Ci amavamo come dicono?

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Finalmente poteva uscire da quel maledetto ospedale e non sapevo se essere felice o triste.

Tutti mi incoraggiavano ma non mi sentivo così forte da affrontare tutto quanto.

- Konnor vieni a casa con noi?- Jerald mi guardava tenendo sua sorella sotto braccio e io rivolsi la mia attenzione ad Anna.

Speravo mi desse un segno o dicesse qualcosa ma non faceva altro che guardarmi con quel viso assente.

- Em...- passo una mano tra i capelli - Torno a casa, grazie lo stesso-

Entrano in macchina e rimango come un cretino a fissare l'asfalto. Dovevo sfogarmi con qualcuno e decisi di tornare a casa.

- Sono tornato- urlo per comunicare il mio arrivo.

- Amore mio- mia madre si fionda con le mani sul mio viso. - Ti preparo qualcosa da mangiare? Sei così pallido-

- Non ho fame mamma- mi butto a peso morto sul divano ed accendo la TV.

- Ti va di parlare?-

- Non c'é niente da parlare. Per lei non sono mai esistito e sto avendo il dubbio che mi sia sognato tutto. Penso che non ci sia cosa peggiore che scomparire dalla vita di qualcuno-

- Mi dici perché sei qui?-

- Dove dovrei essere?- i miei occhi incrociano i suoi e non capisco la sua domanda.

- Perché non sei con lei Konnor? Deve ricordare e per poterlo fare ha bisogno di te-

- Se non ricorda?-

- Amore? Se si è innamorata una volta, lo farà sempre. Smettila con le paranoie, fatti una doccia e scappa da lei-

Aveva ragione e dovevo smetterla. Lascio un bacio umido a mamma e corro sotto la doccia per rendermi presentabile.

Mi guardo per la millesima volta e spruzzo un pó di profumo.

- Mamma?- compaio in cucina trovandola alle prese con i fornelli. - Come sto?-

- Sei fantastico. Mi innamorerei anche io di te-

- Tu sei di parte-

- Per niente. Ora corri da lei- Mi lascia un bacio ed esco prendendo la mia moto e accelerando a più non posso.

Sono fuori casa sua da 10 minuti e non faccio altro che camminare avanti e indietro. I passanti mi prenderanno per pazzo ma non mi interessa.

Suono o non suono?

- Ehi? Che fai qui fuori?-

- Lexi? Che ci fai qui?-

- Quello che fai tu suppongo, solo che io il coraggio di suonare ce l'ho -

- Spiritosa sorella... Dato che sei così coraggiosa suona pure- faccio segno con la mano per incoraggiarla e lei suona senza farselo ripetere.

- Oh che bello, entrate pure- Rosa ci apre la porta con un sorriso smagliante.

Anna è seduta sul divano insieme ai fratelli e io inizio a sentire le farfalle nello stomaco.

- Ciao- mi guarda e mi sorride con compassione.

- Ciao piccola- lascio un bacio sulla guancia ma lei non sembra provare niente.

È difficile ma riuscirò a superare tutto questo.

- Anna? Ti va se andiamo a farci un giro in moto?-

- Em... Ho un pó paura - si strofina le mani agitata e io le fermo con le mie facendo portare i suoi occhi sui miei.

- Non ti succederà niente perché ci sarò io con te- cerco di fare il mio miglior sorriso e lei accetta.

Dopo qualche minuto eravamo fuori e lei sembrava ancora molto tesa.

Presi le sue mani e la guardai con convinzione - Il tragitto sarà breve e il viaggio piacevole. Basta che ti tieni forte e ti prometto che andrà tutto bene-

Allacciai il casco guardando le sue labbra e desiderandole come non mai ma dovevo fare tutto in maniera graduale.

- Pronta?-

- Si... Cioè... Forse-

Sale dietro di me e porto le sue mani sul mio petto.

- Tieniti forte - appoggia la testa sulla mia schiena e io toccando la sua gamba dico - Si parteeee-

Un accelerata non troppo forte per non farla spaventare ed eravamo in viaggio. Volevo portarla al mare e fargli trovare un po di tranquillità e così feci.

- Piccola siamo arrivati- ancora mi stringeva forte e non si era accorta che la moto si era fermata.

- Scusami-

- Non devi scusarti -

Presi la sua mano e la portai sulla spiaggia.

- Mi piace questo posto. È tutto così tranquillo che ci starei per ore- sembrava più tranquilla ed ero contento che quel posto le suscitava tranquillità.

- Sono felice-

- Konnor? -

- Si?-

- Ma... Ci amavamo così tanto come dicono?-

- Piccola ? Io ti ho amata con tutto il cuore e lo farò per il resto dei nostri giorni. Anche se... Non riacquisterai la memoria-

- Sai...- guardava il mare ma io guardavo solo lei. Come se fossi incantato dalla una bellezza. - È strano aver dimenticato proprio te-

- Anche io lo trovo strano, anzi... Sono arrivato a pensare che non mi amavi abbastanza e forse per questo mi hai dimenticato- il mio viso si abbassa e sta volta mi sento osservato da due occhi meravigliosi che mi scrutano.

- Non sono mai stata una persona che gioca con i sentimenti della gente quindi se ti ho detto di amarti... Ti amavo davvero-

Forse era la cosa più bella in quella giornata ed in quel periodo cupo.

- Io ... Pazienterò se è questo quello che serve, ma ti chiedo solo di aiutarmi a fare questa cosa e capire se noi siamo fatti per stare insieme-

Mi prese la mano e mi guardò dritto negli occhi.

- Te lo prometto -

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