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Canzone:

El perdon (Nicky Jam e Enrique Iglesias )

Crhy convinse la madre a portarla al maneggio per vedere la sorella. Erano anni che non si guardavano più in faccia . Per colpa di Marilein.
E Liliane non avrebbe più voluto vedere la sorella, era ancora arrabbiata per quel gesto meschino e, per dirla tutta, senza senso, di qualche anno fa . Voleva solo fare un piacere alla figlia. Sapeva che le ragazze non c' entravano nel litigio fra lei e Marilein, temeva solo che quest' ultima avesse imposto a Gaia il suo stesso comportamento ( preoccupazione che purtroppo corrispondeva alla realtà). Nonostante ciò, aveva esitato parecchio quando la ragazza glie l' aveva chiesto. <<Ma...sei proprio sicura di volerlo?>> era stata la sua prima risposta.
Alla fine, però , pensò che non c'era nulla di male nell' andare a trovare Gaia. Così l' accompagnò in macchina al maneggio. Suonarono il citofono, poi si accorsero che il cancello era aperto, perché era difettato e non sempre si chiudeva bene. "A quanto pare la manuntenzione scarseggia." Pensò con disprezzo Liliane. Di solito per tenerlo chiuso usavano una catena con lucchetto , simile a quelle per legare le biciclette, ma quel giorno la torlsero perché nel pomeriggio sarebbero arrivati gli operai per ripararlo, una volta per tutte.

Per andare a trovare la sorella Crhy si vestì come se dovesse andare ad una sfilata importante. Si mise una maglietta aderente bianca che arrivava alla vita, con sopra una blusa nera, una gonna nera a vita alta che arrivava alle ginocchia e scarpe nere con i tacchi e una perla bianca in mezzo. Si legò i capelli in un magnifico chignon con un nastro bianco. Al collo mise un collier argento con un ciondolo a forma di C, la sua iniziale, ai polsi due braccialetti: da una parte un bracciale di perle bianche e dall' altra uno di perline nere e argento. Si truccò con un po' di mascara ed un ombretto grigio chiaro. Mise un po' di cipria sulle guance. Si guardò le unghie delle mani: lo smalto rosso che aveva messe pochi giorni prima era ancora intatto. Prese il suo rossetto fuxia e si truccò anche le labbra. Mise anche il suo profumo al gelsomino.
Non c' erano dubbi: era troppo contenta di vedere la sorella e voleva farsi vedere nel migliore dei modi. Liliane invece si mise una maglietta bianca con una scritta nera, con sopra un maglione beige, pantaloni jeans blu scuro e scarpe da ginnastica. Si legò i capelli in una normale coda di cavallo con un nastro di seta beige e mise la collana che usava tutti i giorni. Niente trucco. In fondo, andavano solo da Gaia, non ad un evento importante.

Appena arrivate Crhy corse a cercare la sorella<<Gaia, Gaia?>> gridò . Eccola . Era sotto a un portico, stava aspettando che il cavallo finisse di mangiare per poi andare a cavalcare. La 14enne le corse incontro, attraversando la pista dei cavalli in terra battuta, senza badare alla polvere che sollevava e, per una volta, senza preoccuparsi dei vestiti, nonostante fossero nuovi di zecca. Era troppo felice. E quando si è felici non si pensa ai vestiti, anche se si è future stiliste. <<Gaia! Gaia! Sorellina!>> la raggiunse sotto il portico. <<Eh?Ah ciao . . .>> rispose Gaia con una punta di disprezzo e senza fare una piega, senza alzare la testa: continuava a guardare il cavallo e ad aiutarlo a bere. Quasi fosse indifferente che vicino a lei si trovasse sua sorella. <<Bhe?E' il modo di accogliere una sorella?Non mi abbracci nemmeno ?>> chiese stupefatta e un po' indignata Crhy. <<Perché dovrei farlo?Hai scritto solo una lettera in 7 anni e non ti sei più fatta vedere,e pretendi che ti abbracci? Che faccia tosta! So bene che sei un' ipocrita!>> C ' era una solo cosa che Crhystine odiava:essere presa in giro. Ed era quello che stava facendo Gaia. Ma perché doveva sempre comportarsi così? Allora prese coraggio, e con tutta la sua sincerità disse in tono seccato<< Faccia tosta sarai tu!Almeno io ti ho scritto,ma tu non mi hai neanche risposto! Dici che ti ho scritto una volta in sette anni, ma almeno io l'ho fatto, ti ho teso la mano e speravo che mi accogliessi o almeno che rispodessi! Scommetto che tu non ci avevi nemmeno pensato, di scrivermi !E poi non sarei potuta venire qua,te l' ho anche spiegato! Io ero sincera quando dicevo che mi mancavi e che volevo vederti... e tu mi accogli in questo modo?!?! Va bene allora! Quando è così , addio, e per sempre!!!!!!!!!!>> E corse in lacrime verso la madre. Gaia si pentì delle sue parole. Si guardò i vestiti sporchi di polvere e terra battuta. "Maledetta linguaccia!"Avrebbe voluto morsicarsela. Perché aveva detto quelle cose? Nemmeno le pensava.Quando avrebbe imparato a riflettere prima di dire qualcosa? Le corse dietro, dispiaciuta. <<Aspetta fermati... non volevo dire questo Crhy fermati!>> <<LASCIAMI STARE!!! E NON FARTI MAI PIU' VEDERE!!! MAI!>> fu la risposta della sorella. <<Ma ... lasciami spiegare , io...>> cercò di giustificarsi la futura cavallerizza. I suoi capelli si erano spettinati per la corsa ed i suoi vestiti si erano sporcati ancora di più. Crhy salì in macchina, ignorandola. <<TACI!>> urlò chiudendo la portiera, sfiorando di un soffio la faccia di Gaia <<Mamma metti in moto, andiamocene da questo maneggio!Non ci tornerò mai più!>>ordinò fra le lacrime la ragazza. Il suo trucco era rovinato ed i suoi vestiti pieni di polvere. Teneva la faccia fra le mani e non riusciva a trattenere il pianto. <<Non prendertela cara , certa gente non capisce niente, non è colpa tua>> disse Liliane rassicurandola . << La verità è che io ci tenevo mamma.. ci tenevo!Ma lei..>>rispose Crhy con voce tremante dalle lacrime.

Storia di due sorelle: NEMICHE-AMICHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora