La pausa?!

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- Ehi!!- era davanti hai miei occhi ma non riuscivo a gioire.

- Ehi!!- rispondo sistemandomi sul lettino.

- Io vi lascio parlare e torno dopo.. Ti voglio bene- mamma si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte.

- Come stai?- chiede sedendosi vicino a me.

- Sono vivo è questo quello che conta-

- Come.. Come hai fatto? Cioè, come è successo?- si guarda le mani nervosa.

- Distrazione, semplice distrazione-

- Tua sorella sostiene che sia stata colpa mia, lo credi anche tu?-

- Anna mi hai cacciato per stare con quello, ti sembra poco?-

- Dovevo..-

- Non dovevi niente e non voglio neanche sapere il motivo, non voglio sentire scuse, non voglio sentire niente. Per te ho messo da parte la mia vita merda, perché ti amo lo capisci? Quello stronzo ti ha mentito ma non hai esitato con lui, non hai esitato anzi l'hai fatto entrare nella tua vita come se niente fosse. Non mi merito tutto questo Anna- i suoi occhi erano fissi sui miei e si stavano inumidendo.

- S..scusa io... Mi dispiace... Perdonami- tirava su con il naso e guardava ovunque tranne me.

- Se non mi vuoi più vedere... Vado via- e dopo aver finito la frase finalmente mi guarda.

- Anna ho bisogno di tempo, e credo che hai bisogno anche tu di tempo per capire cos'è che vuoi- mi guarda ormai in lacrime e poi esce correndo. Le sue lacrime contavano molto, non perché mi piace vederla piangere, ma perché forse per lei conto qualcosa.

- Konnor ma cosa.. Cosa hai fatto ad Anna?- indicava la porta infuriata.

- Mamma ho bisogno di riposo adesso- cerco di girarmi sul lettino con scarsi risultati e mia madre si avvicina per aiutarmi.

- Non devi prendertela con lei se ti sei ubriacato, l'incidente è stato a causa tua che invece di riflettere hai fatto una grande stupidata. Lei doveva capire se ciò che dicevi era vera, l'avresti fatto anche tu-

- Basta! Mi state stancando. Sono andato contro me stesso per lei. Mi ha messo da parte per IGOR- scimmiotto il nome.

- Sai per caso cosa ha detto a quel ragazzo?- e in effetti non lo sapevo, anzi non l'ho voluta ascoltare.

- No- dico secco.

- E allora dovresti ascoltarla prima di prendere decisioni affrettate-

- Posso riposare adesso?-

Mia madre esce e mi sento un po' idiota, se l'ha scaricato? Se voleva gentilmente mandarlo a quel paese per me? In effetti quelle lacrime non le avrebbe versate se non ci teneva almeno un pó.

Il rientro a casa era saltellare da una parte all'altra con scarsi risultati quindi mia sorella passava le sue ore a prendermi il telecomando, a portarmi qualcosa da sgranocchiare o a farmi cambiare posizione.

- Konnor io esco-

- Cosa? E io cosa farò qui da solo?-

- Dormi, guarda la TV o non lo so ma ho bisogno di uscire- mi manda un bacio volante ed esce.

Bene, divertente stare qui a non far nulla. Il telefono squilla ed è mia madre.

- Ehi ma-

- Ehi tesoro, come va?-

- La tua cara figlia mi ha appena lasciato solo. Non sai che spasso-

- Poverina, sono giorni che sta dietro ai tuoi ordini. Ha un ragazzo lo dimentichi?-

- Tu dimentichi che ho qualche ossa rotta?-

- Sei incredibile, adesso vado ti voglio bene-

- Anche io-

Non faccio altro che cambiare canale in attesa di un film o di un programma divertente ma alla fine mi arrendo. Guardo il tetto e se non mi cacciano questo gesso, credo di poter diventare pazzo.

Dopo un ora suona il citofono e sto odiando mia sorella per aver dimenticato le chiavi.

- Lexi sei sempre la solita- saltello fino al portone.

- Dovevi dimenticare le chiavi proprio oggi?- apro e a mia grande sorpresa non trovo Lexi ma...

- Anna? Cosa ci fai qui?-

- Posso entrare?- mi guarda impaurita e dispiaciuta. Sembra anche dimagrita e ha due enormi borse sotto gli occhi.

- Si- mentre saltello lei chiude il portone e poi si siede vicino a me.

- Stai mangiando?- chiedo squadrandola.

- Si-

- Non credo, ti sono rimaste solo le ossa-

- Tanto non è importante come sto io, tu stai bene?-

- Hai anche delle enormi occhiaie, stai dormendo?-

- Qualche ora, tu come stai?-

- Perché non dormi? E perché non mangi?-

- Tu perché non mi rispondi? Quello che sta male sei tu ricordi?- non mi guarda forse per nascondere il suo aspetto trasandato.

- Io sto bene Anna ma tu no, cos è che ti tormenta?-

- Non dovevo mandarti via, dovevo solo chiederti qualche minuto, ho sbagliato e guarda cosa ho combinato- mi indica il gesso - Tu... Tu non mi perdonerai mai ed io non perdonerò mai me stessa per come mi sono comportata- stava piangendo di nuovo e allungo una mano stringendola e lei mi guarda come se avessi fatto qualcosa di strano.

- Mi puoi... Abbracciare?- i suoi meravigliosi occhi e l'enorme tenerezza mi fecero cedere e la avvicinai a me abbracciandola. I singhiozzi e le sue spalle alzarsi e abbassarsi a causa del pianto erano sempre più forti.

- Shhh, non piangere-

- Piango perché sono contenta, mi hai perdonata non è vero?- e di nuovo i suoi occhi mi guardavano.

- Si, ti avevo perdonato anche giorni fa, mi sono accorto di averti allontanata senza averti fatto parlare-

- Si sì io... Ho voluto chiarire la situazione con Igor anche grazie al diario-

- Quindi adesso state insieme?-

- Cosa? No-

- E allora cosa hai dovuto chiarire? E perché non mi hai chiamato?-

- Volevo delle spiegazioni e le ho avute. Non ti ho chiamato perché mi ha chiesto di passare una serata insieme e l'ho accontentato-

Bene, tipo ultimo desiderio e lei l'ha accontentato pure.

- Non dovevi essere così gentile, ti ha mentito-

- Si ma mi dispiaceva-

- E cosa avete fatto?-

- Abbiamo cenato e ci siamo salutati-

- OK-

Era quello che volevo infondo, che lei scaricasse quel citrullo ed è quello che ha fatto ma non mi sento felice come in realtà dovrei essere.

- Konnor?-

- Mmm?-

- Torneremo ad essere felici come qualche giorno fa vero?-

Spazio autrice

Riuscirà Konnor a dimenticare la storia di Igor?

In attesa del prossimo capitolo passate a leggere il nuovo libro " Il vicino sexy"

Kisssssss

Ricordati di me...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora