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Nonostante il buio Calum mi guardò dritto negli occhi, notai le sue pupille dilatarsi e gli occhi spalancarsi.
Prima che potessi dire qualcosa mi spiaccicò una mano in faccia per poi tirarsi immediatamente a sedere.
«OMMIODIO! Sei fottutamente reale!» urlò poggiando due mani sulle mie spalle scuotendomi fortemente.
«Sì, sono fottutamente reale» scherzai ammirando lo stupore dei suoi occhi.

Accese immediatamente la luce sul comodino facendo sì che entrambi i nostri visi si illuminassero.
«cosa ci fai nel mio letto? Ma che dico, cosa ci fai a Sydney?!» risi mentre lui mi strinse fra le sue braccia. Il fatto che non avesse la maglietta e che il suo addome fosse letteralmente bollente poteva far cambiare qualcosa? Certo, come no! *no, seriamente, sticazzi*
«Sono venuta a farmi perdonare, scusami se non abbiamo più parlato dopo quel...inconveniente, sì, ma non so, mi sono sentita bloccata, scusami, scusami, scusami!»
«Be', tranquilla, però bastava dirmelo, alla fine il mio era stato solo un momento, quindi scusami, te ne devo anche io.»
«Ti voglio bene, Cal»
Ci abbracciamo facendo passare vari minuti di silenzio fino a quando Calum si staccò  dall'abbraccio per farmi spazio nel letto.
Mi distesi dopo aver tolto scarpe e calzini e mi accoccolai al suo petto; nonostante fossero solo le 18 ero abbastanza stanca e mi addormentai in un batter d'occhio.

Omegle - HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora