Mi avvicino al lavandino per lavarmi le mani una volta uscita dal bagno e mi sento trascinata di peso fino a quando la mia schiena tocca la parete. Il panico non arriva perchè ho riconosciuto immediatamente l'odore di menta.
"Dean cosa ti prende?" mi guarda con occhi lucidi e quasi arrabbiati
"Alys..esci dalla mia testa" poggia la sua testa sul mio collo e aspira a lungo ripetendo "esci per piacere" poi si alza da quella posizione e se ne va così com'era arrivato.
Io rimango lì immobile, scioccata dalle sue parole, dall'avere le sue labbra vicino al mio collo e il suo corpo schiacciato sul mio.
Mi ricompongo solo quando sento di nuovo la porta aprirsi e mi dirigo fuori prendendo posto vicino alla mia amica."Ho visto Zac..con diverse ragazze intorno" ordino altri due drink e le chiedo di indicarmelo.
I suoi occhi saettano per la sala alla ricerca della sua figura e il suo dito indica un ragazzo sul divano intento a ridere con una ragazza. I suoi capelli sono corti e brizzolati, i suoi occhi chiari e le spalle larghe.
Prendo la mano di Ania e con l'altra avvicino il suo cocktail al mio in una muta promessa di divertimento.
Dopo aver bevuto ci alziamo e camminiamo verso la pista e iniziamo a scatenarci ballando insieme, due ragazzi si avvicinano e iniziano a urlare cercando di sovrastare la musica."Possiamo ballare con voi?" alziamo le spalle e i due si avvicinano a noi
Sono simili, probabilmente gemelli, entrambi con i capelli castani e occhi scuri, non molto alti. Sono anonimi.
Quello più vicino a me inizia a parlare.."Sono Seth"
"Io sono Alyssa"
"Non ti ho mai visto da queste parti, sei nuova?"
"Si, sono qui da 3 giorni"
"Ti va di andare a parlare fuori? Non mi va di urlare"
Avevo bisogno di una sigaretta ma non volevo lasciare la mia amica da sola, la raggiungo e le chiedo se posso uscire per un pò e come risposta continua a ballare e mi fa l'occhiolino.
Rido per la sua audacia dopo qualche cocktail e esco fuori con dietro il ragazzo che mi segue.
Il mio cervello si sta torturando sulle parole di Dean e i miei occhi si muovono cercando tra la folla ma senza successo.
Una volta fuori lascio che i miei polmoni abusino di quell'aria fresca prima di accendermi una sigaretta."Oh una fumatrice" lo guardo e alzo le spalle
"Tu non fumi Seth?"
"No, non più"
Chiudo gli occhi e mi appoggio al muretto mentre aspiro.
"Frequenterai anche tu la city?"
"Si, siete tutti della scuola qui?" indico gli invitati
"No, non tutti, alcuni sono più grandi, Zac e Dean conoscono molta gente"
La mia faccia deve aver aver assunto qualche strana espressione perchè il ragazzo davanti a me inizia a ridere.
"Non ti stanno a genio quei due?"
"In realtà non li conosco quindi non posso trarre conclusioni affrettate, ma il loro modo di fare con le ragazze non gli da molti punti secondo i miei standard"
"Non devi prendertela con loro, se qualcuno ti mettesse avanti una fetta di carne bella succulenta.."
"Non possiamo fare un piatto di pasta o un panino?" ride di nuovo e continua a parlare
"Okay okay, se qualcuno ti mettesse avanti un piatto di pasta, la tua preferita, tu rifiuteresti di mangiare?"
"Assolutamente no"
"Ecco perchè loro non rifiutano questo stile di vita, sono le ragazze a gettarsi ai loro piedi, non viceversa"
"Cosa ci trovano in loro?" so di aver fatto una domanda stupida.
Basta guardare Dean in faccia."Sono belli, sono ricchi"
"Ricchi?" Seth annuisce
"I loro genitori collaborano da anni, sono in possesso dell'industria della moda più famosa di New York"
Ania non me ne aveva parlato e mi arrabbio, so di non avere nessun diritto di offendermi, non le ho detto nulla della mia vita ma credevo di potermi sentire libera con lei, e poi è una cosa molto futile.
Mi scuso con il mio accompagnatore e ritorno dentro diretta al bagno, ma purtroppo quello dove ero stata poco prima risulta occupato e dai versi che sento, lo sarà per un bel pò.
Qualcuno mi dice che al secondo piano posso trovare un bagno e salgo le scale in fretta.Apro una porta a caso e la scena che mi si presenta davanti agli occhi mi fa bloccare lì come una stupida, con la mano ancora sulla maniglia.
I due si fermano, probabilmente hanno avvertito la presenza di qualcuno ma non sembrano curarsi della loro posizione perchè non accennano a muoversi."Scusa potresti uscire? Siamo occupati"
La stessa ragazza del parco e Dean sono su quel letto, lei è in intimo su di lui e torna a baciargli il collo mentre lui mi guarda con uno strano sguardo.
"Io..si, scusate" mi affretto a chiudere la porta quando sento il mio nome che viene pronunciato da lui come fosse un sussurro e corro giù per le scale cercando di nascondermi per l'imbarazzo e..altro che non riesco a decifrare.
"sono solo imbarazzata" mi ripeto
"e allora perchè scappi così?" mi fa eco il cervello
Mi calmo e vado a sedermi dietro la casa su di una panchina e rido perchè è già la seconda volta che interrompo qualcosa a Dean.
Mi accendo un altra sigaretta e il sapore acre mi secca la gola, vorrei andarmene e riposare ma sono venuta con Ania e suo fratello e non so dannatamente come fare a ritornare a casa, non voglio fare il viaggio del ritorno in un silenzio imbarazzante per ciò che ho visto.Continuo a scervellarmi su come fare e alla fine giungo alla conclusione di voler tornare a piedi, in macchina abbiamo percorso un tragitto relativamente breve e non dovrebbe essere difficile ritornare a casa.
Seth mi raggiunge."Hey Alyssa, io ritorno a casa, sembra che mio fratello si stia divertendo con la tua amica e torna più tardi, io sono stanco. Ci becchiamo a scuola"
"Puoi darmi un passaggio?" la sua risposta non esita ad arrivare e io gli sorrido grata e gli chiedo di attendere solo un minuto, mentre avviso la mia amica.
Faccio il numero di Ania perchè non voglio rientrare per cercarla e le invio un messaggio.
Seth mi dà un passaggio a casa, sono stanca e so che ti stai divertendo, quindi goditi la tua serata, tutto okay?
Mi risponde subito
-Si Cris è molto divertente, potremmo diventare ottimi amici! Stai bene? Se vuoi ritorno con te.
Si sto bene, sono solo stanca te l'ho detto, chiamami se hai problemi, e scrivimi quando sei a casa!
-Si, mamma!
Allega un cuoricino.Rido e ripongo il cellulare nella tasca della gonna (si, ha le tasche!) e mi rivolgo al mio salvatore.
"Andiamo allora" gli spiego la strada facendomi lasciare qualche isolato da casa mia.
La prudenza non è mai troppa.
Prima di scendere dalla macchina però Seth mi ferma.
"Devo dirti una cosa"
"Dimmi" lo vedo parecchio agitato quindi gli sorrido per metterlo a suo agio.
"Io ehm ecco..sono gay, mi sono avvicinato per fare da spalla a mio fratello, ecco..l'ho detto solp perché non volevo che ti facesso strane idee"
"Oh sei stato gentilissimo a dirlo, ma non sono tipa da farmi strane idee, anzi avevo paura che mi chiedessi il numero o di rivederci e non sapevo come liquidare la richiesta, non che tu mi stia antipatico ma non cerco nessuno" mi sorride visibilmente più sereno e scendo dall'auto dopo un ultimo saluto, riparte e io cammino verso casa.
Appena varco la soglia il mio telefono vibra e il messaggio che trovo mi fa accapponare la pelle.
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Resilience
Teen Fiction"Resilienza" "Resilienza?" mormorai guardandolo "Si" mi guardò a sua volta "lo stai affrontando a testa alta ora, ci sei riuscita!" mi sorrise felice.. Quanto avrei voluto crederci, in realtà era solo l'ennesima bugia. Pezzo tratto dalla storia. Res...