Passiamo un'ora a parlare e raccontarci barzellette, ha riso quasi 10 minuti quando gli ho raccontato quello che mi era successo quella mattina, continuava a ripetere "No, non è vero" e io "te lo giuro".
Ho scoperto che ha un fratello a cui vuole tanto bene ma con cui ha avuto problemi e ne ha tuttora, è un anno più piccola di me, ama la matematica e le materie scientifiche e come avevo già appurato è molto timida, l'ho vista arrossire 15 volte in un'ora.Usciamo dal ristorante dopo aver litigato su chi dovesse pagare, alla fine ho vinto io.
"Andiamo a scuola o in biblioteca?" dico pensandoci"Nessuno dei due"
"Percheee?" non vedevo l'ora di finire quel giro per andarmi a buttare sul letto e rilassarmi, il fuso orario mi stava uccidendo, ero stanchissima
"Sono le 2 è tutto chiuso a quest'ora, aprono oggi" sbuffo e mi siedo su un gradino a terra e mi accendo una sigaretta
"Anche tu fumi?" mi guarda con il naso all'insù quasi disgustata
"Perchè chi fuma? Tu?" il mio tono si indurisce, il fumo è un vizio che non vorrei avere e sapere che qualcuno di così innocente fuma mi fa rabbia, lei deve evitarlo.
"Nono, io odio il fumo, mio fratello fuma qualche volta ma sto cercando di farlo smettere, qualche volta mi ascolta, altre no" tiro un sospiro di sollievo, mi viene un idea
"Vuoi il mio numero di cellulare? Magari ci vediamo più tardi e ora andiamo a riposare" sbadiglio e vedo che lei trattiene un'altro, si gratta il braccio con aria imbarazzata
"In realtà ho litigato con mio fratello e non vorrei tornare a casa, ma per me va bene se dobbiamo vederci dopo"
"Ma sei stupida? Tu vieni a casa mia, se mi addormento guardi la tv o riposi con me"
"Non sono stupida" brontola e io rido
"Lo so lo so, scherzavo"
"Posso davvero venire a casa tua?"
"No in realtà ho invitato il cespuglio vicino a me" mi guarda accigliata
"Certo che puoi venire, sono troppo stanca per farti compagnia in giro, quindi andiamo a casa, magari un giorno puoi tornarmi utile se mi perdo, te l'ho detto che il mio senso dell'orientamento è pari a 0, ho comprato persino una cartina per orientarmi" la caccio per fargliela vedere e lei ride
"Hei non ridere di me" arrossisce di nuovo
"Scusa..io non stavo ridendo di te..io"
"E' troppo divertente scherzare con te che balbetti, ora andiamo che ho sonno, non vuoi portarmi strusciandomi per terra, no? Potrebbero indagarti per occultamento di cadavere" Sbarra gli occhi
"Ecco, visto? Non vuoi quindi ora andiamo" Ci incamminiamo verso casa, mentre chiacchieriamo
"ommioddio cosa è successo? Hai fatto amicizia? Alyssa Evans che ha un amica? Sono mesi che non succedeva"
"Ma tu sei sempre lì a parlare?"
"Ti dimentichi che sono il tuo cervello, certo, mi stupisco anche io che tu abbia un cervello"
"Ti odio"
"Alyssa Alyssaaaa, terra chiama Alyssa" Ania mi sventola la mano davanti alla faccia
"Si scusa, dicevi?"
"Dove abiti?"
"Uhm, lì" dico indicando la casa poco più avanti
"Abitiamo vicine! Io abito a mezz'ora di cammino da qui"
"Eeh? Mezz'ora? Oh Dio sono troppo pigra" dico strusciando i piedi per evidenziare le mie parole

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Resilience
Teen Fiction"Resilienza" "Resilienza?" mormorai guardandolo "Si" mi guardò a sua volta "lo stai affrontando a testa alta ora, ci sei riuscita!" mi sorrise felice.. Quanto avrei voluto crederci, in realtà era solo l'ennesima bugia. Pezzo tratto dalla storia. Res...