Capitolo 5

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La luce del mattino brilla sul pavimento della mia camera, facendomi aprire gli occhi ad un nuovo mattino in arrivo.
Alzo il busto, prima steso sul mio morbido materasso, e alzo le mani, stiracchiandomi e emettendo strani versi.

Dopo che ho salutato e deciso di abbandonare il mio letto e piumino per l'intera giornata, mi alzo dal letto, infilando le pantofole, e mi alzo; dirigendomi verso la camera di Blake, sperando che stia ancora dormendo.

Apro piano la porta e guardo il letto.
Una sagoma è arrotolata in delle coperte leggeri -diversamente dal mio piumino- quindi comprendo che Blake si trova attualmente nel suo letto.

Mi avvicino con cautela e mi infilo sotto le coperte, stendendosi dietro al biondo, aprendo le mie braccia e arrotolandole intorno alle sue, stringendolo in un goffo abbraccio; aspettando che si svegli.

Non so quanto tempo passi prima che Blake muova un muscolo, ma passa troppo tempo perché io rimanga sveglia ad aspettarlo, crollando così in un altro sonno profondo.

La ragione per cui riapro gli occhi, dopo un tempo imprecisato che ho passato nel mondo dei sogni, è un Blake che cerca di girarsi dall’altro lato, immobilizzato però dalle mie braccia che lo stringono a me.
Mugula qualcosa e finalmente stacco le mie mani dal suo corpo, facendolo girare tranquillo, aprendo i suoi bellissimi occhi azzurri e guardandomi,  mentre si passa una mano tra I biondi capelli, adesso leggermente alzati per colpa del cuscino.
Sorride nel vedermi e questa volta è lui a stringere le braccia attorno a me; abbracciandomi.

“Buon giorno Mad” sorride.
“Buon giorno Blaky-Blake Blake” invento sul momento un soprannome per lui, e appena lo pronuncio, il sorriso sul suo viso si apre ancora di più.
Si gira a prendere il telefono, pigiando il tasto home, facendo illuminare lo schermo, che illumina di luce artificiale il suo viso, mentre i suoi occhi guardano l’orario, e le sue dita sbloccano l’aggegio, accendendo poi il wifi, e aspettando che l’aggegio di metallo e pelle finta color bianco che ha preso, esplosa di notifiche.

Succede dopo poco, e Blake appoggia il telefono sul comodino, tornando a concentrarsi su di me.
“Le solite pagine instagram che mi taggano nelle foto”
“Dovresti essere felice, hai già molte fan” rispondo.
“Sì, sono molto felice, ma certe volte mi scoccia un po di essere sempre taggato in foto” sbuffa e apoggia il suo mento sulla mia testa, per l’altezza con cui mi sono stesa nel letto.

“Potrei aprire una pagina instagram su di te e non te ne accorgeresti” sorrido.
“Ovvio che me ne accorgerei, sei mia sorella” sorride
“Potrei già averne una, e tu non lo sai” ridacchio.

Ovvio che aprirò una pagina instagram su Blake, da qualche parte ho tutte le foto dei annuari, e non vedo l’ora di pubblicarle alle sue fan.

Lo sento sorridere e mi lascia un bacio sulla fronte, prima di alzarsi e andare verso la finestra della camera e aprirla, facendo entrare la luce del mattino nella camera.

Solo ora mi accorgo che è senza maglia, e che mio fratello diventa più bello ogni giorno che passa.
Adesso che è in piedi, di fronte alla finestra, con luce naturale ad illuminargli il viso e il corpo, facendo notare i leggeri addominali sporgenti dal suo stomaco, i capelli disordinati sul viso, con gli occhi azzurri assonati, che sono davvero fortunata ad averlo vicino, mentre molte ragazze sognano anche solo di vederlo.

Mi sento dispiaciuta per loro, voglio fare qualcosa per queste ragazze, indipendentemente dall’odio che potrei ricevere.

“Madison, come andata la tua serata con Hunter?” si gira verso il suo armadio, e ne apre le ante, tirandone fuori una maglia bianca a caso, è infilandola.
“Bene, abbiamo mangiato al Mac,  girovagato un po” rispondo vaga, non accennando alla live che ho fatto con Hunter.
“Sono felice che tu ti sia divertita” sorride e si avvicina al letto, porgendomi la mano.
“andiamo di sotto a preparare qualcosa da mangiare? Sono ormai le dieci”
Annuisco e mi alzo con il suo aiuto, e insieme ci dirigiamo verso le scale, che scendiamo ovviamente facendo la gara a chi arriva per primo, e entriamo di corsa in cucina, dove nostra madre e nostro padre, siedono tranquilli a mangiare e conversare.

Him And Me || Hunter Rowland [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora