16. Chi dei due?

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"Jackie..." Mi chiama Betty quando siamo entrati in macchina. Non abbiamo detto altro lungo il tragitto locale-auto e non ho intenzione di cambiare le cose.

La fulmino con lo sguardo e volto la testa verso il finestrino, senza parlarle. "Ora ce l'hai con me?" Mi domanda in tono arrabbiato.

"E con chi dovrei avercela? Chi è che ha combinato tutto questo casino, eh? 'Ma cosa ci facciamo qui? Andiamo tutti insieme fuori a sgranocchiare qualcosa, così Jacklyn rimane con Brian e soffre'!" La scimmiotto, fregandomene di Aaron che è vicino a me e che ha ascoltato tutto.

Freddie intanto mette in moto e partiamo a tutto gas. "Vai piano." Lo sgrida Betty.

"Faccio quello che mi pare." Borbotta il ragazzo senza rallentare. Lei sbuffa e si gira verso di me. "Cosa avrei dovuto fare? Ero così felice di aver visto Hector per la prima volta e..."

"Così felice da dimenticarti della tua migliore amica e della situazione di disagio che ha vissuto per colpa vostra? Complimenti." La blocca Freddie, rispondendo al mio posto.

"Tu non impicciarti, sono affari miei e di Jackie."

"È mia sorella! A differenza tua, io la difendo e mi importa di lei."

"Finiscila di trattarmi in questo modo! Io ci tengo alla mia amica!" Urla in tono stanco e con le mani chiusi in due pugni.

"E tu smettila di farmi innervosire!" Ribatte Freddie.

"Ma io non sto facendo niente!" Grida.

"Ragazzi, basta." Intervengo quando siamo giunti davanti casa nostra. Usciamo dall'auto e mio fratello sbatte con forza la portiera per poi chiudere tutto per bene.

Betty mi passa davanti e fila in casa senza dire niente, Freddie fa lo stesso. "Senti, non voglio che tu ce l'abbia anche con me." Sento parlare Aaron da dietro. Sa che quando sono arrabbiata ce l'ho anche con la persona che mi mi a fatto innervosire meno di tutti.

Mi volto verso la sua direzione e lo trovo appoggiato sull'auto con le braccia incrociate, in una delle sue pose più sexy. Sorrido e mi avvicino a lui. "No, non ce l'ho con te. Non potrei mai. Però, una cosa non ho capito." Lascio che le sue mani si approprino dei miei fianchi mentre aspetta una mia risposta.

"Cosa?"

"Hai fatto finta di non sapere chi fosse Brian. Perché?"

"Beh, non sapevo che lui mi conoscesse e, per non fargli capire che mi hai parlato di ciò che eravate un tempo, ho finto", spiega, "spero di non rivederlo mai più, è così antipatico! Averlo incontrato una volta mi basta e avanza. Devo confessarti che mi ha ingelosito molto il solo fatto di averlo visto vicino a te, anche se avete litigato." Confessa con lo sguardo basso.

Sorrido e gli sfioro la guancia con l'indice. "Non c'è bisogno che tu sia geloso: Brian fa ormai parte del mio passato e non lo rivoglio nella mia vita. È la persona che odio più al mondo."

"Spero che tu non cambi idea, perché se dovessi abbassare do nuovo la guardia e lui dovesse farti ancora del male, io..." Lo interrompo con un bacio che ricambia dolcemente stringendomi più a sé, come se avesse paura di perdermi.

Mi allontano dalle sue labbra e e gli accarezzo i capelli avvolgendo le sue piccole ciocche tra le mie dita. "Non mi farà niente perché io non glielo permetterò. Okay? Ora andiamo a casa?" Propongo.

"Vorrei tanto, cupido, ma non posso." Borbotta dopo aver preso il cellulare. Mi mostra il messaggio che ha appena ricevuto, così annuisco per fargli capire di non preoccuparsi. "Mi dispiace...sono le otto di sera e devo cenare con mia madre proprio ora, è sola. Ci vediamo domani, buonanotte." Aaron si avvicina, mi scocca un bacio rapido sulla fronte e poi va via a piedi, tanto non abitiamo poi così lontani.

Io volevo te. [#2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora