N A R R A T O R E.
La mattina seguente entrambi dormivano sul grande letto, Sel fra le braccia del fratello e Cameron che stringeva forte la sorella minore.
La prima a svegliarsi fu Sel che, appena aprì gli occhi, sentì un brivido correrle per la schiena al solo ricordo della notte precedente.
Con un salto si scansò da Cam che si svegliò pochi secondi dopo.
Nel vedere Selene terrorizzata in procinto di scappare non potè far altro che chiederle cosa stesse succedendo e se andasse tutto bene.
-"Bene? Hai anche il coraggio di chiedermi se va tutto bene?" sbraitò, ridendo istericamente.
-"Selene vuoi dirmi cosa cazzo ti sta succedendo? Hai per caso il ciclo?" sorrise con la sua solita faccia da schiaffi.
-"Cosa? No! Ma smettila!" sbottò la bruna.
-"Smettila di fare cosa? Potresti spiegarmi che cazzo ti prende?" chiese stupito, sull'orlo di perdere la pazienza.
-"Quindi non ti ricordi nulla, eh? Aspetta che ti rinfresco la memoria." disse quasi schifata dal mostrargli ciò che lui stesso le aveva fatto.
Chiuse un secondo gli occhi per poi alzarsi la maglietta scoprendo la schiena.L'ultimo schiaffo le era arrivato proprio nel punto preciso che gli stava mostrando e si potevano notare benissimo le cinque dita sulla pelle rossa e calda.
Il moro si alzò di scatto avvicinandosi alla sorella.
Provò ad accarezzare il punto che le doleva ma si titrasse subito, come se si fosse scottato, per paura di provocarle del bruciore instantaneo.Cameron cercò di abbracciarla ma lei, con un'abile mossa, si allontanò spaventata da ciò che avrebbe potuto farle. Ancora.
-"Selene? Perché fai così? Chi ti ha fatto quei segni rossi?" sussurrò,in preda alla preoccupazione.
-"Tu coglione!" urlò esasperata, scoppiando in un pianto disperato.
Iniziò a tremare e a respirare pesantemente.
-"No, okay okay, devi stare tranquilla, va' tutto bene...segui il mio respiro e siediti sulle mie gambe." sussurrò cercando di placare il tremendo attacco di panico che Sel stava avendo.
Quest'ultima fece come le fu detto e in pochi secondi si calmò.
-"Ora potresti spiegarmi tutto dall'inzio?"
-"Ieri sera,quando sono tornata a casa, mi sono chiusa in cameretta e mi sono addormentata...poi però mi sono svegliata con una tirata di capelli ed...eri tu. Mi hai portato in camera e p-prima mi hai detto che non mi avresti fatto nulla e poi mi hai picchiata..." scoppiò a piangere.
Cazzo, ora iniziava a ricordare.
Come avrebbe fatto a spiegarle che era stata la poca sobrietà a farlo reagire in quel modo?
Certe idee, come procurarle del male fisico, non gli sfiorerebbero neanche lontanamente la mente.
Eppure l'aveva picchiata e i segni rossi troneggiavano sulla pelle della bruna.
Sarebbero passati, scomparsi, certo, ma il ricordo no, quello sarebbe continuato a venire a galla tra i pensieri di entrambi.
Perchè doveva rovinare sempre tutto proprio ora che le cose iniziavano ad andare meglio?
Adesso non bastava un semplice 'scusa', eh no, non poteva tornare sui suoi passi.
Una semplice parola non avrebbe mai risolto la situazione.
Beh, di sicuro, non avrebbe mai più fatto una cosa del genere...ma questo doveva dimostrarlo a Selene.-"Sel, ascolta, io non ti farei mai del male. Ti prego perdonami, è stato l'alcool a farmi reagire in quel modo.." disse con una nota di disprezzo che provava verso se stesso nella voce.
-"E le canne." aggiunse Sel un po' esitante.
-"Cosa?" domandò il ragazzo dalle iridi color smeraldo.
-"Non fare il finto tonto, tanto so che ti droghi... è già la seconda volta che ti vedo in condizioni così squallide." sputò acida, acquistando sicurezza.
Detto questo se ne andò, sbattè la porta, attraversò il corridoio ed entrò in camera sua dove il morbido letto l'aspettava.
Vista la tarda ora per recarsi a scuola decise di concedersi un giorno di riposo fra delle calde coperte per dar spazio a sogni e fantasie.------------------------
Il tempo passava, fra Selene e Cameron tutto uguale.
Lui cercava di farsi perdonare in tutti i modi, le chiedeva scusa almeno un milione di volte al giorno ma Sel non pensava minimamente di perdonarlo.Una mattina a scuola, incontrò Daniel seduto sulle scalinate davanti al portone principale.
Incredibilmente imbarazzata e a disagio decise di salutarlo con un comodo e dolce -"ehi" che lui ricambiò con un -"Ciao, tutto bene?" e a differeza di Sel sembrava molto più rilassato.
Iniziarono a chiacchierare senza un vero filo logico fin quando una domanda spiazzò e sconvolse, in senso buono, la ragazza.-"Io devo dirti una cosa..ma non so bene come." sospirò Daniel, grattandosi la testa evidentemente imbarazzato.
-"Dici pure, 'sta tranquillo." sorrise la ragazzina per calmarlo.
-"È un po' che pensavo di, beh, sempre se ti va...ehm, potremmo sai...oddio! Vuoi uscire con me?!" quasi urlò le ultime parole con uno sguardo divertito, ma allo stesso tempo contratto per la tensione.
-"Certo, mi piacerebbe." abbassò lo sguardo sulle sue scarpe sorridendo appena.
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Era il 12 Dicembre quando Daniel la chiamò per chiederle se lo stesso giorno avrebbero potuto passare del tempo insieme.
Ovviamente Sel non poteva essere più felice e acconsentì timidamente.Alle 20:00 sarebbe arrivato con la sua auto e sarebbero andati a fare un giro sul corso.
Daniel aveva più o meno 16 anni e, sì, sapeva bene che guidare alla sua età era vietato, ma per i genitori non era un problema e ogni volta che ricevevano una multa indolavano la pillola e pagavano.
A loro non importava della sicurezza dei figli, la cosa necessaria era che quest'ultimi non rompessero le scatole e gli lasciassero fare la vita di due quindicenni con feste e divertimento.Sel era parecchio agitata, ovviamente, ma cercava di non farsi troppo prendere dall'ansia.
Era anche un po' preoccupata al ricordo dell'uscita precedente con quel bullo, aveva paura che potesse ricapitarle la stessa cosa.
Socchiuse gli occhi per evitare di pensare ancora e iniziò a prepararsi.Scelse un jeans leggermente strappato a vita alta con una maglioncino color militare che lasciava intravedere l'ombelico.
Le All Stars Total Black ai piedi ed era quasi pronta.
Corse in bagno per pettinare i suoi lunghi capelli marroni e truccarsi almeno un po'.
Non voleva strafare anche perché non era poi così brava con il make-up così decise di fare solo una linea sottile di eye-liner e aggiungere un po' di mascara.S E L E N E.
Apro la trousse dei trucchi e mi siedo sul water di fronte allo specchio.
Tento di fare una linea nera sull'occhio e lo stesso sull'altro.Che schifo, non so neanche truccarmi.
Dopo aver allungato e abbellito le ciglia passo alle labbra che coloro di un fucsia intenso.
Sento il campanello suonare così mi fiondo ad aprire per far entrare Daniel.
Non posso ancora credere di avere un appuntamento con un ragazzo, per giunta più grande di me!Ammetto che sono un po' agitata, ma andrà tutto bene,ne sono sicura.
Un altro suono acuto spicca nel silenzio del soggiorno così velocizzo il passo e apro la porta, trovandomelo davanti.
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La Piccola Di Casa
RomanceLa protagonista di questa storia è Selene, costretta a cambiare vita dopo la morte della madre. Dopo anni di lontananza rincontrerà suo fratello, Cameron, il solito dongiovanni bello e impossibile che sembra non provare sentimenti. Molte ragazze lo...