Il mio cervello sta correndo velocemente cercando di non andare in panico, siamo in una strada affollata quindi se urlassi avrei molte possibilità di essere aiutata, posso anche cercare di strattonare il braccio e correre dal lato opposto, l'alcool che ha in corpo lo rende più lento nei movimenti, me ne rendo conto dai suoi passi incerti.
Scelgo la seconda opzione e in un movimento brusco tiro il braccio indietro ma nel farlo inciampo e cado, bruciandomi così la possibilità di scappare.
Il ragazzo si gira a guardarmi ancora più arrabbiato di prima e si abbassa verso di me.
"Cosa stavi per fare?" i suoi occhi sono troppo rossi e il suo alito mi fa salire la bile che minaccia di uscire.
Inspira
Espira"Sono solo caduta" sembra non avermi nemmeno sentito e guarda oltre la mia spalla
"No, tu stavi cercando di scappare" il suo braccio si alza, capisco le sue intenzioni troppo tardi e chiudo gli occhi.
Il suo palmo mi ha quasi raggiunto, sento l'aria spostarsi tra i miei capelli
ma inaspettatamente non sembra raggiungermi. Apro gli occhi confusa e mi trovo davanti il colore dell'oceano, ma non è il mare a farmi da scudo, sono gli occhi di Dean.
Ha tra le dita il polso del ragazzo che lo sta guardando impaurito.
Senza nemmeno cercare di chiarirsi la situazione il suo pugno raggiunge il naso del ragazzo, che inizia a sanguinare copiosamente."Stai bene?" si inginocchia vicino a me e mi scosta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Annuisco e faccio per alzarmi ma faccio peso sulla gamba su cui ero caduta quella mattina e mi sbilancio di lato, aggrappandomi alla prima cosa che incontro.
Ovviamente il corpo di Dean."Scusa, è il piede" mi allontano velocemente ma mi attrae di nuovo verso di lui
"Ti aiuto io" scuoto la testa.
"No Dean, ce la faccio da sola" nonostante mi volesse solo aiutare le parole della sera precedente mi rimbalzavano per tutto il corpo.
"Perchè il biondino poteva aiutarti?"
Lo ha detto davvero? Lo guardo per capire se abbia parlato davvero e quando capisco che lo ha fatto alzo un sopracciglio."Lo hai chiesto davvero?" annuisce in un unica mossa e mi guarda incrociando le braccia
"Hai una memoria labile o cosa? Ieri sera sei venuto da me a dirmi determinate parole e hai la faccia tosta di fare l'offeso perchè non mi faccio aiutare da te?"
"Dovresti sentirti onorata invece"
"Onorata?" il sopracciglio mi sta andando in paralisi per mantenerlo alzato e lui ride.
Ride?!"Le ragazze farebbero la fila per andare a letto con me, tu non hai dovuto fare nulla per entrare nelle mie grazie" mi stringo l'attaccatura del naso tra le dite e scuoto la testa
"Sei pessimo, ne sei al corrente?" la sua risata si amplifica e mi ritrovo a pensare che non ne abbia mai sentita una così bella.
"Più che al corrente, ne sono anche fiero!"
"Di male in peggio, insomma" mi do una botta in fronte e alzo gli occhi al cielo per renderlo partecipe della mia frustrazione.
D'un tratto si fà serio e mi guarda cercando qualcosa."Sei sicuro che non ti abbia fatto nulla? Se vuoi lo cerco dovunque sia scappato dopo il pugno e continuo il mio lavoro" Scuoto la testa e gli prendo la mano preoccupata dalla veridicità del suo sguardo.
"Sto bene, davvero, era solo ubriaco e devo riconoscertelo sei venuto nel momento giusto" i suoi occhi sono puntati sulle nostre mani e mi affretto a portarmela lungo il fianco, il suo volto si apre in un sorrisetto.

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Resilience
Teen Fiction"Resilienza" "Resilienza?" mormorai guardandolo "Si" mi guardò a sua volta "lo stai affrontando a testa alta ora, ci sei riuscita!" mi sorrise felice.. Quanto avrei voluto crederci, in realtà era solo l'ennesima bugia. Pezzo tratto dalla storia. Res...