2. Non so più amare.

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"Cosa? Ti ha baciata?" Betty lascia il panino che stava per imboccare a mezz'aria, con la bocca spalancata.

Sospiro. "Già. E mi ha detto pure che gli piaccio." Le confesso, appoggiando le mani ai bordi del tavolo e guardando per terra.

"E tu?" Mi domanda curiosa, sporgendosi più vicino e tendendo le orecchie. Ora non le interessa più mangiare, ma ascoltare i pettegolezzi. È questa la mia migliore amica, purtroppo è fatta così.

"Niente, ha fatto tutto lui. Ha detto che sa della mia situazione, che mi capisce e che mi aspetterà. A me, però, non piace." Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi.

"Lui è dolce, ma tu sei veramente una scema." Scuote la testa e si allontana da me.

"Che vuoi dire?" La seguo, e in quell'istante sbuca Freddie che ci osserva, scontrandosi con lei.

"State litigando ancora?" Domanda scocciato.

"Tua sorella è proprio stupida." Gli dice acida, passandogli davanti.

Io e mio fratello ci guardiamo. "Ma che è successo?" Mi chiede ed alzo le spalle.

"Non lo so neanche io. Certo che ti sei innamorato di una ragazza davvero strana." Lo stuzzico, e lui mi trucida con lo sguardo.

"Non mi piace!" Mi contraddice.

"Certo, certo..." Canticchio, fino ad andare in camera.

Busso ed entro senza attendere risposta. Mi fissa e aspetta che mi sieda sul letto, vicino a lei.

"Ascolta," Inizia a parlare "Voglio solo che tu sia felice. Posso capire cosa hai passato, ma non puoi permettere che per colpa di quel bastardo tu non stia con nessuno. Non puoi diventare una suora di clausura, devi vivere la vita, Jackie. Non permettere che il passato abbia le conseguenze sul presente.

Lasciati tutto alle spalle e ricomincia, lui, e parlo di Aaron, è l'uomo giusto. Si vede che ci tiene a te per davvero e che non è un falso. Gli piaci, e anche tanto. Pensi che non me ne sia accorta prima di te?

Provaci, con il tempo imparerai ad amarlo, ne sono sicura. Ricordi quando stavi ancora male per quello che ti era successo due anni fa? Chi c'è stato? Avanti, rispondi." Mi incita.

"Tu, Freddie..." Rispondo, poi esito.

"E...?" Mi invita a continuare.

"E Aaron." Concludo annuendo.

"Già. E vi conoscevate da pochissimo tempo, ricordi?" Mi chiede, e faccio sì con la testa.

"Grazie," sorrido debolmente, poi scuoto la testa e la guardo. "Ma non ora: ho paura. Prenderò in considerazione quello che mi hai detto, però, e quando sarò davvero sicura di ciò che provo per lui, glielo dirò."

Ricambia il mio sorriso e mi guarda negli occhi. "Voglio solo che tu sia felice, Jackie." Afferma, aggiustandosi gli occhiali caduti sul suo naso.

"Me li fai provare?" Domando alludendo ad essi, cambiando discorso.

"Ma sei pazza? Così si rovinano i tuoi occhi!" Mi riprende, assumendo una buffa espressione. È così adorabile quando si arrabbia.

Sbuffo. "Credi a queste scemenze?" Alzo gli occhi al cielo e lei scuote la testa, come avevo fatto io poco tempo fa.

"Non sono scemenze, è la verità." Mi dice con lo stesso tono duro di prima.

Ridacchio leggermente e mi alzo, andando a stendermi sul mio letto, che si trova qualche metro di distanza dal suo.

"Allora, come va con mio fratello?" Domando curiosa, portando le braccia dietro la testa.

"Eh?" Sbotta girandosi dalla mia direzione, le guance arrossate e la voce che le trema.

Io volevo te. [#2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora