Mi diressi verso la mia stanza sperando di fare un riposino prima di raccontare ad Anna la mia nuova scoperta. Sapevo che quando glielo avrei detto lei ci sarebbe voluta subito andare.
Mi tolsi le scarpe e mi sdraiai sul letto sperando di addormentarmi e soprendentemente ci riesco.
Sembrava che fossero passati soltanto pochi minuti da quando mi ero addormentato, ma quando guardare l'orologio vidi che segnava le 5:03. Rimasi a letto per alcuni minuti fino a quando iniziai a sentire la pioggia battere sul tetto. Mi sedetti e infilai le scarpe mentre mi trascinavo in bagno a lavarmi i denti, dato che il mio respiro non aveva un buon odore e non doveva essere dei migliori. Dopo aver finito in bagno andai al piano di sopra desiderando di trovare Anna.
Le scale scricchiolavano ad ogni passo che facevo, ma non è così inquietante quanto sembra. Avevo imparato ad ignorare il rumore e a concentrarmi sul motivo per cui stavo salendo le scale. Vedere Anna.
Spinsi la porta aperta, anche essa scricchiolava. Accesi l'interruttore dopo aver visto Anna nel suo letto.
"Ciao." Dissi andando verso di lei. Sorrise quando mi vide.
"Ehi, come stai?" Camminai più vicino a lei fino a quando non mi ci ritrovai davanti.
"Bene, bene. Sono venuto a parlarti della nuova scoperta che ho fatto." Le dissi eccitato gesticolando con le mani. Sembrano un idiota, anzi, lo ero veramente.
"Davvero? Dimmi tutto!" Cominciai a raccontare ciò che avevo visto, poi mi venne in mente che sarebbe stato meglio farglielo vedere di persona.
"Allora, cosa ne dici? Verrai con me?" Pensò molto alla mia offerta, poi mi mandò un sorriso luminoso che significava SI.
Ci dirigemmo così lungo le scale e per la veranda, attraversammo il cortile fino a quando ci trovammo di fronte il cancello del cimitero. Mossi la maniglia e aprii il cancello, lasciando passare Anna prima di richiuderlo.
"è sul retro del cimitero, ci vorrà qualche minuto per arrivarci." Dissi ad Anna, sembrava assorta nei suoi pensieri. Volevo chiederle a cosa stesse pensando, ma non volevo pensasse fossi un ficcanaso. Non sopporto quando la gente mi chiede a cosa sto pensando, o perchè sembro triste. Onestamente mi da sui nervi, ma c'era qualcosa che mi diceva di chiederglielo lo stesso.
"Stai bene?" Le ci volle un minuto per rispondere e disse in fretta:
"Si, si. Sto bene. Stavo solo pensando." Annuii, dicendo a me stesso di non andare oltre anche se sapevo che c'era qualcosa che non andava.
"Sei sicura non ci sia nient'altro? Forse c'è qualcosa che ti fa preoccupare." Avevo sempre odiato cercare di capire le ragazze, pensavo che una volta morti non si avesse più problemi, ma con lei è diverso, mi premeva preoccuparmi per lei.
"Questo cimitero mi riporta alla mente alcuni ricordi..." La sua voce si affievolì mentre si guardava le mani. Smisi di camminare, dovevo capire cosa la stava sconvolgendo.
"Parlamene. Se avessi saputo che ti avrebbe dato fastidio, non te ne avrei parlato." Mi sentii in colpa per l'idea che avevo avuto, ma sapevo che appena avesse visto il lago, le sarebbe sicuramente piaciuto.
"È solo che in questo cimitero è sepolta una persona molto speciale e questo posto me lo fa ricordare." Annuii con la testa, comprendendo. "Se vuoi possiamo tornare indietro. Non c'è bisogno di andarci, onestamente non è per un problema così grande." Scosse la testa prima di afferrarmi la mano e stringerla nella sua.
Camminammo in silenzio, il suono della notte e delle nature che la popolano ad accompagnarci. Arrivammo all fine del cimitero ed entrammo nel bosco, rimanendo vicini dato che con gli alberi era difficile che la luce della luna filtrasse. In un modo o nell'altro riuscii a ricordarmi dove si trovava il posto, anche al buio della notte.
"È sicuro, qui fuori è raccapricciante." Sussurrai, non volevo mostrarmi virile ero veramente terrorizzato in un bosco di notte.
"Sono d'accordo, ma qui c'è un po' di pace. Mi sembri un gattino spaventato." Mi prese in giro Anna. Mi colpì con la sua spalla.
"Non sono un gattino spaventato. È solo che non mi piace molto il buio." Rise prima di dire.
