Mi si congela il sangue e in risposta inizio a balbettare cose senza alcun senso.
Tutti mi fissano e ogni loro sguardo è come se mi stesse bruciando la pelle.Sono rigida e immobilizzata sulla poltroncina in pelle del locale e inizio a sudare.
Sento l'ampio spazio intorno a me restringersi sempre più, facendomi soffocare.
Ho la fronte madida di sudore e gli occhi mi bruciano,come se stessi per piangere.
Respiro profondamente,ma questo non sembra calmarmi...so cosa sto avendo : attacco di panico.
Sento frammenti di frasi del tipo "Ehi tutto bene?" "Lasciatele spazio" "Cazzo! Portatela fuori a prendere un po' d'aria."
Non capisco più nulla, la testa mi gira e il mio corpo minuto trema come una foglia in autunno.
Sento prendermi in braccio da qualcuno e io, non volendo neanche sapere chi fosse, mi accascio sul suo petto e mi lascio trasportare.Dopo un breve tragitto,ancora tra le braccia di quel 'qualcuno' , arriviamo nel cortile della discoteca, suppongo.
Mi stendo sulla panchina e faccio respiri profondi.
Mi porto una mano al seno per sentire i battiti cardiaci che, per la cronaca, sono più veloci del normale.
Finalmente decido di alzarmi e assumere una posizione eretta per capire chi mi avesse portato lì.
E quel ragazzo non puo' esser altri che Cam...Niall,il biondino di prima?
La prima cosa che mi viene in mente da chiedere è -"Ma Cam dov'è?"
-"Ti è andato a prendere un bicchiere d'acqua e una pezza bagnata da metterti in fronte. Ma tu piuttosto, come stai? Va un po' meglio?" Mi risponde e mi chiede subito dopo spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-"Si si, molto meglio grazie." Sorrido.
***
Una botta di vento mi colpisce facendomi tremare.
-"Piccola hai freddo? Dai ora ti do la mia felpa." Interrompe l'imbarazzante silenzio che si era creato fra noi due da ormai una decina di minuti.-"No, non preoccuparti. Davvero, non ce n'è bis-" Non riesco neanche a finire la frase che Niall mi poggia la maglia sopra le spalle.
Lo ringrazio con un sorriso per poi arrossire.
Dopo poco Cameron ci raggiunge con le mani stracolme di medicinali e bottigliette d'acqua.
-"Cam, sembri un dottore! Sta' tranquillo ora sto meglio!" Gli faccio notare e lui annuisce porgendomi dell'acqua.
Ne bevo un sorso e gliela restituisco.
Dopo di che saliamo in moto per andarcene.
Ho gli occhi semisocchiusi e sono mezza addormentata, ma sono comunque abbastanza sveglia per capire che non stiamo andando a casa.
Svolta in un vicolo e rallenta sempre più fino a spegnere il motore.
So che non dovrei, ma sono letteralmente terrorizzata.
In questo vicolo buio non c'è assolutamente niente e nessuno apparte bidoni dell'immondizia.
Mi guardo intorno e non scorgo nemmeno una casa.
Sto iniziando a preoccuparmi, sopratutto quando Cam mi prende e mi tira per un braccio.
Ora agirò d'impulso, non me ne frega niente.
Strattono via il braccio e non gli do il tempo per afferrarlo un'altra volta perchè il mio piede entra in contatto con i suoi gioielli di famiglia.
Scappo via e mentre lui urla dal dolore e si tiene fra le mani i testicoli, urlo anch'io cercando una via d'uscita.
Per quanto mi sforzi,però, questa stradina sembra non finire mai e peggioro la situazione visto che mi perdo.Sento dei passi dietro di me e le lacrime,ormai, mi scendono senza pietà sulle guance.
Decido di nascondermi e fare meno rumore possibile dietro a un vecchio cassonetto.
In più inizia anche a piovere e finisco col bagnarmi capelli e vestiti,macchiandomi col fango le scarpe e le calze color bianco latte.
Ascolto attentamente ciò che succede aldilà del bidone e per fortuna i passi si allontanano.
Caccio un sospiro di sollievo e riesco a calmarmi,sono al sicuro,ma ancora per poco...
Sento una forte presa sulla caviglia destra e dopo poco realizzo che mi stanno tirando via dal mio 'nascondiglio'.
Il vestito mi si alza,ma sono troppo impegnata a fare resistenza per poter anche solo capire questo.
Urlo invano il nome di mio fratello, ma,per quanto possa sperare, è piuttosto improbabile che qualcuno mi senta.
Nonostante ciò non mi do per vinta e continuo a gridare a squarciagola e tirare calci e pugni,sfortunatamente invano.
Mentre il tizio mi trascina ancora e io continuo a urlare chiedendo aiuto come se non ci fosse un domani, la mia mano tocca un qualcosa di scheggiato e duro : un bastone di legno,prefetto.
Lo afferro al volo, non so grazie a quale miracolo, e inizio a colpire il mio "aggressore" così forte che spero non camminerà per minimo una settimana.
Sfuggo alla sua presa e quando sto abbastanza lontana mi giro per guardarlo in viso.
Devo pur avere almeno qualcosa da dire sul suo aspetto fisico quando andrò a denunciarlo alla polizia domani!
Sfortunatamente per me,oltre a essere buio e non poter vedere niente, quando mi giro di lui non c'è la men che minima traccia.Mi preoccupo maggiormente e il cuore mi batte all'impazzata rischiando di fuoriuscire dal petto.
-"Da me non puoi scappare piccoletta." Caccio un urlo incredibile.
Non credevo di esser capace di gridare così forte...allora è proprio vero che la paura di porta a far cose di cui non eri a conoscenza di saper fare!Mi posiziona una mano davanti alla bocca per impedirmi di fare baccano e mi trascina avanti.
Cerco di mordergliela e leccargliela,ma senza risultati.
Continuo a piangere,lasciandomi macchiare il viso dal mascara che avevo messo e mi abbandono all'idea di essere rapita da questo maniaco, almeno credo.
Le lacrime macchiate di mascara continuano a rigarmi incessabilmente il viso.
Apro gli occhi e cerco di asciugarmi le guance con la manica della felpa che mi ha dato prima Niall.
Ho la vista annebbiata,per colpa delle lacrime, ma riesco ugualmente a vedere qualcosa.
Cerco di capire dove sono e noto la moto di Cameron poco distante da noi.
Inizio a muovermi per raggiungere il veicolo: se c'è il motorino ci sarà di sicuro anche mio fratello,no?
Non so che darei per averlo qui con me ora.All'improvviso il tizio si ferma di botto e mi punta una pistola alla testa.
-"N-no perfavore! I-io non ho fatto nulla, p-perchè mi fai questo? Io non so neanche chi sei!" Piango disperatamente,cercando di spingerlo via.
Mi ferma le mani,schiaccia il grilletto e...
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La Piccola Di Casa
RomanceLa protagonista di questa storia è Selene, costretta a cambiare vita dopo la morte della madre. Dopo anni di lontananza rincontrerà suo fratello, Cameron, il solito dongiovanni bello e impossibile che sembra non provare sentimenti. Molte ragazze lo...