Anna si teneva sulla mia schiena, galleggiando entrambi sopra l'acqua. La sua testa si appoggiò sulla mia spalle e le sue gambe avvolte attorno ai miei fianchi.
Cominciai a canticchiare una melodia a caso mentre tenevo quella splendida ragazza tra le braccia.Onestamente non riesco ad immaginare la vita senza di lei, se me lo aveste chiesto qualche settimana fa mai avrei immaginato di trovarmi in questa situazione. Non credevo ci si potesse innamorare così in fretta, per non parlare di un fantasma. Ma questo dimostra che le cose possono cambiare col tempo.
La pioggia si infranse su di noi lentamente, iniziando ad andarsene. Desiderai che piovesse tutti i giorni, in questo modo sarei stato sempre con Anna, ma sapevo che non sarebbe accaduto e sapevo che fra poco se ne sarebbe andata.
"Non voglio andare." Sussurrò contro la mia scapola. Non voglio che se ne vada ma è indiscutibile che accadesse.
"Non starai via a lungo." Cercai di tranquillizzarla, sapevo che entro un paio di giorni sarebbe tornata. Se potessi restare tutta la notte con lei in acqua lo farei, se questo significava rischiare lo avrei fatto.
"Mi mancherai..." Si affievolì mentre sentivo il suo corpo svanire dal mio. In pochi secondi sparì completamente. La pioggia cessò, lasciando un po' di fango nel terreno. Mi tirai fuori dall'acqua e tornai verso casa. La mia mente fu focalizzata su Anna per tutta la strada.
Quando finalmente arrivai, prima di andare a letto mi diressi dritto verso la doccia.
Rimasi sveglio, desiderando per un altro minuto di rimanere con lei.La mattina successiva mi svegliai per il rumore di qualcuno che bussava alla porta. Mi rotolando nel letto, cercando di ignorare il rumore fastidioso che sentivano le mie orecchie, ma senza fortuna così mi alzai e mi diressi alla porta per vedere chi stava rompendo le scatole.
"Va bene Charlie, basta! Adesso vengo!" Urlai quando fui vicino all'ingresso. Non posso credere che quel vecchio decrepito mi svegliasse così presto, avevo veramente intenzione di ucciderlo. Aprii la porta tirandola verso di me prima di dire:
"Sai che alcune persone qui intorno vorrebbero dormire...." Mi bloccai quando mi resi conto che non era Charlie alla porta, ma Jane. I suoi capelli biondi erano arricciati e indossava un abito rosso fuoco."Oh, mi dispiace! Non pensavo stessi dormendo." Lei si scusò rapidamente coprendosi la bocca. Scossi la testa dicendo:
"Va tutto bene. A dire la verità pensavo fossi il mio capo e a quel punto avrei dovuto fargli male, ma tu non sei il mio capo." Provai a rassicurarla. Le offrii di entrare e lei accettò dopo avermi chiesto se fossi sicuro.
"Dunque, cosa ti porta qui?" Chiesi per curiosità.
"Ho notato che è da un po' che non parliamo e sono venuta per vedere se andava tutto bene." Sorrise mostrando i suoi denti perfettamente bianchi.
"Sono stato occupato con il lavoro. Ammisi appoggiandomi allo schienale morbido della sedia.
"Ho anche pensato che ti avrebbe fatto piacere venire a pranzo con me oggi, ma se non vuoi va bene." Credo avrei dovuto rifiutare la sua offerta mettendo in conto ciò che era successo con Anna nell'incredibile notte scorsa.
"Quando pensavi di andare?" So che non dovevo andarci, ma era un pranzo, non avrebbe fatto male, no? È solo un pranzo con un'amica ed Anna non sarebbe mai venuta a saperlo.
"Stavo pensando di andare tra circa un'ora."
"Va bene, suona bene, ho solo bisogno di infilarmi qualche vestito prima di partire." Solo ora mi resi conto di essere in mutande, mi venne in mente il giorno in cui Jane provò a sfilarmi i pantaloni, vidi le sue guance diventare rosse mentre guardava in fretta lontano da me abbassando lo sguardo.
"Potrebbe essere una buona idea..." Rise, le guance color rosso rosato. Mi alzai e mi diressi in camera da letto per cambiarmi velocemente. Mi lavai i denti e mi sistemai i capelli prima di spruzzarmi addosso un po' d'acqua di Colonia dato che non avevo fatto la doccia.
"Sono pronto, tu?" Annunciai uscendo dalla stanza e andando in salotto. Jane si alzò dalla sua sedia prima di dire:
"Andiamo." Ci dirigemmo fuori dalla porta e nel camioncino andando verso un ristorante.
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The Sexton House
FanfictionUn giovane ragazzo, Harry Styles, decide di trasferirsi nella casa dei "Sexton" in fondo alla via Maple Grove, dove si dice abiti il fantasma di Anna Sexton, figlia del giovane proprietario che morì colpita da un fulmine in soffitta più di cento a...