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Come quella mattina mi ritrovai con i piedi nella sabbia, adesso molto fredda, insieme al ragazzo asiatico che era al mio fronte.

«trenta secondi. Okay Jo, appena scocca la mezza notte si corre in acqua. Intesi?» annuii guardando maliziosamente Calum.

«22»

«15»

«9»

«4-3-2-1...AAAAH!»

Iniziammo a sfilare i nostri vestiti correndo verso il bagnasciuga. L'acqua era un pezzo di ghiaccio, perfetto, no?

Un forte spintone mi fece cadere in acqua e appena riemersi scorsi la figura del moro correre a grandi falcate nell'acqua prima di tuffarsi in quello specchio d'acqua scura.

Lo raggiunsi nuotando nella maniera più veloce che conoscessi ed una volta arrivato al suo fianco gli augurai allegramente un buon inizio anno, restando ad una decina di centimetri di distanza da lui.
Il ragazzo moro, che adesso si era posizionato al mio fronte, afferrò un mio polso facendomi sbattere contro il suo petto e fece l'unica cosa che adesso non credevo minimamente possibile: posò dolcemente le sue labbra sulle mie.

Scioccata sbarrai gli occhi, ma non appena realizzai il tutto mi rilassai, lasciando che un brivido non dovuto certamente all'acqua fredda salisse interamente la mia colonna vertebrale.
Portai entrambe le mani sulle sue guance mentre lui mi alzò, facendo leva tramite le braccia posizionate sulla mia schiena.
Fu un bacio non troppo lungo, ma bisognoso.
Appena ci allontanammo Calum accarezzò con un dito una mia guancia  portando una ciocca di capelli dietro le mie spalle prima di lasciare un bacio sul punto in cui aveva passato il dito, si girò sorridente iniziando a nuotare verso il punto in cui luna e oceano si toccavano. Inebetita mi toccai le labbra arrossendo leggermente.

CE L'ABBIAMO FATTA!
Okay, da adesso in poi sarà tutto molto smielato.

Omegle - HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora