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Scendemmo le scale facendo il meno rumore possibile. Aprimmo la porta ed uscimmo di casa. L'aria era fresca ed il cielo gremito di stelle, era una situazione paradisiaca.
«allora, cosa ti va di fare?»
«vieni» dissi afferrando un suo polso correndo verso l'erba del giardino.
Mi stesi a terra iniziando ad osservare il cielo e dopo poco Calum mi seguì a ruota.
Si poggiò sulle mie gambe permettendomi il contatto con i suoi morbidi capelli. Il suo profilo era qualcosa di spettacolare...i tratti duri, la pelle ambrata e quegli occhi pieni di luce.
«da quando siamo arrivati non abbiamo trascorso neanche un po' di tempo insieme»
«mmhmmh... Quando ripartirete?»
«credo domani sera» annuii lentamente pensando a come quel poco tempo passato con lui mi ci avesse fatto affezionare così tanto.
«Sai, dal vivo sembri ancora più cinese» lo stuzzicai. Girò la testa trucidandomi prima di chiudere gli occhi in due fessure.
«Ah, sì?» Mi sfidò in tono minaccioso alzando un sopracciglio.
Annuii spavaldamente e neanche un secondo dopo le dita di Calum si muovevano freneticamente sui miei fianchi provocando mie numerose scosse.
«Basta, basta! Sei la persona più australiana al mondo!» Ansimai con il fiatone per le troppe risate.
«Sono neozelandese!» piagnucolò lui, poggiandosi al mio fianco.
«Neozelandese, afferrato.»
«Ecco, brava»
«Dai, vieni» aprì le braccia e subito appoggiai metà del mio busto sul suo, mi abbracciò scoccandomi un bacio sul collo. Brividi.
«Buona notte, Josie»
«Notte, Cal»

-

«sono così adorabili!» disse una voce non troppo lontana in modo sognante.
«Già, vedi Calum come la stringe, sono dolcissimi.»
«dovremmo svegliarli?»
«dovremmo, stanno dormendo sul prato...»
Vari sussurri mi arrivarono all'orecchio ed una forte luce fece bruciare i miei occhi. Lentamente ne aprii uno. Cavolo.
Michael e Ashton erano seduti sulle sedie da giardino esattamente dove eravamo noi , con delle birre in mano, a fissarci; mentre Arabella e Luke ci guardavano dalla finestra di camera mia. Ma cosa?
Subito saltai in piedi svegliando anche Calum.
«cosa sta succedendo?» chiesi sbagliando.
«ma buongiorno, ragazzi alquanto bizzarri! Nulla, tua madre ci aveva chiesto di andare a controllare i due cadaveri nel giardino, allora ci siamo insospettiti e siamo subito andati ad esplorare il territorio, ma di un morto neanche l'ombra, solo voi due.» spiegò Michael facendo sbuffare il ragazzo riccioluto al suo fianco.
«Michael. Intendeva loro due» constatò boccoli d'oro.
«ooh! Certo! Avevo capito, Ash. Comunque forza! Tutti a fare colazione!» gracchiò il ragazzo apparentemente astuto.
Guardai Calum ancora seduto a terra prima di seguirli verso l'interno.

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