25. Sinfonia, Terzo Movimento

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La Bellezza del Demonio.

«Il diavolo non è mai brutto
come lo si dipinge»
Detto popolare

- Malfoy? -.

La ragazza dai lunghi capelli rossi lo scuoteva energicamente. Draco aprì gli occhi a fatica, tossendo.

- Rossa, smettila, sono sveglio - boccheggiò lui, senza fiato.
- Cielo, Malfoy - Ginny Weasley retrocesse di qualche passo, - mi hai fatto prendere un colpo. Sembrava che stessi annegando -.

Draco si passò la mano sul volto, strofinandosi gli occhi.

- Qualcosa di simile, sì -.
- Hai visto Hermione? - chiese la ragazza, ansiosa. - Cioè, le hai parlato? -.

Lui annuì faticosamente e si alzò dalla sedia, lanciando un'occhiata fuggevole ai due letti dove giacevano le pazienti ancora prive di conoscenza.

- Sai cosa fare? Che cosa ha causato la sua malattia? Guarirà? -.
- Rossa, ma tu non stai mai zitta? - le domandò, acido. - Ho bisogno di una sigaretta. E di pensare -.

La scostò quasi bruscamente con il braccio teso e si diresse a grandi passi lungo il corridoio, verso la terrazza: fuori era quasi il crepuscolo. L'heure bleue. Blu come le acque del lago in cui si era tuffato per riemergere alla veglia. Lontano da lei. Cominciava a sentire freddo.

Si appoggiò alla balaustra e trasse una sigaretta dalla scatoletta d'argento che aveva nel taschino, tentando di ridestarsi dal torpore tipico dei primi minuti del risveglio. Pensava furiosamente.

Non usare gli occhi. Gli occhi ingannano.
La risposta è dentro di te.

Frasi fatte, inutili frasi fatte. Che diavolo voleva dire quella roba?

Ripensò agli occhi della mezzosangue, così caldi e rassicuranti, alle sue labbra morbide, alle sue guance arrossate, mentre parlava: rivide la scena nei minimi particolari, ricordando persino la piccola ruga verticale che si era formata tra le sopracciglia di lei, quando aveva corrugato la fronte per richiamarlo all'attenzione.

Un'ondata di emozioni lo travolse: tenerezza, preoccupazione, desiderio.

Desiderio?

Cerca dentro di te.

- Dannazione - mormorò a bassa voce, infilandosi la sigaretta tra le labbra. - Era così ovvio che non ci avevo pensato. Desiderio... La parola era desideri -.
- Parli da solo, Malfoy? - la voce di Ginevra, alle sue spalle, lo raggiunse.

Draco si voltò.

- In assenza di un altro interlocutore intelligente, è la soluzione migliore - le rivolse un ghigno sardonico, accendendo la sigaretta con un gesto rapido.
- Ahah, divertente - Ginny annuì, accostando a sua volta la bacchetta alla sigaretta che teneva fra le labbra. - Magari posso aiutarti -.
- Ne dubito. Ma se non altro mi sentirò meno stupido a non parlare con l'aria - commentò lui, esalando una boccata di fumo azzurrognolo. - La parola che ha scritto la mezzosangue era desideri. A Hogwarts, nella sezione speciale della Biblioteca, abbiamo trovato un libro che ha il potere di esaudirli, ma non sappiamo come... Senti un po', rossa - la interpellò, - dove sono i libri che aveva con sé Hermione quando si è sentita male? -.
- Nell'armadietto della sua stanza. Devo andare a prenderli? -.
- No, volevo solo assicurarmi che non li avesse presi nessun altro - Draco inspirò dalla sigaretta. - Se il patrigno di Treccine è un commerciante di libri, forse la bambina potrebbe aver trovato una delle pagine mancanti in quel volume. Quindi il fattore scatenante potrebbe essere quello... Ora che ci penso - rifletté, - anche la prima volta, quando l'abbiamo trovata nella foresta, c'entrava un foglio di carta -.
- Interessante - annuì la ragazza, arrotolandosi una ciocca di capelli rossi attorno all'indice.
- Sicuro! - esclamò Draco. - Quando siamo andati a vedere la partita di Quidditch, Hermione deve aver portato fuori anche quel libro. Sicuramente ha perso una pagina e Treccine l'ha trovata, ecco perché ha visto suo padre. Perché lo ha desiderato! -.
- Ma Hermione cosa c'entra? -.
- Deve aver espresso un desiderio impossibile da esaudire. Forse le è successo in un momento in cui era sovrappensiero. Quanto agli altri... immagino che c'entrino delle mie vecchie conoscenze. Al libro mancano alcune pagine, è possibile che ne siano venuti in possesso e abbiano deciso di farle circolare -.
- E ora che dovremmo fare? - domandò Ginny, assecondandolo.
- Non lo so. Presumo che basti distruggere il libro per annullarne il potere - considerò Draco, gettando via il mozzicone della sigaretta. - Mi chiedo se sia possibile, tuttavia. E come. E in definitiva, se sia la cosa giusta da fare -.
- Quali alternative ci sono? - lo interrogò la sua interlocutrice.
- Non saprei. Come prima cosa, comunque, dobbiamo recuperare quel libro, prima che finisca nelle mani sbagliate -.
Vado immediatamente a... -.

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