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«Pss Calum!» scossi Calum al mio fianco che sembrava essere molto preso dalla conversazione con Ash.
«cosa?»
Gli indicai la scena al nostro fronte e la sua mascella quasi non toccò terra.
«la situazione è degenerata» sussurrai divertita da ciò che stavo osservando.
«com'è possibile! Si conoscono dalle 13 di oggi!»
«Be', non posso negare che tra tutti noi loro siano quelli più ubriachi.»
«Ma stanno pomiciando!» urlò sconvolto non destando neanche per un secondo quei due.
«sono dolci» sussurrai.
«pomiciare essendo ubriachi non è una cosa dolce. Essere dolce è baciare una persona sotto la pioggia, o in riva al mare, non sulla moquette della stanza della sua migliore amica.» affermò lui ed effettivamente aveva ragione.
«allora buttiamogli dell'acqua addosso, così sarà più romantico»
«certo, cosi andranno a fare sesso in doccia.»
Scoppiai a ridere piegandomi verso il pavimento. Quando alzai il volto puntando i miei occhi verso Calum notai che i suoi erano su di me già da un po'.
«cosa c'è?» chiesi insospettita dal suo sguardo inebetito.
«Niente è che... sei bella quando sorridi, Jo» gli sorrisi brevemente e timidamente mi allungai verso di lui scoccandogli un bacio sulla guancia, che lo  fece irrigidire.
«Quei due ci stanno andando forte per essere due sconosciuti» sussurrò imbarazzato Calum.
«Credo che ad Arabella piaccia»
«Lo stesso per Luke, però credo che sia maglio portarli a letto prima che tanti ciuffi biondi e lentiggini scorrazzino per tutta casa.»
Ci alzammo e Calum si avvicinò a Luke, tirandolo in piedi per un braccio.
«È ora di andare a dormire, amico» impose Calum, avvicinandolo alla porta.
«Cosa? Perché? Stavo parlando con Arabella!» ribatté barcollando Luke.
«Proprio» sussurrò Calum non facendosi sentire.
«Jo, mi aiuteresti?» annuii alzandomi e prendendo Luke per un braccio. Non si sa come riuscimmo ad arrivare alla stanza degli ospiti dove buttammo Luke sul letto, il quale dopo neanche un minuto si addormentò.
Ovviamente la stanza era immersa nel buio più totale e la brava Josie che era in me decise che era arrivato il momento per inciampare su qualcosa cadendo in avanti, fortunatamente due mani mi afferrarono saldamente per i fianchi, mi gira,  trovandomi praticamente incollata al petto di Calum, le sue mani erano ancora sui miei fianchi.
Alzai il volto, notando i suoi occhi -illuminati dal piccolo lampione in strada- puntati sul mio volto. Questa situazione era così scomoda.
Una sua mano salì lungo il mio corpo, fermandosi sulla mia guancia destra.
Si avvicinò ed io feci lo stesso ma prima che potesse collegare le nostre labbra, un urlo di Luke ci fece immediatamente allontanare, provocando una imprecazione di Calum.
«Cosa c'è?» chiese freddamente Calum serrando la mascella.
«No, niente, credevo di aver perso la voce, notte ragazzi!» e dopo neanche un secondo la mano di Calum sbattè contro la sua fronte ed un leggero russare fece da sottofondo alla mia risatina.

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