"Va bene avere paura, Harry. Sei vivo, hai diritto di avere paura. Io sono morta, quindi non devo preoccuparmi molto se un orso mi attacca o qualcos'altro." Annuii sapendo che aveva ragione, ma odiavo il fatto che lei sapeva che avevo paura di una cosa così infantile.
"Be, sembra siamo arrivati." Dissi guardando oltre il piccolo lago. Presi Anna per mano e la tirai verso il lago con me, bagnandoci i piedi con l'acqua. Mi tolsi la maglietta e i jeans restando in boxer e mi infilai in acqua nuotando un po' mentre aspettavo Anna che sembrava riluttante ad entrare.
"Cosa c'è che non va? Qualcuno qui ha paura dell'acqua?" La presi in giro con una voce da bambino. Mi guardò con le mani sui fianchi e disse: "No, ero solo sconvolta di quello che hai appena fatto." Risi di me stesso anche se probabilmente mi sarei dovuto portare dietro un costume da bagno, ma a volte vivere con il lato selvatico delle cose è più divertente.
"Oh mi dispiace, non sapevo che i fantasmi non potessero entrare in acqua." Risi fra me e me, lo sguardo di Anna non ha prezzo.
"Harry! Sono una signora, non si dicono certe cose!!" Urlò e rise. Mi strinsi nelle spalle non sapendo se preoccuparmi o meno del suo imbarazzo.
"Hai intenzione di entrare? Altrimenti ti ci trascino io." Alzai un sopracciglio prima di nuotare verso il bordo del lago mentre lei continuava a rifiutare. "Harry, no."
Risi, l'afferrai per la vita e la buttai in acqua. Si avvicinò alla mia faccia prima di dire:"Harry! Cosa c'è di sbagliato in te?!" Fece una mezza risata aggrappandosi a me, visto che l'acqua era molto profonda.
"È divertente, e non dire che ti ho fatto quasi morire, perché è una bugia." Le sorrisi. Assottigliò gli occhi verso di me. "Tu sei diverso."
Entrambi nuotammo per un po', Anna restava vicina a me e la cosa non mi dispiaceva. Dopo circa un'ora passata a nuotare e chiacchierare godendoci l'acqua calda lei mi chiese. "Sei mai stato innamorato?" La domanda mi colse di sorpresa e tossii prima di rispondere.
"Pensavo di esserlo, una volta. Ma se ci penso bene mi rendo conto che non era amore, era lussuria all'idea di stare insieme. Tu invece sei mai stata innamorata?"
"Si. Ero follemente innamorata di un ragazzo, era l'altra mia metà. Eravamo veramente l'una per l'altro. " per qualche ragione mi ritrovai geloso del ragazzo di cui Anna era follemente innamorata. So che questo dev'essere successo quando era ancora invita, ma mi dava comunque fastidio.
Anna mi avvolse le gambe attorno alla vita, dato che stava pian piano affondando. I suoi occhi mi fissarono intensamente prima di guardare altrove. Misi una mano sul suo fianco e l'altra sulla sua guancia, girai il suo viso che attendeva.
"Correggimi se sbaglio, visto che è da un po' che non mi capita una situazione del genere, ma in questo momento non dovresti baciarmi?" Sorrise sbattendo le ciglia. Ridacchiai.
"Hai ragione, Anna." Mi appoggiai su di lei, lasciando che le mie labbra scivolassero sulle sue, le nostre bocche si muovevano in sincronia, come se fossero fatte l'una per l'altra. Afferrai le sue cosce e la portai più vicino al mio corpo, in modo da avere una presa migliore. Continuammo a baciarci fino a quando iniziai a baciarle il collo, succhiandolo e lasciandole dei piccoli baci.
Anche se Anna non poteva sentire i miei baci, perché in effetti era molta, sentivo il bisogno di continuare a fare ciò che stavamo facendo.
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Scusate il ritardo!!!
Comunque, siiiiiii si sono baciati!!!!!!!!!!
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DENTRO LE COPERTE, DENTRO IL TUO CUORE - HoodEgle
ci vediamo al prossimo capitolo! Vorrei vedere un po' più di voti e più commenti, magari aggiorno prima :)
Se volete che vi pubblicizzi le storie scrivetemi, lo farò appena possibile :)
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The Sexton House
FanfictionUn giovane ragazzo, Harry Styles, decide di trasferirsi nella casa dei "Sexton" in fondo alla via Maple Grove, dove si dice abiti il fantasma di Anna Sexton, figlia del giovane proprietario che morì colpita da un fulmine in soffitta più di cento a...