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Era il 23 dicembre ed eravamo entrati ufficialmente nelle feste natalizie.

Forse stavo facendo una pazzia, forse no, ma chi lo sa.

Quel giorno mi ero alzata determinata a risolvere quella dannatissima situazione.
Avevo fatto una coda alta per quello che i miei capelli permettessero, infilai una felpa leggera, dei pantaloncini di jeans, e le mie immancabili t.u.k. nere, il mio zainetto stracolmo di roba ed ero corsa alla stazione dove avevo preso un treno diretto a Sydney.

L'arrivo era previsto per le 16, ed io ovviamente avevo portato con me delle cuffiette nel mio zaino pieno di schifezze che mi avrebbero tenuta compagnia per tutto il viaggio.
Non so come ma in quello zainetto avevo fatto entrare anche due cambi e della biancheria. Magia.

Alle 16 e qualche minuto scesi dal treno e mi ritrovai in una stazione immensa, mi ci sarei persa lì dentro.
Ed infatti dopo trenta minuti dal mio arrivo stavo cercando ancora l'uscita. Come sarei riuscita a trovare casa Hood se non riuscivo neanche a muovermi in uno spazio chiuso?

Una volta uscita di lì seguii le indicazioni del biondino.
Dritto per qualche metro, gira a destra alla fontana, svolta a sinistra alla pompa di benzina ed ecco casa Hood.
Facile a dirsi.
Nonostante ciò, dopo molti metri e molte indicazioni chieste ai passanti casa Hood apparve davanti ai miei occhi.

Entrai nel vialetto, presi un grande sospiro e bussai, pronta a rischiare tutto.

Capitolo noioso e di passaggio tsk
Mi farò perdonare con i prossimi capitoli eheh

Omegle - HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora