-18-

30 11 3
                                    

Canzoni:

Noche y de dia (Enrique Iglesias)

Senza fare sul serio (Malika Ayane)




Crhy partì, esattamente un mese dopo la vittoria di Gaia , per la Spagna,Siviglia. Aveva una sfilata di moda molto importnte e non poteva mancare, lei, che era tra le più importanti stiliste del mondo, seconda a livello mondiale ed europeo, prima in Francia e Parigi. Aveva convinto Cocò a portare anche le bambine <<Così vedranno una sfilata autentica,non le solite simulazioni a scuola>> aveva detto lei. <<Hai ragione>> aveva risposto Cocò <<Come facevo io con voi,ricordate? Voi però eravate più grandi...>> <<Cocò, non sono solo io l'adulta, ci siete anche tu e la mamma ... e poi Rachel è già stata a Siviglia,potrà fare da guida alle altre,nel pomeriggio>>aveva replicato Crhy. <<E va bene>> aveva sospirato infine Colette Champagne. Il gatto Cour avrebbe avuto una settimana di tranquillità,senza gente intorno. Prima di fare il giro della città, andarono a mettere a posto i bagagli all' hotel a cinque stelle che avevano prenotato. Quando passarono davanti al maneggio " Inès y sus caballos " la stilista si bloccò. Anche in Spagna, dunque c'erano i maneggi. Non aveva mai sentito nominare questa Inès,ma in qualche modo pensava che avesse qualcosa a che fare con la sorella. Cocò e Liliane pensarono la stessa cosa : Crhy era preoccupata. Le bambine non si erano accorte di nulla e pensavano che la ventenne stesse ammirando il maneggio. Una voce la richiamò alla realtà<<Posso esservi utile, chicas ?>> Crhy pensò che parlava bene il francese. Poi si scosse: di chi era quella voce? Da dove proveniva? Poi si ricordò del maneggio: proveniva da lì. Buongiorno, sono la sorella di Gaia,non so se la conosce>> Inès disse incredula <<Gaia? La signorina Gaia Carrier che cavalca?>> <<Proprio lei>> <<Non sembra sua sorella. Siete molto diverse>> <<Perché io sono una stilista. Ci siamo divise da piccole. Perché,deve dirle qualcosa?>> <<Sì . Da quando non abitano più a Parigi non ho più loro indirizzo e dovrei dire una cosa importante a Gaia. Forse avrei dovuto confidarglielo prima... ma non ce la facevo. Sa,ero una sua insegnante in passato>> <<Io potrei darle l'indirizzo,ma è meglio dire le cose di persona. Le prometto che dopo la settimana di moda avvertirò Gaia di venire a Siviglia perché le deve dire una cosa>> <<Va bene>>

* * *

Dopo una nuova schiacciante vittoria che segnava ormai il tramonto della Mokefik e l'alba di Crhystine, la ventenne,ventunenne a settembre, mantenne la promessa. Tornata a casa prese il suo cordless e chiamò Gaia. Il vecchio telefono fisso di Gaia squillò tre o quattro volte prima che rispondesse. <<Pronto?>> chiamò Crhy <<Sì,chi è?>> rispose lei senza pensare che fosse sua sorella. <<Ma come, ci siamo viste un mese fa e già dimentichi la mia voce? Sono tua sorella Crhystine!>> rispose lei stupita e divertita nello stesso momento. <<Ah,sei tu>> Gaia si rabbuiò. Infatti si ricordava benissimo la brutta figura del mese prima davanti a tutte e venti le bambine. Che vergogna! <<Senti,sono andata a Siviglia per la mia sfilata di moda per una settimana qualche giorno fa,e..>> Gaia non le fece finire la frase . <<E chi se ne importa! Se mi hai telefonato solo per farmi perdere tempo con le tue sciocchezze io...>> iniziò a dire prima che potesse concludere il discorso. L'aveva fatto.Di nuovo.L'aveva interrotta mentre stava parlando. Che viziaccio! Crhy era spazientita. Quando faceva così,sua sorella era veramente insopportabile! <<Quando imparerai a non interrompere le persone? >> urlò nel cordless così forte che Cocò dovette mimarle di abbassare la voce (Colette era nella stanza opposta di Crhy,ma la parete era molto spessa).Crhy le fece un mezzo sorrisetto imbarazzato per scusarsi. Cocò ricambiò il sorriso. <<Volevo dirti che mentre passeggiavo per Siviglia ho incontrato una certa Inès, dice di essere una tua vecchia insegnate, che mi ha riferito che ha un segreto da rivelarti. Vai a Siviglia,lei non sa dove abiti>> continuò poi a spiegare. <<Non ci credo!>> <<Ti dico che è così!>> <<Va bhe,ti credo>>disse alzando gli occhi al cielo <<Dicevo,non ha il tuo indirizzo da quando ti sei trasferita a Rouen >> continuò con voce seccata,perché era stata interrotta già due volte. <<Potevi darglielo tu,sciocca!>> urlò Gaia dal suo vecchio telefono fisso. <<Oh, calmati! Lei voleva telefonarti,ma io le ho detto che le cose dette da persona a persona, specie i segreti, sono migliori e forse anche più sincere e facili da credere che dette per telefono>> rispose pronta la stilista. <<Sì,forse hai ragione>>rispose la cavallerizza . Detestava dover ammettere (e dire) che la sorella aveva ragione.

Storia di due sorelle: NEMICHE-AMICHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora