KONNOR POV
Non avevo idee geniali per far tornare la memoria ad Anna ma negli ultimi giorni tra di noi c'erano stati dei baci e sembrava esserci un'intesa. Non mi ha detto di amarmi anche perché io non ci crederei. L'unica cosa positiva è che abbiamo ricominciato tutto con il verso giusto. La mia casa non si trova più in un posto orrendo, non distruggo più le feste dei ricconi, insomma è tutto nel verso giusto.
Faccio la mia solita seduta dal medico di Anna per capire cosa sarebbe giusto fare in questi casi e devo dire che i suoi consigli sono pensati accuratamente.
Dopo una seduta di ben un ora deduco che la cosa migliore da fare è portarla nello stesso posto in cui abitavo quando ci siamo conosciuti e iniziare a raccontargli qualcosa che ha vissuto insieme a me, giusta o sbagliata che sia.
Raggiungo Anna con la moto ed esito a scendere. Non so se sia davvero la cosa giusta da fare. Mi mollerà prima di rimetterci insieme perché lei ancora non mi ama a tal punto da accettare la mia vecchia vita.
Dopo un lungo respiro decido di affrontare la cosa e affrontare le mie paure.
Suono e Anna mi si butta tra le braccia contenta. La amo in una maniera assurda.
Le avevo anticipato di avere una sorpresa per lei ma che avrebbe dovuto ascoltare attentamente prima di prendere giudizi affrettati. Per non rischiare che si butti dalla moto in corsa alla visione di quel posto, ho bendato i suoi occhi anche se non era pienamente d'accordo.
-Piccola siamo arrivati, ti aiuto-
Le cose in quel posto non erano cambiate anzi, sembravano peggiorate.Lo spaccio era aumentato e anche gli interessi. C'erano delle facce nuove e poco fidate, forse avevo fatto male ad ascoltare il medico anche perché lui non sa che posto è questo. Probabilmente avrei solo peggiorato le cose.
Mi posiziono davanti a lei e bisbiglio di stare tranquilla e di non preoccuparsi che c'ero io al suo fianco.
Cacciata la benda mi strinse il braccio senza dire nulla ma si vedeva il terrore nei suoi occhi, forse peggio della prima volta.
-Io...io vorrei andare via di qui per favore- si guardava intorno e capivo benissimo la sua frustrazione quindi decido che lo spettacolo sia finito e avrei raccontato tutto in un posto più tranquillo.
Mi sono fermato in una spiaggia ed Anna non aveva aperto bocca. Mi stavo preoccupando di aver fatto solo danni con questa brillante idea.
-Anna stai bene?-
-Io...in realtà non lo so- si strofina le mani sui jeans e sono sempre più convinto di aver fatto una cazzata.
-Anna quel posto era casa mia qualche tempo fa- il suo viso si sposta su di me come se era sorpresa nel sentire tutto ciò.
- Tu...tu...perchè?-
Incominciai a raccontare tutta la mia vita da quando ero piccolo e indifeso, alla storia con mio padre, ai sacrifici di mia madre e alla ribellione mia prima che arrivasse lei. Una storia raccapricciante di un bambino che desiderava solo l'amore di suo padre e la sicurezza di una madre che ogni giorni rischiava di essere violentata o picchiata da qualche ubriaco sotto casa. Il terrore e la responsabilità di un bambino che è diventato uomo troppo in fretta senza avere il tempo di divertirsi e avere le sue prime cotte. Ho spiegato l'importanza di averla nella mia vita e cosa ha fatto per me. Lei mi ha accettato per quello che sono senza giudizi affrettati come il resto delle persone che mi soprannominava ''delinquente'' o ''una persona poco fidata'' senza sapere cosa c'era dietro quella ribellione.
Anna non parlava e a momenti dubitavo se stesse respirando o meno. Finita la spiegazione affondai il viso tra le mani consapevole che la mia piccola mi avrebbe abbandonato per sempre. Stavo solo metabolizzando la cosa per non sentire il cuore frantumarsi in mille pezzi.
