La Ballata della Fanciulla e del Drago, ovvero
la Mezzosangue addormentata nel Bosco«Non c'è rosa senza spine»
Vecchio AdagioLa prima cosa che vide furono i rovi. Una foresta sterminata di rovi che gli graffiavano le braccia e le gambe. Estrasse la bacchetta e cominciò a lanciare incantesimi per districare quel groviglio e creare un accesso per penetrare all'interno. Si aprì un varco a forza con le braccia, dopo aver scagliato un paio di diffindo e qualche sectumsempra per recidere i rovi che altrimenti ricrescevano più rigogliosi di prima, maledicendo la mente contorta della piccola mezzosangue.
Non poteva essere un prato pieno di fiorellini colorati, no? Come minimo lo avresti riempito di piante carnivore, piccola strega.
Gli parve quasi di udirla ridere e si rilassò leggermente. Si fece strada attraverso il primo anello del roveto, chinando il capo per non rimanervi impigliato con i capelli, e cominciò ad avanzare lungo il sentiero tracciato dall'incantesimo, che riluceva evanescente sotto i suoi piedi e si addentrava nuovamente in mezzo agli spini.
Mosse qualche passo, costretto a fermarsi dopo poco, poiché i rovi si erano fatti ancora più intricati di prima.
Gli sfuggì una bestemmia, proferita a denti stretti.Malfoy!
Draco sollevò la testa di scatto.
Ho le allucinazioni, mezzosangue. Sto impazzendo.
Gli sovvenne che forse non stava impazzendo affatto: in fondo era dentro la sua testa, nel suo inconscio. Era possibile che lei percepisse la sua presenza?
Granger, sei lì da qualche parte?
Lì per lì, ebbe la netta impressione che i rovi avessero tremato leggermente; aggrottò la fronte, tendendo la mano, come se quelli fossero stati i capelli di lei, da accarezzare.
C'è una certa somiglianza, tra l'altro.
Una spina che non aveva visto gli punse il palmo.
Siamo permalosi, mezzosangue. Allora ci sei, eh?
Rinfrancato, si rimise in cammino, attraversando il secondo anello del roveto. Ignorò gli strappi che le spine producevano nel tessuto della sua camicia e ritentò con il sectumsempra e al diavolo le remore sulla magia proibita. Oltretutto, non era neppure in un luogo reale, che diamine. A colpi di bacchetta, si fece strada nell'ennesimo groviglio di spine, ferendosi uno zigomo con uno spuntone che, se fosse stato due centimetri più in alto, avrebbe potuto tranquillamente cavargli un occhio. Intravide qualcosa, oltre la parete quasi uniforme del roveto e scagliò un ultimo incantesimo, per poi scostare con la mano, attento a non pungersi, i rovi recisi. Enorme fu il suo stupore, trovandosi di fronte ad uno spesso muro di pietra, con una porticina proprio al centro.
Posò la mano sul pomo e lo ruotò, preparandosi al peggio.Clic. Appunto, chiusa a chiave.
Mezzosangue, aiutami. Devo entrare.
Udì un fiato, un sospiro spezzato appena percettibile. Appoggiò la fronte alla porta, come quella notte ad Hogwarts, rivivendo le medesime sensazioni. Frustrazione, rabbia, senso di vuoto. Bisogno bruciante di lei.
Hermione...
La porta si aprì con un cigolio sommesso. Draco la oltrepassò, con un sospiro di sollievo. Almeno questa era fatta, pensò, guardandosi attorno. E poi spalancò gli occhi, stupefatto
Era a Hogwarts.
- Scusa, tu chi diavolo sei? - lo interpellò una vocetta acuta e saccente alla sua sinistra.
- Granger? - Draco si voltò e vide una ragazzina con i capelli cespugliosi che gli arrivava all'altezza dello sterno e lo fissava con le mani sui fianchi, fulminandolo con gli occhi. - Cosa... ? -.
- Non dovresti essere qui - lo redarguì la ragazzina, truce. - Questo è il mio mondo. Cioè, il mondo di Hermione, di cui io sono una piccola parte -.
- Hogwarts? - domandò lui, scettico.
- Beh, che c'è di male, - obiettò la piccola Grifondoro. - Ci ha passato sette anni della sua vita. E comunque, non è tutto qui -.
- Devo trovarla. La vera Hermione - sottolineò Draco.
- Io sono la vera Hermione. Tutte noi lo siamo -.
- Tutte? Ma quante siete? -.
- Sette. Una per ogni piano - spiegò la ragazzina, convinta.
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La Bellezza Del Demonio
FanfictionLui le afferrò i polsi, in silenzio, senza smettere di fissarla. - Hermione... - disse finalmente, quando i singhiozzi di lei si furono diradati. Lei sollevò gli occhi di scatto, lasciandosi sfuggire un oh! di sorpresa. - Avrei potuto essere miglior...