Omegle - Hood

35

«Quindi? Come ci sistemiamo?» chiese Ashton non appena io e Calum tornammo in camera.
Arabella era praticamente collassata sul mio letto a due piazze mentre gli altri due, Ashton e Michael, avevano ancora una lattina di birra in mano.
«uhm... Ho preparato quattro letti nella stanza dove Luke sta già dormendo, venite»
Mi seguirono in stanza e non appena entrarono sfilarono le loro maglie e scarpe. Dannazione.
Imbarazzata, spostai lo sguardo da un'altra parta, decidendo che magari sarebbe stato meglio uscire. Proprio mentre stavo per mettere un solo piede fuori da quella stanza,  una mano mi fermò.
«Grazie dell'ospitalità» disse Calum attirandomi in un abbraccio spacca ossa.
«Grazie a voi per essermi venuti a trovare, soprattutto il giorno del mio compleanno. Buona notte, ragazzi»
Uscii lasciando i ragazzi spogliarsi, dirigendomi verso la mia stanza.
Chiusi la porta ed un sospiro lasciò le mie labbra.
Quello che sentivo per Calum non era certamente qualcosa che mi stesse indifferente, e sapere che era a meno di dieci metri da me, mi provocava miliardi di brividi.

Tolsi gli indumenti che indossavo, restando in intimo, tolsi il reggiseno indossando una canotta nero ed un paio di pantaloncini ginnici  grigi.
Mi avvicinai al letto, alzando le coperte e mettendomi al fianco di Arabella. Chiusi gli occhi cercando di addormentarmi.

Dopo un'ora ancora non ero riuscita a chiudere occhio. L'idea delle labbra di Calum vicine alla mia bocca mi tartassava.
Sbuffante mi alzai dal letto diretta in cucina, ma appena vidi una luce accesa scesi più cautamente le scale.
«Mamma? Non riesci a dormire?»
«Ehi, tesoro, i tuoi amici non fanno che parlottare. A quanto pare uno di loro è molto ubriaco e iperattivo»
«Oh... Ci penserò io, notte»
«Aspetta. Stavano parlando di te»
«ah, ehm... Cosa hai sentito?»
«Be', uno di loro ha detto che sei davvero un ottima amica e sei davvero bella, mentre un'altra voce ha detto che le tue gambe sono davvero sexy. Dopo ho sentito solo un gemito di dolore ed un commento parecchio più indiscreto su Arabella dalla stessa voce, spera che domani mattina non vi trovi sventrate sul letto perché vi darò anche il resto, intesi?»
« Uhm... È meglio che torni a letto, notte mamma»

Risalii le scale scontrandomi contro qualcuno.
«Calum, come mai sveglio?»
«Oh, non riuscivo a dormire, stavo per venire da te» portò un braccio dietro la nuca facendo distendere i muscoli in bella vista.
«ah, okay. Uhm... Dimmi»
«ti va di fare una passeggiata?»
Annuii, accompagnandolo in camera sua dove lui indossò i suoi vestiti, dopodiché io infilai un paio di leggings ed una felpa davvero pesante.
«andiamo»