5. Maschere

6.3K 267 223
                                    

«Dimmi ancora quanto pesa
la tua maschera di cera,
tanto poi si scioglierà,
come fosse neve al sole...»
Negramaro, Mentre tutto scorre


- Andrai a Hogwarts con Malfoy? - Ron fissava la sua ragazza, rosso in viso, con gli occhi strabuzzati. In mano aveva una striscia gommosa, color carne.

Orecchio estensibile. Oh no.

- Tu...stavi origliando! Io ti ammazzo! - gli urlò Ginny, minacciandolo con la bacchetta. - E se le avessi raccontato i particolari della mia vita sessuale? Avresti voluto i dettagli? Eh? -.

Se possibile, Ron si fece ancora più paonazzo.

- Gin, calmati - la placò Hermione. - Glielo avrei comunque detto, è ovvio. Anzi - si schiarì la gola - in realtà stavo per farlo prima, ma tu mi hai trascinata fuori - si giustificò.
- Questo non gli da il diritto di ascoltare le nostre conversazioni private - protestò la rossa, scoccando un'occhiata velenosa al fratello.
- Sì, quando riguardano lei! - la rimbeccò quello, offeso.

Hermione sbuffò.

- Ora basta, tutti e due. Ron, siediti e riprendi fiato. Gin, puoi lasciarci soli per un attimo? -

Ginny annuì.

- Vado a fare colazione. A dopo Herm - la salutò.

Hermione si sedette vicino al suo fidanzato.

- Te ne avrei parlato ieri sera, ma non c'eri - gli disse, pacata. - Sono venuta qui stamattina per spiegarvi tutto, anche se - sospirò - avrei decisamente preferito farlo con più calma. Ma dato che sai già tutto, non c'è più bisogno che io lo faccia -.
- Tu...Hogwarts...Malfoy... - Ron sembrava quasi delirante. - No -.
- No, cosa Ronald? - domandò lei sollevando un sopracciglio.
- Non ci vai. Non voglio - sbottò lui.
- Ron, si tratta di lavoro, non di una vacanza. E in ogni caso - puntualizzò la ragazza - non è che io possa scegliere -.

Lui s'incupì e borbottò qualcosa di incomprensibile.
- Come? -
- Ho detto che è ancora da vedersi, questo - ripeté lui, in modo più chiaro.
- Se tu pensi di poter scrivere ad Harry qualcosa per fargli cambiare idea - protestò lei, mentre le si arrossavano le guance - puoi anche scordartelo. Sono la migliore della sua squadra -.
- Per questo ti manda con quel damerino di Malfoy? No, 'Mione - la contraddisse il ragazzo, guardandola con una smorfia cattiva - lo fa solo perché tu sei l'unica che il furetto non si porterebbe mai a letto. Le conosci le voci che girano su di lui -.

Hermione si ritrasse, ferita. Lui l'aveva sminuita, aveva messo in discussione il suo ruolo. Si era preso gioco di lei.

Però ha ragione.
Sono l'unica ragazza, nella squadra di Harry, a non essere una purosangue.

- No - reagì lei, ostentando una calma che non possedeva - non conosco queste fantomatiche voci. E non m'importa un accidente di chi si scopa Malfoy -.

Ho detto davvero così?

- Sono stata scelta per la mia competenza - la voce le si ruppe leggermente. Il dubbio era stato insinuato. Grazie tante, Ron - Tieni a bada la tua gelosia -.
- Gelosia? - Ron stava urlando - Miseriaccia, Hermione! È Malfoy! Sarebbe capace di trascinarti nel suo letto solo per prendersi una rivincita su di noi! -.

Noi, certo. Tu e Harry. Al centro del mondo, come sempre.

- Ronald. Adesso basta. Mi stai offendendo, dipingendomi come una donnetta scema che sta ai desideri altrui senza ribattere. Per tua informazione - disse lei tremando - scelgo da me con chi andare a letto. Posso permettermelo - aggiunse, punta sul vivo.
- Puoi permetterti...che cosa? - la schernì lui. - Da come ti comporti a volte, sembra quasi che tu sia disposta a qualsiasi cosa per ricevere attenzione da un uomo, ma non mi pare che la tua strategia funzioni molto bene. Io sono l'unico che ti possa amare, tutti gli altri vedono soltanto Hermione Saputella Gran...-.

La Bellezza Del DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora