E adesso, Tessa, ci si diverte

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Jacopo's POV

-Come hai detto che ti chiami?

-Tessa.

-Tessa...- ripeto, gustandolo. È un bel nome e ho il vago presentimento di averlo già sentito, ma non ricordo dove, e la ragazza davanti a me è una favola bionda. -Te l'ho mai detto che hai un culo fantastico, Tessa?

-Solo quelle otto volte.- ridacchia.

Ha una bella risata, infantile ma bella
.
-E quanti anni avresti, Tessa?- le domando, sottolineando il suo nome.

-Diciassette.
-Mmh. Io sono un po' più grande. Mi piace essere un po' più grande.- blatero.

L'alcol mi fa straparlare, però mi piace per davvero essere più grande. Io voglio dominare, e lei può essere dominata.

-Avevo inteso.- replica.

Si infila la maglietta. Perché si sta infilando la maglietta? Pensa di potersene andare soltanto dopo un pompino? Dopo tutti i drink che le ho pagato, mi aspetto molto di più.

-Che cazzo fai?- scatto seduto sul letto e lei arretra, i leggins in mano.

-Scusami... scusa è che tu-tu sei ubriaco e p-penso sia meglio che io... che io vada.- balbetta.

Ha paura di me.

E a me questo piace.

-Beh, è ancora presto. Possiamo ancora divertirci un mondo, stellina.

-Preferirei andare a casa. Per favore. È tardi.- aggiunge.

Mi alzo. Ho freddo solo con i boxer addosso, sento l'aria della stanza sferzare come ghiaccio la mia pelle nuda. L'alcol mi sta abbassando la temperatura.

-E non puoi dire a papà che dormi fuori? Potrei arrabbiarmi se fai altrimenti.- sussurro vicino alle sue labbra.

È bloccata tra me e il muro, e trema.

-Ti prego. Ti prego, fammi andare a casa. Sono stanca.

-Mmh, sei stanca...- ripeto, attorcigliandomi una sua ciocca di capelli sul dito.

Lei annuisce.

Sta tremando come una foglia, ha paura... Ed eccitante.

-Ti ha stancata il sesso, o ti ho stancata io? Perché se ti ha stancata il sesso, vattene pure. Ma se ti ho stancata io... sono offeso. E quando mi offendo divento pericoloso, Tessa.- dico, una mano sul suo collo, l'altra sul fianco.

Tessa... Mi piace il suo nome. L'ho già sentito da qualche parte.

-Puzzi di alcol.- afferma.

Tutto qui?

-Possibile. Personalmente, ritengo che l'alcol sia l'unico vero mezzo per ritrovare se stessi. In vino veritas, non è così?

Annuisce appena e si passa velocemente la lingua sulle labbra gonfie. Non sono l'unico ad avere alcol in circolo, lo sa bene anche lei.

Adesso ci si diverte.

Le blocco i polsi sopra la testa, obbligandola a gettare i vestiti per terra e strappandole un urletto di paura (o di sorpresa, ma preferisco pensare che sia di paura).

-Shh.... Non vogliamo svegliare tutta la casa, non è così?- sibilo.

Purtroppo, sembra che le abbia dato un'idea geniale perché si mette a gridare con tutto il fiato che ha in corpo.

-Stai zitta, merda! Taci!- provo a tapparle la bocca senza molti risultati, e proprio quando riesco a farla tacere qualcuno bussa alla porta per poi aprirla.

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