Ivy non riusciva a capacitarsi di ciò che vedeva: sembrava che in quella stanza fosse passato un ciclone e avesse distrutto tutto ciò che incontrava. Molti mobili erano stati fatti a pezzi e solchi profondi di artigli costeggiavano i muri che davano dal piccolo salotto fino alla camera da letto.
Per terra c'erano vasi, soprammobili e vetri rotti mentre molti quadri se ne stavano penzolanti dai muri spaccati. Le lacrime le salirono agli occhi quando si rese conto che tutto ciò che la circondava era lo specchio dell'anima di Daemon e che tutta la distruzione che vedeva in quella stanza era ciò che lui provava dentro di sé.
"Aspetta qui." Cole entrò con passo felpato, quasi in punta di piedi nella stanza, mentre altri due lupi le stavano accanto, pronti a proteggerla da Daemon. Era assurdo, non aveva mai pensato di dover essere protetta dal suo uomo, e di certo non credeva che ce ne fosse bisogno in quel momento.
Ivy fece un passo avanti e seguì Cole fino alla porta che dava alla camera da letto, attraversando il soggiorno distrutto con il cuore che batteva all'impazzata nel petto. Sperava solo che Daemon stesse bene...
Non appena si avvicinarono alla soglia un senso di pericolo la investì: la nausea l'avvolse e per un momento credette di potersi spezzare in due.
"Daemon." Chiamò Cole, con voce calma.
Un ringhio emerse dal buio, in risposta, e Cole allungò un braccio verso Ivy per farle scudo.
"Daemon" riprovò Cole, cercando a tentoni l'interruttore sul muro. Quando lo trovò ad Ivy sembrò che il tempo si fermasse e tutto il suo mondo si capovolgesse prima di tornare sul suo asse di simmetria.
Vicino al letto, tremante, c'era un Daemon sconvolto e visibilmente allo stremo delle forze, che si teneva la testa fra le mani dondolandosi ossessivamente avanti e indietro.
Il cuore di Ivy si spezzò quando vide come i muscoli fossero tesi, letali, pronti a scattare e ad uccidere chiunque avesse osato anche solo mettersi fra lui ed il suo dolore. Non poteva sopportarlo, ma vederlo con i suoi occhi le aveva fatto capire perché Cole e gli altri fossero così preoccupati per lei.
"Daemon..." Sussurrò Ivy, facendo un passo avanti con cautela per non spaventarlo. Una smorfia di dolore si formò sul viso del ragazzo che serrò forte gli occhi, aumentando la pressione delle mani sulle tempie.
Un altro passo avanti, un altro battito del cuore... "Sono qui, Daemon. Sono io."
Continuava ad avvicinarsi, in allerta, mentre lo osservava dondolarsi avanti e indietro e ringhiare in agonia finché non fu ad un passo da lui, talmente vicina che poteva sentire il suo respiro sulle gambe.
Piano, come se non volesse spaventarlo, si inginocchiò tra i cocci allungando le mani per posarle su quelle di lui, fra i capelli, ed intrecciare le dita alle sue. Cole s'irrigidì, ma Daemon non reagì.
Sembrava quasi che non la sentisse, che non si rendesse conto che qualcuno lo stava toccando e, nonostante non fosse aggressivo, una simile reazione spaventò Ivy più di quanto non avrebbe mai immaginato. Lo aveva perso? Daemon era impazzito del tutto?
"Daemon" Sussurrò ad un centimetro da lui "Sono Ivy, sono qui. È tutto finito."
Si allungò e gli appoggiò le labbra sulla fronte imperlata di sudore, allontanandogli le mani dalla testa per portarsele vicino al petto. Scese con la bocca sulle sue palpebre chiuse e le baciò dolcemente, continuando a sfiorare ogni centimetro del suo viso.
Giunse alla bocca e sospirò piano, prima di depositarvi un bacio leggero come una piuma. "Ti amo. Andrà tutto bene."
"Ivy..." Il sussurro roco di Daemon la colse di sorpresa, facendole sanguinare il cuore. "Ivy." Ripeté lui, serrando gli occhi più forte.
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Caught by the Alpha
WerewolfSono passati tre anni dall'ultima volta che Ivy ha avuto notizie di Daemon James, il suo bellissimo licantropo e tenebroso amico d'infanzia. Il marchio che lui le ha lasciato esplicita che lei gli appartiene eppure non è mai tornato a reclamarla per...