Maddie: "Ti amo"

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Sì, è mattina presto. Maddox e il suo profumo sono avvinghiati a me e mi tengono caldo. Troppo caldo. Cerco di divincolarmi per andare a bere un po' d'acqua, ma più mi muovo più stringe la presa.

«Non svignartela. Stai qui con me, ti prego» mi sussurra.

«Non me ne vado, ho solo sete» lo conforto. Lui apre gli occhi e sembra un bambino spaventato. Si alza dal letto di scatto.

«Vado io a prenderti l'acqua. Tu non muoverti. Sei bellissima nel mio letto.»

Sta camminando all'indietro, senza staccare lo sguardo dal mio e torna dopo pochi secondi con acqua e aloe in un bicchiere enorme.

«Grazie. Pensavo dormissi e non volevo svegliarti» dico prima di bere, mentre lui torna sotto il piumone.

«Continuavi a muoverti e mi sono svegliato. Parlavi nel sonno.»

«Scusami. E cosa dicevo?»

«Non è importante. Torna a dormire, è presto.»

«Maddox, dimmelo!»

Silenzio totale, non vuole dirmelo, così cerco di alzarmi.

«Dimmelo o me ne vado subito» lo minaccio. Lui si mette sopra di me e mi stringe i polsi sopra la testa.

«E come faresti ad andartene? Ti voglio tutta per me oggi. Non ti lascio andare via.»

«Maddox!» lo riprendo. Ma lui non lascia la presa e mi guarda fisso negli occhi.

«Hai detto "Ti amo"» mi dice, spiazzandomi.

«Giura!»

«Giuro. Ora dormi ancora un po'.» Poi torna al suo posto, senza però togliere le sue mani dalle mie.

Questo è abbastanza imbarazzante, ma devo ammettere che un fondo di verità c'è: lo amo a modo mio, di quell'amore puro e sincero che mi porta a volere solo il meglio per lui, anche se non volesse più vedermi o passare con me il suo tempo. Quell'amore c'è (e c'è sempre stato), anche quando lui non era fisicamente con me ed è quel tipo di sentimento che mi fa battere forte il cuore quando lo incontro. Proprio come adesso. Forse non è amore, forse è amicizia o felicità. Qualsiasi cosa sia, è infinita ed indescrivibile.

«Maddox, dormi?» chiedo dopo un indefinito lasso di tempo.

«No, i tuoi pensieri fanno troppo rumore.»

«Facciamo qualcosa di diverso, di folle.»

«Pensavo di essere io il cattivo ragazzo. Mi stupisci, piccola. Non me lo farò ripetere due volte» farfuglia, alzandosi dal lettone e stiracchiandosi.

Io, invece, sono ancora sotto le coperte e mi godo lo spettacolo dei suoi addominali che si contraggono e poi si rilassano. Do uno sguardo all'orologio: sono le cinque del mattino!

«Alzati e mettiti una tuta. Io vado a prepararmi in bagno» mi ordina.

«Perché non posso chiudere gli occhi anche io, mentre tu ti cambi? Tu l'hai fatto ieri sera.»

«Perché saresti sleale e sbriceresti.»

«Assolutamente no! Ma dove andiamo?»

«Sorpresa. Dai, alza il sedere!»

«Agli ordini, Caporale Carter!»

Mi alzo e scappo nel mio appartamento: doccia veloce, tuta aderente e new balance nuove di zecca. Più comoda di così... trucco leggero e coda di cavallo. Quando torno da lui, lo trovo con due caschi in mano.

«Molto carina! Tieni, questo è il tuo. E metti anche questa.» Mi porge la mia tuta da moto con protezioni varie. Slaccio tutte le cerniere e cerco di infilarla, ma, siamo sinceri, non è proprio il mio campo e ogni volta faccio fatica a metterla. Maddox mi aiuta e mi riallaccia tutto.

Un incantevole fiocco #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora