"Allora come è andata?" Chiesi subito dopo aver afferrato la birra in lattina che il castano mi aveva portato dal frigo.
Si sedette accanto a me nel divano e sorrise sorseggiando.
"Bellissimo. Ce la stiamo facendo e sono così felice! Anche se non vedo l'ora che tu venga a vedere un nostro concerto, non ha più niente a che fare con quello che hai visto a Londra!" Sorrisi divertita, poi afferrai il regalo che avevo poggiato di fianco a me e glielo porsi. Lui squadrò per qualche secondo la carta natalizia che lo ricopriva, prima che io lo spronassi a prenderlo con un cenno della testa.
"Doveva essere il tuo regalo di Natale, mi dispiace non aver potuto dartelo prima." Ammisi bevendo la mia birra, mentre lui iniziò a scartare il pacco con la felicità di un bambino la mattina del 25 dicembre.
Appena vide le bacchette, un sorriso immenso sbucò sul suo volto e sentii il mio cuore far male dalla felicità.
"Chris, grazie. Davvero." Si voltò verso di me, poi mi abbracciò e io ci misi davvero poco per ricambiare la stretta.
"Adesso mi avrai sempre con te in tour." Gli sussurrai all'orecchio. Lui si allontanò lentamente annuendo, senza riuscire a smettere di sorridere.Continuammo a parlare per decine di minuti, quando la domanda che temevo da quando ero entrata, fece la sua entrata in scena.
"Hai rivisto Alex?" Sentii il cuore perdere un colpo, poi annuii al castano che assunse uno sguardo preoccupato.
"E avete risolto?"
"In realtà gli ho solo lanciato uno schiaffo ben assestato sulla guancia." Abbassai lo sguardo sul tappeto che ricopriva la maggior parte del pavimento del salone, mentre Matt ancora pensava a come rispondere.
"Dovresti affrontarlo una volta per tutte, lo sai? Non puoi continuare a prenderlo a sberle e basta." Annuii, capendo che aveva davvero ragione.
"Dai, cambiamo discorso. Ancora devo conoscere la ragazza di tuo fratello! Com'è che si chiamava?" Disse cercando di assumere una posizione più comoda sul divano. Io deglutii e apprezzai il suo sforzo nel cercare di non farmi più pensare a Turner.
"Alexa. Ma è un po' che non la rivedo, penso abbia avuto un litigio con Joe." Dissi porgendogli il cellulare dove si vedeva una foto di lei e il biondo. Matt iniziò a tossire, poi si portò una mano al petto e riprese aria.
"Matt, tutto bene?" Mi fissò con gli occhi spalancati.
"È la ragazza che è venuta a parlare con Alex nel backstage. È amica con la tipa con cui hanno paparazzato Alex."
L'aria scomparì improvvisamente dai miei polmoni. C'era qualcosa sotto che non riuscivo a capire.
"Devo andare a parlare con Alex." Annunciai alzandomi dal divano. Matt annuì e lo salutai, dirigendomi subito a casa Turner.Arrivata lì davanti cercai di calmarmi un po', prima di premere il campanello. Ma appena sentii la porta aprirsi, ecco che tutta l'agitazine saltò fuori di nuovo.
"Christall cos-"
"Dobbiamo parlare." Risposi velocemente sorpassandolo per entrare in casa sua.
"Prima mi tiri uno schiaffo e poi ti presenti a casa mia come se nulla fosse?" Disse raggiungendomi in salotto a braccia conserte.
Lo guardai bene negli occhi: era la prima volta che lo facevo da quando erano partiti. E Dio se mi era mancato farlo.
"Alex, davvero, mi dispiace. Dopo quelle foto di te e quella ragazza non ci ho più visto nulla dalla rabbia. Non ti facevi sentire, non ti sei preso la briga di spiegarmi la situazione. Ero su tutte le furie, uno schiaffo è il minimo che ti meritavi." Lui pensò alle parole che avevo appena detto e annuì. Si sedette poco distante da me sul divano, come ad aspettare quello che avevo da dire.
"Alexa, la ragazza di Joe, è la stessa che è venuta da te, vero?" I suoi occhi si spalancarono al suono di quel nome.
"Quella stronza. Aveva programmato tutto!" Si alzò immediatamente iniziando a camminare sù e giù per la stanza mentre con le mani si spettinava il ciuffo moro.
"Chris, ascoltami. Alexa è una stronza, ha costretto una sua amica a venire da me per parlarmi di lei. Sapeva che i paparazzi avrebbero fatto foto e che tu ne saresti venuta a conoscenza. Ha cercato di rovinarmi la vita, di nuovo." Sospirò profondamente e si buttò a peso morto sul divano chiudendo gli occhi. Rovinargli la vita di nuovo?
"Quindi vuoi dire che Alexa.."
"Alexa era la ragazza di cui mi ero innamorato anni fa, quella che poi è scomparsa nel nulla." Finì per me la frase, e finalmente tutta la verità apparve chiara davanti ai miei occhi.
"Io l'ho sempre detto a Joe che quella ragazza non mi piaceva affatto." Ammisi avvicinandomi ad Alex che lentamente mi mise un braccio intorno alle spalle, come se avesse paura di ricevere un altro schiaffo."Christall, mi dispiace. Non meriti tutto questo casino." Disse prima di lasciarmi un tenero bacio sulla tempia.
A quel contatto una scia di brividi attraversò tutta la mia schiena, facendo riaffiorare in me la voglia matta di baciarlo di nuovo.
"Non mi importa. Mi dispiace aver dubitato di te, Alex." Ammisi voltandomi verso di lui.
E finalmente, dopo settimane eravamo così vicini, distanti un bacio l'uno dall'altro. I suoi occhi scuri mi scrutavano, poi si soffermarono sulle mie labbra.
"Mi sei mancata da morire." Sussurrò lui.
"Anche a me sei mancato, Turner." Sorrise leggermente contagiandomi, poi finalmente la distanza si annullò.
Ed ecco che il sapore delle sue labbra non era più un ricordo lontano come poco prima. La sua bocca morbida si muoveva così bene con la mia, mi sentii così bene in quel momento da chiedermi come avessi fatto a sopravvivere fino a quel momento senza di lui."Ehy Al, ho portato la birra!" Una voce maschile ci fece separare improvvisamente. Alex sembrò un po' scocciato, ma un sorriso comparve subito sul suo volto dopo che il tizio si affacciò in salotto.
"Oh, momento sbagliato?" Era Miles, il tizio che era con lui al negozio di musica.
"Tranquillo Kane, stavo solo riscaldando la bocca per te." Gli ammiccò un occhiolino e Miles si passò la lingua sulle labbra avvicinandosi al divano, per poi lasciare un bacio sulla guancia del moro con uno sguardo alquando pervertito. Cosa stava succedendo?
"Ok dopo questa posso anche tornare a casa." Annunciai alzandomi dal divano. La risata dei due riempì la stanza, ma solo quella di Alex mi arrivò dritta al cuore. Prima che potessi fare qualche passo, sentii la mano di Turner bloccarmi per il polso e tirarmi verso di lui, facendomi sedere sulle sue gambe.
Mi lasciò un bacio sulle labbra, poi si allontanò e ci sorridemmo.
"Ci vediamo dopo cena." Annuii, poi mi alzai e salutai Miles con una mano, prima di uscire e tornare a casa.Appena raggiunsi camera, notai l'armadio aperto. Andai a chiuderlo, ma prima che potessi farlo vidi il disco in vinile che avrei dovuto regalare ad Alex per Natale.
"Cazzo, me ne sono scordata." Lo afferrai e scesi di nuovo, raggiungendo poi casa Turner.
Provai a bussare, ma nessuno sentì. Stavo per suonare il campanello, quando sentii un riff di chitarra mai sentito provenire da una delle finestre del salone. Andai nel giardino e mi poggiai vicino alla finestra semi aperta, ipnotozzata da quella musica.
"Cavolo Alex, se fossi una ragazza mi bagnerei sentendo questa canzone!" La risata di Alex risuonò nella stanza.
"Voglio che sia perfetta. Christall si merita solo il meglio."
Una canzone per me?___________________________________
ATTENZIONE! MIRACOLO! MIRACOLOOO! HO AGGIORNATO DOPO QUASI DUE MESI!
Su, ammettete che pensavate di esservi liberate di me eh!
E invece no! Sono tornata!In realtà non avevo nessuna idea per continuare, poi tutte le volte che decidevo di scrivere, buttavo giù due frasi e mi veniva a noia. Che palla che sono, lo so.
Ma dai, tutto sommato questo capitolo non è poi malissimo! Adoro l'ultima parte, dove Chris sente Kane e Turner suonare. Cosa staranno facendo? Eheheh
E adesso parliamo di cose serie.
Se qualcuna di voi sarà a Ferrara il 5 luglio ditemelo! Io ci sarò, quindi mi farebbe molto molto molto piacere conoscere qualcuna di voi scimmieartiche!
Così se so che c'è qualcuna mi ingegnerò inventandomi qualcosa per poter rendermi riconoscibile ahahahAH. AH. SIAMO A OTTO MILA VISUALIZZAZIONI E MEZZO. VI AMO TUTTE. SIETE LA MIA PICCOLA GRANDE SODDISFAZIONE.
VI AMO.♡Bene, ho detto tutto! Alla prossima, che prometto non sarà tra due mesi!
Martina.♡
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Arctic Monkeys || 505
Fanfiction"Dovresti smetterla di seguirmi." Il moro sorrise continuando a passare in rassegna lo scaffale di fronte a lui. Sbuffai divertita a quella sua affermazione. 'Dovrei dirlo io a te' pensai, ma non risposi. Forse perché infondo non aveva tutti i tort...