"Dove ho messo la torta?" Urla Betty, cominciando a correre come una pazza da una parte all'altra e cercando di ricordare dove avesse poggiato il dolce da lei preparato.
Freddie sbuffa. "Muoviti: i gemelli ci stanno aspettando e siamo già in netto ritardo."
"Credi che lo stia facendo di proposito!?"
"Non sto dicendo questo, ma datti una cavolo di mossa!"
"Potresti anche aiutarmi, sai?" Sbotta.
Lui alza le mani in aria. "Va bene, ma stai calma!"
Mi godo la scena con la schiena contro il muro e le mani incrociate al petto mentre rido sotto i baffi: sembrano una coppia di cinquantenni che litigano per qualsiasi cosa! Che poi, non ha senso avere tutta quest'ansia...stanno solo ritardando di qualche minuto, mica di un'ora! Sì, stanno: io ho deciso di non andare perché non ne ho voglia. Ce n'è voluto di tempo per convincerli a farmi restare qui, ma alla fine, stranamente, ce l'ho fatta.
I miei occhi vagano da uno scaffale all'altro quando, per puro caso, si posano su una torta che si trova sopra il grande stereo di mio fratello, in bilico. Ma dove ha la testa, quella ragazza? "Ehi, Betty..." la chiamo.
Niente.
Odo solo le urla di Freddie che continua a dire, esasperato: "Come fai a non ricordare dove sia andata a finire? L'hai fatta tu, Betty!"
"Lo so, ma ho un vuoto!"
"Ragazzi..." Grido per farmi sentire. Sicuramente saranno nel salotto, adesso, perché le loro voci vengono da lì.
"Non è il momento, Jackie!"
"Ma ho trovato la torta!"
Nemmeno tre secondi contati che entrambi i miei coinquilini si sono già precipitati nella sala da pranzo e ora mi stanno guardando come se fossi la loro dea salvatrice. Ridacchio indicando la radio e Betty corre verso di esso per prenderla prima che possa cadere. Avrei potuto anche farlo io, ma sono troppo pigra per muovermi da qui. "Jacklyn Robinson, io ti amo." Sento sussurrare da Betty che, dopo aver preso il dolce, porta su un braccio la sua borsetta e si dirige con Freddie verso la porta.
"Anche io mi amo." Scherzo.
Lei scuote la testa e mi lancia le chiavi che prendo al volo. "Allora, nessun ripensamento?"
"Nessuno."
"Sicura?" Insiste mio fratello.
"Sicurissima."
A quel punto la bionda scrolla le spalle. "D'accordo, noi ci abbiamo provato. Sai cosa preparerai per pranzo, almeno?"
"Mi arrangerò con un hamburger o un po' di patatine."
I miei amici si guardano, le labbra li si riducono in due linee sottili e le guance si gonfiano, come se volessero trattenere una risata. Che c'è ora, mi ritengono troppo povera se mangio quelle cose? I miei occhi vanno da Betty a Freddie con la confusione scolpita addosso, poi, finalmente, l'unico ragazzo della stanza spiega: "Non abbiamo fatto la spesa per oggi, ricordi? Non credo ci sia nulla, nel frigo."
Cosa?
"State scherzando, spero."
No, no, no. Se non c'è davvero niente da mangiare sono costretta ad andare dai gemelli ed io non voglio. Perché non mi hanno avvisata prima? Se lo avessero fatto sarei andata a comprare qualcosa! Che stupidi, pensano solo a loro stessi. E se invece l'avessero fatto di proposito? Forse è per questo che, ad un certo punto, hanno rinunciato e non hanno più insistito fino a questa mattina?
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Io volevo te. [#2]
Romance[#2] "Quando ci sono di mezzo i sentimenti, alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti." -Massimo Petrucci ______ Tutto ciò di cui avevo bisogno ce l'avevo già: mio fratello, la mia migliore amica, la mia casa, Boston, i miei libri, Aaron. Mi...