Ed ecco il mio primo anno di Liceo Scientifico.
Le farfalle mi volano nella pancia da due giorni, ormai.Contatto Claudia.
-"Amò agitata?" Invio
La sua risposta non tarda ad arrivare.
-"Anche tu non riesci a dormire? Pensavo di essere l'unica."
E la conversazione continua così.
Parliamo delle aspettative di questo nuovo anno scolastico, ormai alle porte e cose del genere.
Dopo minuti interminabili che sembrano ore, sono ufficialmente pronta: un outfit semplice ma elegante e giusto un po' di mascara.Mi fiondo nella doccia e lascio che le goccioline calde del getto d'acqua mi cadino sulla pelle, facendomi rilassare.
Il mio sogno sarebbe stato imparare lo spagnolo, il francese e consolidare le basi che ho in inglese; purtroppo la scelta migliore, secondo la mia famiglia, sarebbe stata la stessa scuola di Cam e quindi eccoci qui. Non mi piace per niente la matematica, adoro le lingue e il mio sogno era viaggiare in tutto il mondo.
Dopo essermi preparata, aspetto mio fratello per andare a scuola insieme ma lui ha ancora non decide a svegliarsi. Mi parla con voce roca e ovattata per colpa del cuscino su cui la sua faccia è sprofondata.
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Mi ritrovo davanti una struttura enorme, con un grande cancello che mi separa da essa.
Attraverso l'ampio cortile con un leggero tremolio alle gambe e mi fermo davanti la porta in legno antico su cui spicca un cartello bianco con scritto 'Liceo Scientifico De S. F.'
Mi faccio coraggio ed entro insieme a tanti altri ragazzi.
Tutti veniamo accolti da professori e bidelli sorridenti che ci indicano le nostre sezioni."Sono pronta per questo nuovo grande passo" mi ripeto ed entro nella mia classe lasciando la porta aperta alle mie spalle.
Le ore passano in fretta, non abbiamo fatto nulla apparte le presentazioni.
Ho subito fatto amicizia con una ragazza dai capelli rossi e lentiggini.
Si chiama Hazel Grace.
È di una dolcezza che fa paura e già la adoro, sono sicura che diventeremo ottime amiche.Dopo un colloquio con la preside e con i ragazzi della mia stessa annata la campanella suona per avvertirci dell'inizio dell'ora di pranzo.
Lasciamo l'Aula Magna e raggiungiamo la mensa.
Io mi siedo vicino a Hazel e un altro ragazzo che abbiamo conosciuto.
Lui si chiama Saul e devo dire che sembra abbastanza simpatico e divertente.
Ha gli occhi azzurri e i capelli biondi, ha quelle movenze un po' da effemminato, ma è comunque un figo da paura.Tutti e tre parliamo ininterrottamente delle nostre vite, dei nostri hobbye e dei nostri generi musicali preferiti.
-"E com'è tuo fratello?" Mi chiede il biondo, con forse un po' troppo interesse.
-"Uno stronzo, non c'è nient'altro da aggiungere" e mi allontano.
Azel ha chiesto a entrambi se possiamo lasciarla sola quando si vedrà con il suo ragazzo.
-"Nessun problema" le abbiamo risposto in coro.
Mancano ancora 20 minuti all'inizio della settima ora, e l'ultima, così decido di andare in classe comunque per leggere.
Saul,invece, preferisce andare a fare un giro in cortile da solo.Il corridoio è deserto,stanno tutti in giardino a parlare, fumare, giocare a pallavolo e cose del genere.
Mentre mi dirigo verso la mia classe sento dei piccoli urli in lontananza...
Che sta succedendo?
Mi avvicino sempre più e noto un gruppetto di ragazzi che stanno pestando a sangue un ragazzo con lentiggini e occhiali.
Sembrano tutti più grandi di me e,so che non dovrei, ma è più forte di me: non riesco a rimanere impassibile alle ingiustizie.
Così mi fiondo sul ragazzo,soccorrendolo.
Lo tiro col colletto e lo faccio aggrappare a me per poi lasciarlo correre lontano da questi mostri.Uno di loro mi guarda e la sua espressione non promette nulal di buono.
-"Ha-ah, qui abbiamo una bella 'crocerossina'...sai che ti sei condannata da sola,vero? Ora tutto quello che il povero Sam ha subito per anni toccherà a te...solo perchè non hai voluto farti i fottutissimi fatti tuoi." Biascica, alzando gli angoli della bocca con fare di sfida.
Faccio per andarmene ma loro iniziano a insultarmi per il mio modo di vestire, per la mia altezza, per mio fisico.
Presa dalla rabbia do un calcio nei 'cosidetti' a quello più vicino.
Me ne pento all'instante.
Il tempo di riprendersi e mi molla uno schiaffo in faccia, facendomi cadere e sbattere la testa.
Mi si piazzano intorno mentre indietreggio verso il muro.
Uno di loro mi da un calcio nella pancia, poi continuano anche sulle gambe,mi tirano i capelli provocandomi parecchie lacrime che scendono senza pietà sulle guance.Poi buio...
Apro piano gli occhi, ma la vista è appannata.
Vedo solo quel ragazzo di prima che parla a telefono.
-"Dai sbrigati, vieni e fa' quello che ti ho appena detto così domani sera sarà perfetto..." mormora, ma riesco a sentirlo abbastanza bene.
Dopo una manciata di minuti, mi si presenta davanti un altro sedicenne,ameno credo.
Ha un ciuffo enorme che gli ricade sugli occhi verdi.
Mi prende in braccio,allontanandomi un po' da loro.
Corro in bagno più veloce che posso.
Ho il fiatone e il mascara colato.
Voglio solo tornare a casa.
Mi rivolgo alla bidella dicendo che non mi sento bene e quest'altima va ad avvisare la professoressa.
I nonni mi vengono a prendere.
-"Cos'hai, cara? Non ti senti?" Mi sorride falsamente mia nonna.
-"Non molto a dire il vero." rispondo fredda.
Non voglio parlare con nessuno, voglio solo stare sola e pensare a tutto tranne a quello che è successo poco fa.
Scappo in camera non dando neanche la possibilità a mio nonno di parcheggiare.
Inizio a piangere sul cuscino, facendo ben attenzione a non fare rumore.
Inizio a singhiozzare e a tremare.
Non mi era mai, e ripeto MAI, capitata una cosa del genere.
Neanche mia madre mi aveva mai picchiata.
Mentre le lacrime continuano ad irrigarmi il volto sento un fitto dolore sul fianco.
Alzo la maglietta e noto un grosso livido violaceo.
'Che primo giorno perfetto che è stato' dico sarcastica, ad alta voce.Poi penso a quel ragazzo.
Senza di lui, non so cos'altro mi avrebbero fatto.
Non capita tutti i giorni di incontrare ragazzi così.
Il mondo è diventato un vero schifo.

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La Piccola Di Casa
RomanceLa protagonista di questa storia è Selene, costretta a cambiare vita dopo la morte della madre. Dopo anni di lontananza rincontrerà suo fratello, Cameron, il solito dongiovanni bello e impossibile che sembra non provare sentimenti. Molte ragazze lo...