Jacopo's POV
Osservo Tessa o come cazzo si chiama mentre si tira su le mutandine e si aggancia il reggiseno di pizzo rosso fuoco. Infila la canotta nera scollata e la minigonna di jeans, prima di scivolare nei vorticosi tacchi a spillo e afferrare la borsetta.
Viene verso di me, probabilmente per salutarmi, ma con un gesto della mano la dileguo.
-Sei uno stronzo.- sputa.
Spero non si stia prendendo una sbandata per me, o dovrò cercare un'altra ragazza.
Odio il sesso con dei sentimenti, ma odio anche rimpiazzare le persone. Mi piace la confidenza reciproca che si crea con il tempo, ed è orrendo spezzare sempre tutto non appena capisco che la suddetta persona si sta innamorando di me.
-Strano, non dicevi lo stesso mentre ti scopavo. Ora vattene.
Quando la porta si chiude, sono ancora in boxer sdraiato sul letto.
Un po' mi dispiace per lei, alla fine non è nemmeno così male.
Il telefono prende a vibrarmi sul comodino: numero sconosciuto. Titubante, lo afferro sapendo già che sarà Bossi o qualcuno dei suoi.
E infatti...
-Nove giorni. La ragazza vergine e quindicimila. Ti conviene tenerti pronto.
-Non ho tutti i soldi.- ammetto alla voce metallica dall'altra parte della linea.
Non so nemmeno perché l'ho detto, non mi porterà a nulla. Anzi, farà solo incazzare Bossi.
-Trovali.- mi ordina.
-Altrimenti?- Brontolo con tono di sfida, ma so che ha già riagganciato la chiamata. Non sono così impavido.
Bella merda.
Il cellulare vibra ancora, ma stavolta è solo un messaggio da Tessa:
"Non cercarmi più"
e rapido le rispondo:
"Sarai tu a cercare me"
Mi sono sempre piaciute le risposte a sorpresa come questa, c'è un nonsoché di poetico.
Daniel's POV
Sono già le dieci di sera passate quando entro nella cameretta di Elijah.
Le luci sono soffuse e su tutte le mensole sono allineati i suoi giocattoli, dalle macchinine ai peluches, dai lego ai puzzle.
Sta guardando un programma demenziale alla TV, sdraiato sul letto già col pigiama di Batman addosso, e stringe a sé un enorme pupazzo a forma di orso che ha chiamato Tobi.
-Elijah?- mormoro entrando e chiudendomi la porta alle spalle.
Non risponde.
-Elijah.
-Vattene.- borbotta, la voce incrinata.
Sta piangendo. Cos'è successo?
-Va' via!
-Cos'è successo?- mi avvicino al suo letto e lui mi lancia addosso l'orso Tobi con tutta la forza che ha (assai poca).
Pettino il pelo dell'orsacchiotto osceno con la mano sedendomi sul bordo del suo letto.
-Qual è il problema?
Lui tira su col naso ma non risponde.
-Allora? Magari ti posso aiutare.
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Bambi
RomanceBambi per me era come un bicchiere di cristallo: così bello, eppure così fragile... E in quel momento mi parve di percepire, (non nel cuore, no, più giù, nello stomaco) il frantumarsi di quel bicchiere in mille pezzi. Lentamente, ma inesorabilmente...