La vedo lì a terra,sembra morta e al solo pensiero mi si congela il sangue.
La rabbia inizia a salire e non riuscirò a sopportarla ancora a lungo.La mia attenzione si sposta su altri ragazzi che si sono aggiunti.
Li vedo sopra di lei : non è successo ancora nulla, ma devo sbrigarmi.
Mi fa schifo pensare a cio' che potrebbe succedere dopo.
Quanto possono far voltare lo stomaco i maschi.La prima cosa che faccio è saltare sopra a uno dei ragazzi.
Lo prendo per il colletto e lo faccio voltare verso di me, perfetto: è il biondino di prima.
Gli sferro un pugno sulla mandibola, facendolo cadere a terra.
Adoro dare pugni: mi provoca un'adrenalina inspiegabile.
-"Cosa cazzo è successo?!" Gli urlo in tono mimaccioso.
-"Lasciami andare! Grida lui a sua volta.
La mia mano incontra la sua faccia.
-"Rispondimi!" Gli ordino
-"Ti conviene che mi rispondi subito o non uscirai vivo da qua." Aggiungo poi, più calmo.Si ostina a non parlare, sto per ferrargli un altro pugno in pieno volto, ma mi ferma -"Okay,okay."
Sospira rumorosamente e inizia a spiegare.
L'ha drogata, le ha messo una benzo nel bicchiere e quando mi ha detto cosa volevano farle, avrei voluto ucciderlo per davvero.
Sarebbero stati capaci di rovinarle la vita per sempre.Nessuno degli altri quindicenni e sedicenni riesce a scappare.
Alcuni riescono a cavarsela con nasi sanguinanti e calci nelle palle, sempre se ce le hanno.
Altri ancora con occhi neri.Do l'ultimo cazzotto a uno di loro per poi correre da Selene.
La prendo in braccio,stringendola a me più forte che posso.
Mi giro per guardare quei mostri schifosi, quegli assurdi morti di figa.
Torno a guardare Selene.
Ha gli occhi chiusi,il corpo immobile, le labbra rosse.
È madida di sudore e i suoi occhi si muovono sotto le palpebre.
Povera amore mio...mi dispiace da morire.
Ne sta passando così tante.
Quelle labbra così carnose e piene sembrano chiamarmi.
Mi avvicino e le schiocco un dolce bacio sulla guancia.
-"Piccola sei con me, non preoccuparti." Le sussurro#Pow Selene
Ho la mente annebbiata,la sento pesante e mi fa malissimo.
Non posso reagire,muovermi, parlare, ma,stranamente, riesco a sentire tutto ciò che succede fuori.
È una sensazione fastidiosa e irritante.
Il buio mi trascina giù e a un certo punto non sento più nulla.Mi sveglio sul divano con la luce del sole che penetra dalla finestra e che mi riscalda leggermente la guance.
Mi alzo e sento la testa pesante.
Di ieri sera non mi ricordo quasi nulla...pian piano, però, mi tornano in mente immagini e frammenti senza senso.
Cerco di capire, ma proprio non ci riesco.
L'uscita con Louis, la camminata con il suo braccio sulle mie spalle, l'imbarazzo provato da parte mia per quel dolce gesto, il bar, quel liquido dolciastro...la mente annebbiata, gli insulti, ragazzi sopra di me.
Sto per piangere al ricordo sfocato di quello che mi è successo ieri sera.
Ora però la principale domanda che mi pongo è -"Chi è che mi ha portato qui?"
Mi alzo barcollando per delle spiegazioni da qualcuno.
Arrivo da mio fratello, forse lui sa qualcosa.
Entro in camera sua senza bussare e lui è li, sveglio che fissa la tv spenta.
La porta scricchiola e lui si gira notando la mia presenza.
-" Entra" mi accoglie
-"Cos'è successo ieri sera?" Mormoro balbettando intimorita dalla risposta che potrebbe darmi e che io non voglio accettare.
-"Ti hanno drogata e volevano v.."
Non lo lascio finire che scoppio a piangere.E questa è l'ultima cosa che volevo fare : non voglio assolutamente mostrarmi vulnerabile e debole davanti a lui.
-" Piccola non piangere" allarga le braccia "vieni qui" aggiunge poi.
Mi avvicino e mi siedo sulle gambe.
Mi stringe forte e io appoggio la testa nell'incavo del suo collo.Mi sento protetta,per la prima volta.
-"Non preoccuparti, non è successo niente, sono arrivato in tempo." Sento il suo alito alla menta accarezzarmi i capelli.
Cerco di non singhiozzare, ma per me in questo momento è impossibile.
Con voce roca ed estremamente bassa gli chiedo -"Mi hai salvata?"È gia' la seconda volta che mi salva.
Non so proprio come riesce ad essere al posto giusto al momento giusto.-"Si" sospira alzandomi il mento con il pollice.
-"Basta piangere...non pensarci più, fai finta che non sia mai successo." Mi consiglia asciugandomi alcune lacrime sulle guance.
Sto per uscire dalla camera ma mi blocca.
-"Vedi che hai alcuni lividi,se ti fanno male, mettici questa crema" dice e mi lancia il barattolo dal tappo verde.Ha visto i lividi? Oh, no.
-"Come li hai visti?"
-"Beh,chi pensi ti abbia messo il pigiama?" Domanda sarcastico
-"Te li avranno fatti ieri sera quegli stronzi" la sua voce è tranquilla,ma incrinata.Per fortuna non ha scoperto che gli stessi ragazzi il giorno prima mi avevano picchiata.
Non glielo direi mai...non voglio essere un peso nè per lui e nè per nessun altro.Mi preparo per andare a scuola, Cameron ha insistito perchè rimanessi a casa, ma ho preferito andarci.
'Non posso non andare neanche il terzo giorno!' Mi sono detta.
Ho ereditato il senso di responsabilità da mia mamma.E così eccomi qui davanti questo grande edificio che tutti chiamano scuola e che io, a differenza di tutti, amo.
Ahahahahah, a chi voglio prendere in giro?!
Io odio la scuola.M'incammino verso i corridoi per entrare nella mia classe dove alla prima ora avrò chimica...giusto?
Controllo il diario con tutte le materie che avrò ogni giorno e no, mi sbagliavo, ora ho aritmetica.Faccio una coda alla cazzo, la proff odia i capelli davanti agli occhi durante la sua ora.
Beh, è quello che ci ha detto il primo giorno.Salutiamo svogliatamente la professoressa di aritmetica e nonostante la noiosissima lezione sulle equazioni, l'ora è passata in fretta, come tutte le altre del resto.
La campanella che segna la fine delle lezioni suona così prendo la mia roba, metto la giacca e vado verso il grande cancello.
Hazel Grace mi saluta con un bacio e io la abbraccio,saltandole addosso.
Scoppia a ridere e io altrettanto.Sto per sedermi sulla panchina ad aspettare mio fratello che mi venga a prendere visto che oggi non è andato a scuola.
Louis mi viene incontro e inizio a tremare per la paura.
Mi allontano, ma lui mi tira per un polso.
Mi fa cadere i libri e i quaderni che reggevo in mano.
-"Li vedi questi?" Mi mostra due lividi in faccia: uno su un occhio e l'altro sulla mandibola sinistra.
-"Ora li farò a te. E ricorda che tuo fratello non mi fa paura" sputa fuori.In un momento compaiono tutti quelli di ieri sera.
Mi trascinano dietro la scuola con la massima facilità mentre io cerco invano di liberarmi dalle loro prese emettendo numerosi urli.Estraggono pacchetti di 'Camel' e 'Marlboro' dalle tasche e dagli zaini.
Uno di loro accende una sigaretta, inspira un paio di volte per poi spegnermela sul braccio.
Reagisco con un urlo causato dal bruciore.Gli occhi si riempiono di lacrime che scorrono sulle guance.
Ridono e mi spengono due,tre,quattro...un'infinità di mozziconi di sigarette sulla pelle.
Louis mi sferra un calcio nella parte bassa della pancia e io sussulto ancora piangendo.
Cameron arriva in moto davanti la scuola e non posso far a meno di pensare a quanto sia stupendo.
I capelli ribelli che gli ricadono sul volto quando si leva il casco.
Basta, è tuo fratello cazzo.Per la prima volta è arrivato tardi e al suono del motore che si spegne i ragazzi scappano.
Per fortuna non mi vede, così posso asciugarmi velocemente le lacrime, sorridere fintamente e arrivare da lui che mi abbraccia.
Salgo sulla moto e provo un po' di imbarazzo quando mi chiede di aggrapparmi.
Prima di appoggiare le mie braccia intorno la sua vita faccio per chiedergli il permesso e lui annuisce imbarazzato,almeno credo.
È abbastanza complicato interpretare i suoi sentimenti.
Non è capace di esprimerli.Arriviamo a casa e quasi piango di nuovo quando mi guardo allo specchio notando tutte quelle bruciature e i nuovi lividi sparsi sul mio corpo minuto.
Ma perchè cazzo tutto questo doveva capitare proprio a me?!
Cos'ho fatto per meritarmelo?!

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La Piccola Di Casa
RomanceLa protagonista di questa storia è Selene, costretta a cambiare vita dopo la morte della madre. Dopo anni di lontananza rincontrerà suo fratello, Cameron, il solito dongiovanni bello e impossibile che sembra non provare sentimenti. Molte ragazze lo...