-Konnor...-
- Si lo so... non vuoi più vedermi e meriti di meglio lo so. Ti accompagno a casa e perdonami di tutto- mi alzo pronto ad accompagnarla senza obbiettare ma lei mi ferma da un braccio guardandomi con le lacrime agli occhi. -Ti prego non piangere, non era mia intenzione fare la vittima in tutto questo anzi capisco che qui quella che sta male sei tu perché ha dimenticato tutto questo- parlavo senza sosta e mi inginocchiai davanti a lei per asciugare le lacrime iniziando a commuovermi anche io.
-Tu parli tanto lo sai?- mi sorride ed io non capisco quindi aspetto che continui.
-Non scapperò Konnor anzi ti ringrazio di avermi spiegato tutto perché non avrei mai accettato che mi tenessi nascosto il tuo passato. Bene o male quel posto fa parte della tua vita, anche se una vita passata-
Aveva ragione, aveva tutto il dovere di sapere e adesso mi sento felice di aver ascoltato il medico.
-Vorrei solo che non decidi di stare con me perché ti faccio pena-
-Tu non mi fai pena- mi prende il viso tra le mani - Devi metterti in testa che tu sei una grandissima persona, hai avuto la forza di combattere una guerra che nessuno ti ha obbligato di farne parte. Hai avuto il coraggio di affrontare tutto questo e farmi capire quanto il tuo sentimento sia forte- mi abbraccia ed io inizio a piangere. Si un pianto liberatorio di gioia.
Era uno dei tanti scalini importanti degli ultimi giorni, anzi questo era il più importante di tutti perché ha accettato il mio passato negativo e nonostante tutto è qui che mi abbraccia promettendomi di stargli vicino sempre.
Prendo la sua mano e ci avviciniamo all'acqua. Caccio le scarpe e lei fa lo stesso.
-Era una cosa che facevamo?- mi guarda lasciando le scarpe in un punto lontano per evitare che si bagnino.
-No, ma è una cosa che desidero fare con te- passeggiamo con le onde che accarezzano i piedi e stringendo le nostre mani.
Anche se la cosa importante da fare è far tornare la memoria ad Anna, nessuno nega il fatto che creare nuovi ricordi è una cosa altrettanto meravigliosa.
Lascio la mano che tenevo stretta e mi abbasso leggermente.
-Sali...ti porto io- lei con un sorriso smagliante fa un salto e si tiene stretta.
-E' divertente sai? -
-Cosa?- dico continuando a camminare.
-Farmi portare da te, nessuna fatica e poi sei comodo- dice appoggiando la testa sulla mia spalla.
- Vorrei divertirmi anche io e so anche come- Inizio a correre e lei si stringe forte.
-Aiuto....aiuto....ti prego fermati-
Mi fermo di colpo e riprendo a correre ma sta volta verso il mare tuffandomi insieme a lei.
-Sei pazzo, non credevo l'avresti fatto- porta i capelli dietro l'orecchio e una voglia di baciarla mi porta ad avvicinarmi a lei e avvicinare le mie labbra alle sue.
-Cosa...cosa fai?- guardo i suoi occhi e le sue labbra bisbigliando - Ti bacio- e unendole finalmente in una danza attesa dal primo secondo in cui i nostri sguardi si erano incontrati poche ore fa.
Mi allontano lasciandola ancora con gli occhi chiusi e le labbra arrossate e sento che il nostro rapporto sta tornando come prima anzi meglio di prima.
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Ricordati di me...
RomantiekSequel di ''Two different world'' Dopo il coma Anna aveva dimenticato tutto: il loro incontro, il primo bacio, le farfalle nello stomaco, la loro prima volta. Konnor però era forte, dopo il risveglio della ragazza si diede un obbiettivo da portare a...