29. Vuoti di memoria.

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••Per chi ancora non lo sapesse, ho creato una page su instagram dedicata a questa duologia. Il suo nome è "HoBisognoDiTe_wattpad", con il nome del mio account su questa piattaforma: "Love_music_16"...vi prego anche di leggere lo spazio autrice e buona lettura!❤••

Il sole filtra dalla finestra e mi colpisce gli occhi, costringendomi ad aprirli appena. Non ho chiuso la tapparella, ieri sera? Allungo le mani sopra la testa per stiracchiarmi meglio, ma avverto un dolore lancinante al capo e mi accovaccio di scatto. Ecco cosa succede, quando bevi troppo la sera prima.

A proposito di questo! Non ricordo niente di cosa sia successo il giorno precedente e nemmeno come abbia fatto a tornare a casa. So solo che ho bevuto. E anche parecchio. A che ora sono arrivata, qui? Ce ne siamo andati da soli, barcollando tutti assieme?

Cerco di sforzare la mente e di ripercorrere tutto l'accaduto, nella speranza di ricordare, ma ottengo solo dolori più forti al capo. Ho esagerato con l'alcol, cavolo! Andrò a farmi una tisana, prenderò una medicina per far passare il malessere e poi potrò concentrarmi sul passato.

Spalanco i mezzi con il quale riesco a vedere in cerca della sveglia, giusto per sapere che ora sia, e ho davanti solo il muro bianco della mia camera. Cerco di girarmi, piano per il mal di testa, alla mia sinistra.

Ne vedo una diversa, invece, situata su un comodino diverso. Che io sia ancora ubriaca e adesso abbia anche le allucinazioni? Chiudo gli occhi e li riapro, sperando di ritrovare la lucidità. Non cambia nulla, è tutto differente.

Che diavolo...? Poggio i gomiti sul materasso e mi guardo attorno, sempre più confusa. Questa non è la mia camera. E questo non è il mio letto. Mi sembra, però, di esserci già stata, qui...

Ma certo! Certo che ci sono stata! Volto il capo alla mia destra, impaurita, e la mia ipotesi è confermata: ho dormito con Brian, nella sua stanza. Come diavolo siamo finiti in questo stato? Non abbiamo fatto niente, vero?

L'ansia cresce e, insieme ad essa, il timore, così cerco di svegliare il ragazzo che dorme vicino a me, beato. Resto ad ammirarlo per un secondo e non posso fare a meno di sorridere: è semplicemente stupendo e, guardarlo, mi fa tornare indietro nel tempo. A quando ci addormentavamo insieme e ci svegliavamo esattamente come stamattina. A pensarci male, alzarmi per prima e guardarlo mentre dorme, è il più bel buongiorno che possa mai ricevere. È così a suo agio che mi dispiace svegliarlo, ma devo sapere. Devo essere sicura che non ci sia stato niente, ieri notte.

Poggio le mai sulle sue spalle e lo scuoto ripetutamente: "Ehi, Brian. Mi senti? Svegliati!" Sussurro. Lui, per tutta risposta, incurva le sopracciglia ma non apre gli occhi.

"Ti prego, è urgente!" Alzo un po' il tono della voce, sperando che non si spaventi.

"Mhh..." Borbotta prima di allungare le braccia verso il mio corpo, ancora sdraiato, ed attirarmi a sé. Sbuffo e mi divincolo, anche se controvoglia: sto bene, così, soprattutto ora che si mette comodo e mi stringe più forte, abbozzando un sorriso. Cavolo. E ora come faccio?

"Per favore, non costringermi a gridare..." Bisbiglio. Brian sembra sfidarmi nel sonno e poggia il capo sul mio petto. Sento le guance andare in fiamme per l'imbarazzo e gli tiro dei colpetti sulla testa. Nulla, come se lo stessi sfiorando.

Non ho altra scelta: mi avvicino al suo orecchio prima di avergli preso il viso tra le mani e urlo: "Devi alzarti, è importante!"

Vedo gli occhi marroni di Brian spalancarsi e la bocca aprirsi, rivelando un urletto di spavento tutt'altro che maschile. Evito di scoppiare a ridere e mi mordo il labbro. "Ma che cazzo...?" Comincia ad urlare, prima di rendersi conto della mia presenza. Si blocca e guarda con aria confusa prima la sottoscritta, poi la presa salda delle sue mani sulla mia vita: come vedo, nemmeno lui sa perché mi trovi qui. Quindi non sa se abbiamo fatto...

Io volevo te. [#2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora