronte a me a sussurrato che stava pensando 'a me' ho sentito le farfalle nello stomaco ma non ho alzato l'argomento primo, pensavo di essermi sbagliata, secondo, non volevo metterlo in imbarazzo.

-beh adesso vado- dice. Gli prendo istintivamente il braccio per farlo rimanere. Solo perché ho paura, dico fra me e me.

-resta- dico e appena le parole lasciano la mia bocca, mi pento. Non voglio sembrargli disperata ho solo paura degli incubi che farò se non è qui.

Non dice niente, alza le coperte e si mette vicino a me. –va bene così- dice mostrando le sue fossette. Divento rossa all'istante coprendomi la faccia dalla vergogna. È proprio stronzo. Ma ti piace, aggiunge la mia coscienza.

Le braccia di Harry mi circondano la vita e mi attirano a se. Non oppongo resistenza perché, lo so è assurdo, mi piace il suo tocco. Ogni volta che entriamo in contatto sento delle scosse elettrostatiche sprigionarsi in tutto il corpo facendomi venire la pelle d'oca.

Mi addormento tra le sue braccia e faccio n bellissimo sogno.

Sono sola. E corro come nel precedente incubo. È solo che quando raggiungo il burrone e sto per cadere delle mani mi afferrano il braccio e mi tirano verso la sua figura. Mi toglie i capelli dalla faccia e quando alzo il viso incontro quegli occhi. I suoi occhi. Restiamo così per minuti che sembrano ore, Harry spezza il silenzio avvicinandosi a me. Mi bacia. Le sue morbide labbra sfiorano le mie per poi approfondire il bacio. È magico. La sua lingua balla con la mia e anche nel silenzio del bosco, posso sentire pienamente i nostri respiri e battiti pesanti che si compiono insieme. Ci stacchiamo e prima che possiamo dire qualcosa mi sveglio. E l'unica emozione che provo è...estasi.

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Dopo essermi svegliata un paio di volte, mi alzo dal letto verso le 6:30. –Harry svegliati- gli sussurro all'orecchio. Dopo vari tentativi falliti mi arrendo e cambiandomi con i vestiti della sera scorsa mi avvio alla porta. Ma prima mi soffermo a vedere il play-boy dormire. È un altro quando dorme. Gli occhi socchiusi e i capelli arruffati lo rendono adorabile... mi accuccio e lo guardo pochi minuti. Gli do un bacio sulla fronte e prima che si svegli corro fuori dalla porta.

Mi precipito fuori dall'edificio dell'attico super-mega-lussuoso e mi dirigo alla fermata dell'autobus. In qualche modo riesco a tornare a casa verso le 7a.m in tempo per farmi una doccia. Salgo le scale due gradini alla volta e prendendo la secondo chiave di scorta che si trova sotto la pianta accanto alla mia porta, entro silenziosamente.

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