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Scusate se il capitolo è corto.

FINALMENTE SONO TORNATA SU WATTPAD ! YEEE!

*coro di grilli.*

ehm... ok... buona lettura amici grilli ....

Canzone: Simili ( Laura Pausini)




La stilista guardava il panorama della grande città di Parigi, con sguardo sognante, appoggiata alla ringhiera con i gomiti e le mani che le reggevano la testa. Il sole stava ormai tramontando e lo spettacolo di colori che tingevano il cielo prima di incontrare i tetti più alti dei palazzi era qualcosa di meraviglioso: arancione, giallo, rosa, azzurrino e violetto fusi in un' unica composizione quasi magica. Da lì si poteva vedere la Tour Eiffel in lontananza e quasi tutta Parigi, fino in centro.

Gaia salì in terrazza, dove Crhy la stava aspettando con impazienza da ormai mezz' ora. Crhy sentì i passi inconfondibili della sorella e il suo ansimare.

<<Sei in ritardo>> la giovane stilista la rimproverò senza nemmeno girarsi.

<<Come hai indovinato che ero io?>> Gaia chiese sorpresa.

<<I tuoi passi e il tuo fiatone: inconfondibili. Perché sei arrivata tanto tardi?>> insistette Crhystine.

<<Non arrabbiarti, ho fatto più veloce che potessi ... ho anchelascito la gara per venire fin qua...>>

<<Dovrei esserne commossa?>> la stilista continuava a non guardarla. Gaia abbassò lo sguardo.

<<Ci tengo a te, sorellona ...>>

<<Dimostralo.>>

<<Come?>>

<<Dobbiamo parlare.>> Crhy finalmente si volse verso Gaia, appoggiandosi alla ringhiera in pietra con la schiena e la mani. << Voglio sapere realmente quali sono le tue intenzioni, e cosa provi veramente.>>

Gaia fu profondamente scossa da queste parole. <<Non saprei da dove iniziare... dovresti farmi tu le domande.>>

<<Avvicinati, non voglio che qualcuno senta i nostri discorsi.>>

Rimasero a fissarsi per alcuni lunghi minuti, negli occhi, senza proferire parola, finchè Crhy fece la sua prima domanda << Mi vuoi davvero bene?>>

* * *

"Caro diario,

Oggi per la prima volta dopo tanti anni, io e Gaia abbiamo parlato senza litigare, anche se inizialmente c' era un po' di freddezza nei nostri discorsi. Abbiamo chiarito le nostre paure, i nostri vecchi rancori, e devo dire che, sfogandomi e dicendole tutto ciò che pensavo, mi sono sentita meglio. Come se avessi buttato fuori tutto il veleno che era in me, come se mi fossi disintossicata dall' odio che, da troppo tempo ormai, tenevo rinchiuso dentro al mio corpo, portandomi vicina alla morte. Non mi azzardo certo a dire che grazie a ciò sono guarita, ma penso di aver fatto un grande passo dopo l' ultima volta e ora ho anche più appetito e sono meno nervosa. Il mio amore Jean aveva ragione, se non avessi seguito il suo consiglio ora sarei in bagno a vomitare e a piangermi addosso, ad odiarmi e a pensare che tutto ciò lo meritavo. Ora non più. Ho anche ripreso i due chili che dovevo riprendere e con la psicologa parlo con più disinvoltura, e non la riempio più di insulti come facevo invece le prime volte. La strada per tornare unite come tanti anni fa è ancora lunga, ma sono consapevole che ce la farò, piano piano, perché è quello che voglio, e conseguirò il mio obiettivo. Sto cambiando, e lo sto facendo in meglio.

Storia di due sorelle: NEMICHE-AMICHEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora