Cacciatori Di Draghi [Da Rivisionare]

Capitolo 7 || Il penultimo scontro

Questa settimana non voglio andare all'arena. Non sono sicuro di voler ancora combattere. Ma il mostro dentro di me mi spinge fino all'arco d'entrata.
Quando scorgo il mio avversario soprassalgo. Vedo alla cintura una catana e in mano una frusta.
Sono armi tipiche del mio villaggio!?
Poi, pensandoci, si chiarisce tutto.
Anni fa un generale decise di andarsene in cerca di qualcosa e mio padre prese il suo posto perché... Perché erano fratelli!

Mi avvicino. Scopro una cicatrice che gli solca tutto il viso. Sembra troppo leggera per appartenere a una spada. Poi vedo che prosegue sotto l'armatura, un taglio di drago. E io credo di sapere quale.

Mi sono fermata a un metro da lui.
Ora è lui a fare un passo. Mi squadra da cima a fondo poi mi prende la testa tra due dita e me la piega di lato.
Cazzo! La mia cicatrice di quando ero piccolo.

flashback:[Correvo intorno al lago. Vidi qualcosa di nero fuggire nell'erba e lo seguo. Un cucciolo di drago. Mi avvicino quando mi salta addosso e mi morde una gamba. Poi ruggì e accorse la madre del drago che mi procurò quella cicatrice.]

Capii troppo tardi perché mi ha girato la testa.
"Arrenditi. Non voglio farti male." Dice a voce bassa.
"Infatti. Sarò io a fartene..." Rispondo acido. "Comunque, per la cronaca, papà è morto"

Mi allontano e squadro lo sguardo triste che gli si dipinge in volto.
Lui non c'era ad aiutare papà. È anche colpa sua se è morto.

"Iniziamo?" Più che una domanda mi esce un ordine.
Ma non accenna ad voler combattere anzi si avvicina e mi sussurra "mi... Mi dispiace per tuo padre"
Quasi credibile penso.
"Non ho tutto il giorno, o combatti o te ne vai!"
Slaccia il cinturone, posa le armi che ha in mano e se ne va. Dallo stadio parte un boato di insulti ma lo zio se ne frega ed esce dall'arena.
Io guardo il direttore che mi invita a prendere l'equipaggiamento del perdente.

Trovo nella cintura una pietruzza azzurra, me la intasco. Poi osservo il retro e intravedo un arco. Lo prendo insieme alle frecce presenti nella feritoia.

Non lo ho mai conosciuto mio zio. Eppure sembra una persona affidabile anche se viene descritto come un mostro.

Veniva descritto come me.

Almeno avevo qualcosa in comune con lui.