Capitolo 14 - Papere di buon anno

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Hermione Granger si guardò attorno con aria circospetta.
Il corridoio era vuoto.
Si strinse addosso l'accappatoio e raggiunse rapidamente la porta del Bagno dei Prefetti. Pronunciò la parola d'ordine alla statua di Boris il Basito e l'uscio si aprì. La ragazza entrò in fretta, si appoggiò contro la porta chiusa e trasse un sospiro di sollievo.
Sarebbe morta di vergogna se qualcuno l'avesse vista con indosso solo l'accappatoio. Si diede della stupita per quell'idea allucinante che le era balzata alla mente.
Era inizio gennaio e mancavano un paio di giorni alla fine delle vacanze natalizie.
Quel venerdì sera, dopo aver ripassato per l'ennesima volta il programma di Erbologia, Hermione aveva chiuso di scatto i libri e si era alzata dalla scrivania. Era scesa in Sala Comune dove aveva trovato Harry intento a scrivere una lettera per Hélène, la sua ragazza. Il moro era talmente preso dalla sua corrispondenza, che si era accorto a malapena della presenza dell'amica. A quel punto la Caposcuola di Grifondoro aveva avuto un'idea: farsi un bel bagno rilassante. Ma non in una vasca qualsiasi ma in quella del Bagno dei Prefetti.
E così era tornata sui suoi passi e una volta in camera, si era spogliata dei suoi abiti per indossare l'accappatoio. Quando era scesa in Sala Comune per la seconda volta, l'aveva trovata vuota. E il fatto di non doversi giustificare con Harry per il suo abbigliamento poco consono, le aveva dato maggior coraggio. Aveva superato il ritratto della Donna Grassa e via verso il corridoio del quinto piano.
La stanza era spaziosa e sormontata da finestre imponenti, celate da lunghe tende di lino, bianche che lasciavano filtrare solo in parte i raggi ammalianti della luna piena. Il pavimento in marmo bianco era interrotto al centro da una magnifica vasca, anch'essa in marmo, che scendeva a gradoni verso il basso. Hermione si avvicinò, si chinò e osservò ammirata la fila di rubinetti d'oro ai bordi della piscina. Ne aprì un paio e sorrise vittoriosa di fronte al vapore caldo che si sprigionò dall'acqua.
Appoggiò il suo accappatoio su una pila di soffici asciugamani e rimase nuda ad osservare il regolare riempirsi della vasca. Si inginocchiò nuovamente ad aprire altri rubinetti che liberarono bagnoschiuma misto ad acqua e bolle dai colori più disparati. Quando l'acqua raggiunse il livello giusto, Hermione chiuse i rubinetti e scivolò dentro. Emise un sospirò di appagamento al contatto dell'acqua calda sulla pelle e si rilassò contro il bordo, sedendosi su un gradino sommerso. Prese un po' di schiuma tra le mani e la soffiò davanti a sé. Rise per il gesto compiuto, ricordando come le piaceva farlo da bambina, quando sua madre l'aiutava a lavarsi nella vasca di casa. Chiuse gli occhi, lasciandosi lambire e cullare dalla acqua calda e schiumosa.
- Ci vorrebbe un po' di musica.
Disse ad alta voce e un'altra idea le balenò in mente. Uscì dalla vasca e andò a recuperare il suo accappatoio. Sfilò dalla tasca la bacchetta e richiamò con un incantesimo il suo lettore cd. Si mise le cuffie alle orecchie e tornò ad immergersi in quel meraviglioso bagno di schiuma, facendo attenzione a non bagnare il lettore, che lascò appoggiato sul marmo.
Fece partire il cd e chiuse gli occhi, rilassandosi alle note di una canzone Babbana.
La sua mente tornò a pensare a quei giorni appena trascorsi. Era rimasta davvero stupita nel sapere che Harry ed Hélène si erano messi insieme il giorno di Natale. Di certo aveva notato anche lei come negli ultimi tempi i due non facessero altro che lanciarsi sguardi languidi. Aveva intuito i sentimenti di Harry da come i suoi occhi verdi diventavano più dolci parlando della neo Grifondoro e aveva percepito la stessa cosa in lei. Ma non immaginava che la loro relazione iniziasse così presto.
"Sei forse gelosa del loro rapporto? Forse perché non sai cosa fare con il biondino che ti tormenta i pensieri?" chiese una vocina dentro di lei.
La ragazza incassò il colpo, non potendo negare. Non aveva fatto altro che pensare a lui in quei giorni. Sentiva ancora sulle sue labbra il bacio mozzafiato che si erano scambiati prima della sua partenza. E una parte di lei desiderava poter ripetere l'esperienza. Il bacio di Draco le aveva risvegliato i sensi, strappandola dal torpore in cui era caduta dopo la fine della storia con Michael. Aveva sentito un calore piacevole addosso e una scarica di adrenalina percorrerle il corpo. Poi, quando si erano staccati, era rimasta prigioniera dei suoi occhi. Due laghi di argento fuso che le avevano mozzato il fiato.
Hermione che era impegnata a ricordare quei momenti, avvolta dal piacevole sottofondo della musica, non si accorse che qualcun altro era entrato nella stanza.

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