Capitolo 15 - La riunione

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Oltre alle mille domande che mi affollavano la testa ed alla necessità impellente di vedere Alex, mi trovavo a dover affrontare un altro piccolo problema. Se piccolo poteva essere definito, perché c'era qualcosa che mi corrodeva dall'interno quando vidi quella scena. Cole Marianne che aiutava una povera ed indifesa puttana del gruppo delle nuove ragazze che il preside aveva saggiamente deciso di inserire nella scuola, creando un esplosione di ormoni e testosterone tra gli studenti. Erano tutti presi a fare commentini su quanto fosse figa una, sulla taglia di reggiseno di un'altra, o sul sedere sodo dell'ultima in fila. Alcuni si presentavano, altri erano talmente scombussolati che sospettai che fossero stati rinchiusi qui a 2 anni e non avessero mai visto una ragazza in vita loro. Mi immaginavo come sarebbero state le giornate da quel momento in avanti: tutti in piena fase ormonale. Cole, dal canto suo, sapeva come si trattava una donna. Aveva scelto la più carina e ci provava con lei spudoratamente. La cosa non mi dava fastidio, di più. Mi faceva incazzare e non sapevo perché. Anzi, lo sapevo, perché per qualche oscuro motivo io non riuscivo a togliermi dalla testa quel ragazzo. Notò che lo fissavo e mi sorrise. Pezzo di schifoso. Scossi la testa e me ne andai da quel groviglio di persone che, molto presto, avrebbero procreato probabilmente proprio in quel corridoio.

La porta della stanza di Alex era chiusa, così bussai ripetutamente, senza ottenere risposta.

-Alex, sono io, Thomas. Apri, so che sei lì. Ti devo parlare- urlai da dietro il pesante uscio in legno. Sentii dei movimenti a conferma della mia teoria che lui era in stanza, ma, per qualche motivo, non voleva aprirmi.

-Vaffanculo- dissi, mi voltai e tornai nella mia vuota stanza. Non appena mi chiusi la porta alle spalle, mi sdraiai sul letto a pensare. Dovevo riordinare i pensieri al più presto, così presi un blocco, una penna e cominciai a scrivere:

1. Dov'è Josh?

2. Cosa vuole da me il ragazzo morto non morto?

3. Qual è ruolo di Cole nella storia?

4. Che fine ha fatto Alex?

5. Di cosa parlavano tutti prima? (Qualcosa che c'entrava con un video scomparso)

6. La domanda originaria: è stato Cole o Luke a stuprare e uccidere Cassandra?

7. Di chi potevo fidarmi là dentro?

A queste domande dovevo trovare le risposte al più presto. Pensai che il modo migliore era aspettare la sera e dirigermi nella 112, così come aveva detto il ragazzo. Non sapevo cosa aspettarmi, ma sicuro avrei scoperto delle cose.

Sentii un rumore, come fosse la suoneria di un telefono. Non era il mio perché in quel posto non prendeva, quindi mi preoccupai e non poco. C'era qualcuno lì dentro? Controllai in ogni angolo della stanza, rendendomi conto di essere solo. Poi capii: il telefono di Josh. Frugai nelle sue cose, trovando dei porno (non era il tipo da porno... o forse sì? Quanto lo conoscevo in realtà?), ma non riuscii ad adocchiare il telefono. Non c'era da nessuna parte, ma ero sicuro di averlo sentito. Poi lo vidi, nella tasca della sua giacca appesa all'ingresso. Ero a conoscenza del codice, che era l'originalissimo 1234, così lo sbloccai. L'icona indicava dei messaggi su Whatsapp, così aprii l'applicazione, notando che era il gruppo della casata, all'interno del quale c'ero anche io, ma ovviamente la ricezione del mio smartphone era pessima e non avevo ricevuto i messaggi. Li lessi tutti, individuando quello principale: c'era una riunione nella stanza 280 tra 10 minuti. Misi in tasca il telefono di Josh e mi recai all'appuntamento, notando, all'apertura della porta della stanza, che erano tutti presenti fuorché Alex e Josh. Eravamo 13 in totale, così colui che pensai essere il capo in assenza dei due parlò:

-Ho saputo che Josh è morto. E, dato che Alex non si trova, dobbiamo prendere una decisione su chi sarà a capo del gruppo- disse il ragazzo, Mike. Pensai che era scontato che scegliessero lui, probabilmente era il più adatto. Avevo partecipato a poche riunioni per cui non conoscevo bene tutti. Mentre un ragazzo stava per parlare, la porta si aprì ed entrò Alex, chiudendosela alle spalle. Tutti lo fissarono, evidentemente sorpresi di vederlo lì, così lui parlo:

-È successo un casino di proporzioni abnormi- disse, sedendosi tra di noi

-Alex spiegati- propose Mike, lui scosse la testa e poi parlò:

-Dopo vi spiego, ora, in assenza di Josh propongo Tom come leader della casata- 

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