Sta per aprire la bocca quando una voce dice che ci sarà un breve ritardo per un piccolo guasto.
Ed ecco che compare la sfiga, ahh... non ve lo avevo detto ,io sono perseguitata dalla sfortuna.
Ohhiutto come lo dico a mia madre. Ok stai calma, le invierò un messaggio. Fatto questo faccio un respiro di sollievo ma mi sembra di averlo fatto troppo rumorosamente perché Harry mi dice- Tutto bene?- in modo così dolce e premuroso che mi fa dubitare di averlo giudicato in modo troppo affrettato ma il mio subconscio mi riporta sulla buona strada quando mi risponde-Beh allora?-
-Si tutto bene, solo mia madre-
-Ah ok-
Passati 15 minuti chiedendoci le solite cose banali ho scoperto un po'di notizie su di lui.
Si è trasferito dall'Inghilterra precisamente da Holmes Chapol per venire a studiare alla NYU, una delle tante prestigiose università in America e gli ho detto che anche io la frequentavo. Poi mi ha raccontato un po'della sua famiglia, il rapporto che ha con sua madre di nome Anne e sua sorella minore Gemma.
Io invece gli ho raccontato che sono figlia unica e che però ho sempre desiderato avere un fratello e anche che mio padre se ne è andato via quando ero piccola abbandonandoci senza neanche un soldo. Ma non so perché gli ho parlato di queste cose, forse perché non conoscendomi non può giudicare o fare altro.
Guardandolo meglio ho notato le sue fossette, che adoro, che spuntano quando di rado sorride o quando fa battutine e vedo che oggi è proprio in vena.
Ok sono le 19 passate e sto veramente morendo di fame e mi sa anche Harry. Sento il suo stomaco brontolare e mi sa che anche il mio lo seguirà.
Finalmente questa cavolo di metro incomincia a muoversi e non vedo l'ora di andare a casa a vedere quello che mia madre mi ha preparato anche se so che non sarà qualcosa di commestibile perché lei non è brava a cucinare, però è una professionista nel comprare cibo surgelato al supermercato.
Grazie a Dio fra una cavolo di fermata arriverò a destinazione; mentre Harry proseguirà ancora per un po' perché alloggia da un suo amico che abita un po'lontano da casa mia. Mi ha detto, se non sbaglio, che si chiama...Zayn.
Prima che scendessi dalla metro mi ha preso il polso con quelle dita lunghe piene di anelli; avvicinandosi di più a me mi dice-Ci credi al destino?- ha detto destino? Be non ciò mai pensato ...però non ci credo ....almeno fino a quando non me lo ha chiesto. Questo ragazzo mi confonde
- No, io credo nel caso- dico poco convinta.
- Credi?-dice facendo comparire quelle sue adorabili fossette. Sam cosa hai detto? Dice la parte ragionevole di me stessa.
- Si non lo so, non ciò mai pensato veramente, perché me lo hai chiesto? chiedo incuriosita
- Forse perché penso che ci sia un motivo per ogni cosa, quindi suppongo che il fato abbia voluto farci incontrare-dice avvicinandosi ancora più a me, utilizzando una voce roca. Sexi.
Si ferma il trabicolo e mi affretto a scendere quando Harry mi urla- piccola, stai tranquilla io so che ci rincontreremo-dice molto sicuro di sé.
- Contaci-dico prima che le porte si richiudano alle mie spalle. Chi si crede di essere quello, Dio? Che egocentrico, penso. Invece ti piace dice quella vocina interiore che mi sta sulle scatole. Forse ha ragione ma non ci do molto peso tanto per quello che credo io non lo rivedrò più. Però adesso mi sono pentita di non avergli chiesto il numero...cosa pensa la mia testa? ma sono stupida? Forse si pensa meglio quando si ha lo stomaco pieno. Tornata a casa mi fiondo sul cibo e vado a dormire sognando, stranamente quegli occhi verdi smeraldo.

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Strange Love
FanfictionSam, una ragazza curiosa e intraprendente con delle difficoltà in matematica, nata e cresciuta a New York, incontra un ragazzo ribelle dagli occhi verdi smeraldo che gli scombussolerà la vita facendole aprire gli occhi su chi è davvero. secondo voi...