Jacopo's POV
-Te lo ripeterò per l'ultima volta: a me servono quei fottuti soldi, ti è chiaro?- spiego per la milionesima volta a Zach.
-E io te lo ripeterò per l'ultima volta: - mi scimmiotta, innervosendomi solo di più. -non li ho, ti è chiaro?
-Fanculo, Zachary.- impreco, portandomi le mani sul volto.
Sono diecimila euro, sono i miei fottuti diecimila euro, che ho prestato a Zach con cento euro di qua, mille di là, solo perché una volta eravamo come fratelli. Ma adesso mi servono, e urgentemente: Daniel mi ha detto che Bossi l'ha ricontattato, esigendo i soldi entro due settimane. Siamo stati degli stupidi, ci siamo indebitati con lui per una manciata di migliaia di euro, e ora sta salendo vorticosamente il prezzo. Mi sembra quasi una banca, che ti presta soldi ma poi vuole gli interessi, e non so come gestire la situazione.
Se Zach non ha i soldi, e a quanto pare non li ha, siamo veramente nella merda.
Per un attimo mi balena in mente l'immagine della ragazzina che ho portato a casa qualche ora fa: potrei chiedere del denaro ai genitori in cambio della sua libertà... ma no, sarebbe troppo rischioso, è ovvio che la polizia mi intercetterebbe.
E' bella, giovane, vergine... forse Bossi la vorrà al posto dei soldi? E' l'ultima possibilità che ho per salvare il culo a tutti noi. Certo, penalmente corro lo stesso rischio, però sembra meno pericoloso.
-Non li ho, amico. Mi spiace, dammi almeno tre mesi, dieci sono tanti.
-Lo so che sono tanti, ma non ho tre mesi. Sai che ti dico? Non importa, forse ho trovato la soluzione. Ci si vede in giro, Zach.
Mi saluta con un cenno di mano, e io salgo in macchina prima di rischiare di spaccargli la faccia.
Diecimila euro sono tanti? Ha il coraggio... Lo so bene che sono tanti, sono i MIEI tanti diecimila euro che rivoglio fottutamente indietro.
Stringo le mani sul volante per calmarmi, prima di accendere l'auto e fare inversione a U per uscire da quest'area di sosta isolata dal mondo.
Una volta ci beccavamo qui quando compravo l'erba da lui e adesso ci è rimasta l'abitudine di incontrarci qui, anche se non c'è più bisogno di imboscarsi.
L'orologio nel cruscotto segna l'una e mezza di notte. Il mio piano era ben diverso: dovevo tornare a casa con il denaro e scoparmi la ragazzina come premio alle mie fatiche, ma ora non ho i soldi e non posso toccare lei, nella speranza che Bossi a vederla la voglia come suo giocattolo. So che è abbastanza malato da volere una cosa del genere.
Potrei vendere la villa, se no? Ma no, gli altri non vorranno mai. E poi venderla come? Non è intestata a nessuno di noi, e comunque non ho alcuna intenzione di lasciare quella casa, mentre la ragazzina mi creerebbe solo maggiori problemi.
È la soluzione migliore.
Mi immetto sull'autostrada, se tutto va bene, mezz'oretta e sono a casa: la villa è abbastanza fuori città.
Drew's POV
-Che succede?- domando non appena entro in cucina.
Ho un mal di testa assurdo per la sbronza di poco fa, e la luce nella stanza mi sembra davvero troppa, ma non posso non accorgermi di ciò che sta facendo Davide.
-Jev ma che fa?
-Niente.- mi risponde lui.
Sembra nervoso, stringe tra le dita una lattina di birra e temo che tra poco esploderà tra le sue mani. Si spargerà per terra e io dovrò pulire, come al solito.
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Bambi
RomanceBambi per me era come un bicchiere di cristallo: così bello, eppure così fragile... E in quel momento mi parve di percepire, (non nel cuore, no, più giù, nello stomaco) il frantumarsi di quel bicchiere in mille pezzi. Lentamente, ma inesorabilmente...