Capitolo 31

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Cameron

Entro in salotto trovando Selene immersa nei suoi sogni.

Sembra così tranquilla mentre dorme, un angioletto aw.

Dio, da quando sono così ... smielato?!

Indossa una mia felpa davvero lunga su di lei, che, però, data la posizione un po' strana, le copre praticamente solo la parte superiore.

A coprirla quasi fino al volto ha un'enorme coperta di pail, ma anche questa le lascia scoperta dalla vita in giù.

Sorrido alla vista della sua espressione calma e beata.

Mi siedo sul divano, facendo attenzione a non svegliarla.
Le accarezzo la guancia,poi faccio su e giù con la mano dalla sua spalla alla sua coscia.
Mi avvicino per lasciarle un bacio a stampo sulle labbra ma sento qualcosa di strano.

Annuso i suoi capelli e i vestiti...un odore di fumo misto a tabacco m'inonda le narici.

Sento improvvisamente caldo e freddo alla stesso tempo, mi sto incazzando e non poco.

Afferro il suo zaino e lo svuoto sul pavimento.

Tra cianfrusaglie quali quaderni, libri e penne,nascosto in un borsellino rosso, trovo un pacchetto di Camel alla menta.

Sento la rabbia prendere il sopravvento e annebbiarmi la vista.

Mi accendo una delle sue sigarette per calmarmi, ma ciò non funziona tanto.

Dopo una ventina di minuti si sveglia e quando mi vede sbianca di colpo.

La sua pelle assume un colorito più chiaro del solito e le sue pupille si dilatano in segno di preoccupazione.

-"Esigo delle cazzo di spiegazioni." inizio, sventolando il pacchetto e lanciandoglielo quasi addosso.

Lei prende un grosso respiro.

Sta per avere un attacco di panico, è evidente, ma la rabbia mi offusca i pensieri.

E non mi fa ragionare lucidamente.

Per questo la lascio lì, senza soccorrerla, con il respiro irregolare e l'ansia che sembra divorarla.

-"Sto aspettando le spiegazioni." ripeto quando si è calmata.

Selene rimane in silenzio, abbassando la testa verso il basso.

-"Sei una cazzo di cretina!" urlo.

-"Ti rovini la vita, porca puttana." continuo.

-"Quante volte ti ho spiegato che fumare fa schifo, è una cazzo di dipendenza?!" proseguo dopo qualche secondo, cercando di calmarmi.

-"Ne ho provata solo una..." mormora con le lacrime agli occhi e le goti rosse.

-"Non dirmi bugie e guardami negli occhi quando mi parli."

-"È vero." sussurra, alzando di poco lo sguardo.

-"Dio, mantienimi le mai. Okay, vabene, contiamole e vediamo quante ne mancano." annuncio.

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La prendo per un braccio e la strattono con forza, costringendola ad alzarsi.

-"Ne hai fumato una sola, non è così?!"
Se non si fosse capito, ha palesemente mentito. Proprio come immaginavo.

-"Lasciami stare." piagnucola e devo usare tutte le mie forze per non abbracciarla.

È adorabile, sembra un cucciolo indifeso.

Ma la rabbia ha la meglio e, come sempre, è quella che predomina sul mio buonsenso.

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