46. Come una corsa illegale.

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È passata una settimana da quando abbiamo pranzato con i gemelli. Devo dire che, in questi sette giorni, si sono rivelati molto buoni e innocui: sono venuti a farci visita quasi ogni giorno, ci hanno regalato dei dolcetti presi nel posto in cui lavorano, siamo andati un po' in giro per Boston tutti e cinque e ieri abbiamo perfino cenato assieme senza litigare.

Insomma, apparentemente va tutto alla grande.

Ma io, che di esperienze con le persone ne ho avute tante e so come queste possano mostrare il loro vero carattere -proprio quando tutti hanno ormai abbassato la guardia-, continuo a non fidarmi e a rimanere all'erta, non si sa mai. Può darsi anche che mi sbagli; che siano i ragazzi più buoni di questo mondo...ma com'è che si dice? Meglio prevenire che curare, no?

Ed io preferisco prevenire...non voglio avere altri problemi: ne abbiamo già tanti, anzi, troppi.

"Voglio andare al mare!" Betty, col suo vocione squillante, mi si affianca e sono costretta a voltarmi e a distogliere lo sguardo dal computer -controllo la casella delle email ogni giorno per vedere se la casa editrice mi abbia mandato una risposta, anche se so che ci vorranno dei mesi prima che lo facciano (ma non lo faranno mai, ne sono sicura)-.

"Vacci." Taglio corto prendendo la mela posata sul piatto della scrivania e addentandone un pezzo.

Niente. Non ho ricevuto alcun messaggio.

Ovvio, Jackie, cosa ti aspettavi?

La mia migliore amica sbuffa e si butta letteralmente sul suo letto: "Intendo dire che voglio andarci insieme a voi."

Tanto non lo accetteranno mai, quell'inutile libro. Hai fatto un grande errore, sai? Non avresti dovuto inviarlo.

"Parlane con Freddie." Rispondo con aria distratta mentre cerco di reprimere la mia stupida vocina interiore.

Ormai è fatta. Meglio provarci e rimanere delusi piuttosto che non farlo e vivere di rimpianti...no? Non è questo, un altro famoso detto?

No, è una frase presa da tumblr.

Siamo sempre lì.

"L'ho già informato e mi ha detto che a lui va bene se va bene anche a te." Sta dicendo intanto la bionda.

Aspetta, ma va bene per cosa? Il mare, Jackie. Il mare. Smettila di distrarti e ascolta la tua migliore amica! Oh, giusto. Scuoto la testa e, dopo aver spento il computer, mi giro verso il letto e rivolgo tutta la mia attenzione su di lei. Cerco di non mostrarmi delusa dalla non-risposta della casa editrice, poi valuto la sua proposta e scrollo le spalle: dopotutto, è da tanto tempo che non ci andiamo e non mi sembra una cattiva idea.

Ricordo vagamente la sensazione dell'acqua salata sulla mia pelle, del vento che mi avvolge tra le sue braccia facendomi venire la pelle d'oca tutte le volte che, tutta bagnata, vado in cerca di un asciugamano, il suono prodotto dalle onde che si infrangono ripetutamente sugli scogli, i capelli che si appiccicano sulla faccia quando torno in superficie dopo essermi immersa...la pace, la tranquillità, l'armonia. Mi sembrano passati secoli dall'ultima volta che ci sono andata. "Perché no?" Confermo. Dopo tutto quello che abbiamo passato, un po' di relax non ci farà per niente male.

Il sorriso di Betty si allarga fino al soffitto, poi si alza e va verso la porta. "Okay! Mando un messaggio ai gemelli e possiamo andare. Comincia a prepararti perché io e Freddie abbiamo già fatto tutto. Sì, anche il cibo." Mi precede e, detto questo, va via.

Ah, avevano già programmato perché sapevano che avrei accettato! Sempre più furbi, quei due, eh? Io l'ho detto che insieme sono pericolosi.

Scuoto la testa e mi alzo dalla sedia, poi apro l'armadio per cercare il mio costume da bagno e, una volta tolto tutto, lo indosso per poi rimettere la maglietta e i pantaloncini di scooby-doo sopra. Mando un messaggio ai gemelli e poi possiamo andare, ha detto prima Betty. Cosa voleva dire, con questa frase? Che deve ancora chiedere loro di venire con noi oppure lo sanno già e lei deve semplicemente avvisarli che ho detto di sì?

Io volevo te. [#2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora