31. Completamente andato.

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Brian.

Lara, o come si chiama lei, poggia la fronte sulla mia senza far sparire il ghigno che le compare in faccia, il quale la rende tutt'altro che innocente. "Andiamo a divertirci." Ordina prendendomi per mano e facendomi allontanare dalla colonna alla quale eravamo poggiati, prima di aver messo il suo bicchiere per terra.

Rick ci ucciderà, quando verrà a conoscenza del casino che abbiamo combinato. Ma, alla fine, non mi interessa nulla. Voglio rischiare. Solo per questa notte, così lei sparirà dalla mia testa, perché con l'alcol non ha funzionato, anzi.

Mi lascio trasportare, confuso e incapace di reagire.

Cosa direbbe Jackie di tutto questo?

Scuoto la testa per allontanare quel pensiero che mi assilla da quando questa tipa è qui e allungo il passo, sperando di scordare tutto in fretta. "Sei impaziente, eh?" La bruna interpreta male il mio comportamento e ignoro quella domanda perché, se mi mettessi a spiegare tutto, non ci sbrigheremmo più.

Jackie sarà di sicuro da qualche parte a divertirsi con Aaron. Sbuffo e stringo i pugni, tirando una botta al primo muro che trovo. Devo smetterla, non ce la faccio più!

O forse starà sicuramente dormendo, dato che è notte fonda. Cerca di tranquillizzarmi la vocina nella mia testa.

Quella piccola parte razionale del mio cervello viene bruciata da un altro tipo di pensiero: e se stessero dormendo insieme? O peggio, se stessero uscendo insieme? Lei ama la notte, magari gli avrà chiesto di fare una passeggiata e Hamtaro l'avrà assecondata anche se, ci metto la mano sul fuoco, lui odia questa parte della giornata.

Mentre penso questo, mi ritrovo come per magia in una stanza buia. Non ci vedo un fico secco e riduco gli occhi in due fessure per vedere la stessa Loren che mi ha buttato le braccia al collo ed ora si sta avvicinando alle mie labbra.

Chiudo gli occhi mente mi accarezza piano i capelli, poi non sento più niente: cominciamo a baciarci con foga sin dal primo istante. Non provo alcuna emozione e questa cosa mi fa imbestialire: solo con Jackie mi vengono i brividi, avverto il fuoco bruciare dentro e, allo stesso tempo, una sensazione di pace e benessere, cosa che non provo adesso. Ora ho solo la nausea e sono in pena per me stesso. Non dovrei essere qui. Jackie sarebbe furiosa. O forse no?

Forse ha ragione quando dice che non mi ama più. Forse sono così stupido da credere che, nonostante tutto, mi voglia ancora bene. Le importerebbe qualcosa, se mi vedesse in questo stato? Non credo. Come posso non biasimarla? L'ho fatta stare male, è sempre stata colpa mia, anche se non volevo.

"Facciamo vedere...a-a quelli stronzi dei nostri partner che anche...che anche noi sappiamo giocare." Borbotta sulle mie labbra, tra un bacio e l'altro. Sono sicuro che anche lei sia ubriaca e con il cuore spezzato, e mi va bene che si stia approfittando di me come io lo sto facendo con lei. Usiamo entrambi questo mezzo per dimenticare, anche se non è la cosa giusta.

Ma va bene, se servirà a qualcosa.

"J-Jackie non..." Vengo interrotta dalle sue carezze e sbuffo sulla sua bocca mentre lei mi zittisce, balbettando qualcosa come: "Trevor è un coglione."
"E dobbiamo fargliela pagare. A entrambi."

Resto in silenzio: non so cosa dire. E se avesse ragione? Se dovessimo farlo solo per provocare una loro reazione, svegliarli e farli capire che amano solo noi?

La bruna muove le mani attorno al mio petto e, dopo, le posa ai lati della mia maglietta. "Dovrei fermarti..." Mormoro, per niente convinto di quello che sto dicendo.

Io volevo te. [#2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora